venerdì 28 marzo 2014

Lo spazio delle varianti di V. Zeland

Il fisico russo Vadim Zeland, o, come dice lui stesso ex-fisico, ha messo a punto questa metodologia di auto trasformazione interiore ed esteriore. In che cosa consiste? Prima di tutto lo stesso Zeland chiarisce che non è farina del suo sacco, ma i termini e la teoria del Transurfing gli sono stati rivelati in sogno da un “Guardiano” che lo istruisce. In questo primo volume che fa parte di una trilogia (seguiranno “Il fruscio delle stelle del mattino” e “Avanti nel passato”) si parla di spazio delle varianti, pendoli, forze equilibratrici, onda della fortuna, ecc. Ma a che cosa si riferiscono questi termini?
Lo spazio delle varianti si può definire come uno spazio dove tutto è contenuto, tutte le possibili evoluzioni di ogni essere, passate presenti e future; tutto è dunque predeterminato ma ogni essere è in grado di fare una scelta in ogni momento della propria vita, una scelta che riguarda una variante rispetto a molte altre possibili. Ecco che il libero arbitrio è visto come una scelta di una via rispetto ad un destino già prefissato che comprende molteplici, o infinite, altre vie. I pendoli sono delle forze, o meglio strutture mentali, messe in atto e rafforzate da molti esseri che sono in sintonia con una determinata ideologia o obiettivo. Il pendolo diventa distruttivo nel momento in cui non ha più bisogno del singolo individuo dal quale ha attinto energia per esistere e prendere forza. Ecco che diventa necessario, se si vuole uscirne indenni, ignorare i pendoli e non farsi risucchiare nella loro matrice negativa e peggio ancora opporsi attivamente perché se ne uscirà certamente battuti. Le forze equilibratrici intervengono ogni qualvolta noi provochiamo un disequilibrio energetico, sia agendo a fin di bene che in male, e molto spesso il risultato che provocano non è molto piacevole. Nel libro sono descritti molti esempi di azioni cui è meglio astenersi per non provocare l'intervento di queste forze equilibratrici. Un altro concetto descritto nel libro è quello che desideri e sogni non si avverano mai nella realtà ma la scelta che si fa è un'azione volitiva ed immutabile che sarà inevitabilmente realizzata. Altra interessante nozione è quella della definizione di sogno che non è altro che il viaggio dell'anima nello spazio delle varianti. L'onda della fortuna avviene quando, per qualche motivo, stiamo cavalcando una serie di linee a noi favorevoli nello spazio delle varianti; solamente l'intervento di un pendolo ci sbatterà giù a meno che non pratichiamo il transurfing. Ed infine la tecnica del transurfing stesso che non è altro che lo scivolamento attraverso lo spazio delle varianti senza contrapporre, alle situazioni che ci capitano, forza ed energia. Chi pratica il transurfing non attribuisce agli eventi connotazioni positive o negative e sta attento a non sprecare energia preziosa combattendo contro i pendoli. E' simile all'arte marziale chiamata Aikido dove non ci si oppone all'attacco di un avversario ma se ne accompagnano i movimenti sfruttandone forza ed energia. Possiamo anche dire che il transurfing è la trasformazione in realtà di una variante potenzialmente possibile che sia a nostro vantaggio, di qualsiasi cosa si tratti.
Il libro è strutturato in 6 capitoli dove vengono spiegati: modello delle varianti, pendoli, onda della fortuna, equilibrio e disequilibrio, passaggio indotto e corrente delle varianti. Alla fine di ogni capitolo troviamo un riepilogo che riassume i concetti principali spiegati; e alla fine del libro un glossario spiega ancora una volta i termini usati e concettualmente nuovi.
C'è anche da aggiungere che questo primo volume parla solo di teoria e anticipa che praticando il transurfing possiamo realmente cambiare in meglio la nostra vita ed ottenere e realizzare tutti i nostri desideri, o meglio, fare quelle scelte che ci portano verso quella parte di realtà dove questi desideri o sogni divengono reali. Ma tutta la parte pratica viene trattata nei prossimi libri.
Anche qui vengono trattati argomenti che sono alla fine riconducibili a tutte le tecniche, scuole, filosofie di tutti i tempi, predicate da molti maestri e guru, la differenza sta nello schema, nella “coreografia” o come vogliamo chiamare tutta l'impalcatura che fa stare in piedi una determinata filosofia o teoria. Il vantaggio è che avendo molti aspetti che descrivono la medesima realtà abbiamo anche molti approci nei confronti di individui dalla mentalità diversa. Una persona può essere predisposta a seguire la kabbalah piuttosto che la magia, l'alchimia piuttosto che lo sciamanesimo, la legge di attrazione piuttosto che il transurfing, ecc. Il punto di partenza secondo me è quello di superare tutti i limiti che la società, le religioni, la scienza, la cultura e così via ci hanno instillato, limiti sia mentali sia spirituali, e renderci conto finalmente che possiamo potenzialmente fare dei miracoli, tutto sta ad impararne il modo.
Un libro chiaro, con molti esempi e chiarimenti, alcune ripetizioni utili che calcano sull'argomento trattato affinché entri bene in testa. Un libro insomma consigliato.
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2 commenti:

  1. Nel mondo fenomenico nulla è più inesistente dell'assoluto. Con ciò ci si ascrive la forza del nulla sopra tutte le cose. Cosa può essere quindi tutto quello che vien detto o scritto?

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    1. ...o letto? Una compartecipazione degli esseri senzienti, essendo questi una rappresentazione dell'assoluto nel mondo manifesto.
      Ciao

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