venerdì 28 marzo 2014

Lo spazio delle varianti di V. Zeland

Il fisico russo Vadim Zeland, o, come dice lui stesso ex-fisico, ha messo a punto questa metodologia di auto trasformazione interiore ed esteriore. In che cosa consiste? Prima di tutto lo stesso Zeland chiarisce che non è farina del suo sacco, ma i termini e la teoria del Transurfing gli sono stati rivelati in sogno da un “Guardiano” che lo istruisce. In questo primo volume che fa parte di una trilogia (seguiranno “Il fruscio delle stelle del mattino” e “Avanti nel passato”) si parla di spazio delle varianti, pendoli, forze equilibratrici, onda della fortuna, ecc. Ma a che cosa si riferiscono questi termini?
Lo spazio delle varianti si può definire come uno spazio dove tutto è contenuto, tutte le possibili evoluzioni di ogni essere, passate presenti e future; tutto è dunque predeterminato ma ogni essere è in grado di fare una scelta in ogni momento della propria vita, una scelta che riguarda una variante rispetto a molte altre possibili. Ecco che il libero arbitrio è visto come una scelta di una via rispetto ad un destino già prefissato che comprende molteplici, o infinite, altre vie. I pendoli sono delle forze, o meglio strutture mentali, messe in atto e rafforzate da molti esseri che sono in sintonia con una determinata ideologia o obiettivo. Il pendolo diventa distruttivo nel momento in cui non ha più bisogno del singolo individuo dal quale ha attinto energia per esistere e prendere forza. Ecco che diventa necessario, se si vuole uscirne indenni, ignorare i pendoli e non farsi risucchiare nella loro matrice negativa e peggio ancora opporsi attivamente perché se ne uscirà certamente battuti. Le forze equilibratrici intervengono ogni qualvolta noi provochiamo un disequilibrio energetico, sia agendo a fin di bene che in male, e molto spesso il risultato che provocano non è molto piacevole. Nel libro sono descritti molti esempi di azioni cui è meglio astenersi per non provocare l'intervento di queste forze equilibratrici. Un altro concetto descritto nel libro è quello che desideri e sogni non si avverano mai nella realtà ma la scelta che si fa è un'azione volitiva ed immutabile che sarà inevitabilmente realizzata. Altra interessante nozione è quella della definizione di sogno che non è altro che il viaggio dell'anima nello spazio delle varianti. L'onda della fortuna avviene quando, per qualche motivo, stiamo cavalcando una serie di linee a noi favorevoli nello spazio delle varianti; solamente l'intervento di un pendolo ci sbatterà giù a meno che non pratichiamo il transurfing. Ed infine la tecnica del transurfing stesso che non è altro che lo scivolamento attraverso lo spazio delle varianti senza contrapporre, alle situazioni che ci capitano, forza ed energia. Chi pratica il transurfing non attribuisce agli eventi connotazioni positive o negative e sta attento a non sprecare energia preziosa combattendo contro i pendoli. E' simile all'arte marziale chiamata Aikido dove non ci si oppone all'attacco di un avversario ma se ne accompagnano i movimenti sfruttandone forza ed energia. Possiamo anche dire che il transurfing è la trasformazione in realtà di una variante potenzialmente possibile che sia a nostro vantaggio, di qualsiasi cosa si tratti.
Il libro è strutturato in 6 capitoli dove vengono spiegati: modello delle varianti, pendoli, onda della fortuna, equilibrio e disequilibrio, passaggio indotto e corrente delle varianti. Alla fine di ogni capitolo troviamo un riepilogo che riassume i concetti principali spiegati; e alla fine del libro un glossario spiega ancora una volta i termini usati e concettualmente nuovi.
C'è anche da aggiungere che questo primo volume parla solo di teoria e anticipa che praticando il transurfing possiamo realmente cambiare in meglio la nostra vita ed ottenere e realizzare tutti i nostri desideri, o meglio, fare quelle scelte che ci portano verso quella parte di realtà dove questi desideri o sogni divengono reali. Ma tutta la parte pratica viene trattata nei prossimi libri.
Anche qui vengono trattati argomenti che sono alla fine riconducibili a tutte le tecniche, scuole, filosofie di tutti i tempi, predicate da molti maestri e guru, la differenza sta nello schema, nella “coreografia” o come vogliamo chiamare tutta l'impalcatura che fa stare in piedi una determinata filosofia o teoria. Il vantaggio è che avendo molti aspetti che descrivono la medesima realtà abbiamo anche molti approci nei confronti di individui dalla mentalità diversa. Una persona può essere predisposta a seguire la kabbalah piuttosto che la magia, l'alchimia piuttosto che lo sciamanesimo, la legge di attrazione piuttosto che il transurfing, ecc. Il punto di partenza secondo me è quello di superare tutti i limiti che la società, le religioni, la scienza, la cultura e così via ci hanno instillato, limiti sia mentali sia spirituali, e renderci conto finalmente che possiamo potenzialmente fare dei miracoli, tutto sta ad impararne il modo.
Un libro chiaro, con molti esempi e chiarimenti, alcune ripetizioni utili che calcano sull'argomento trattato affinché entri bene in testa. Un libro insomma consigliato.
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lunedì 24 marzo 2014

Il Ricordo di Sé di R. E. Burton

Questo libro parla di come mettere in pratica uno dei precetti della Quarta Via, il Ricordo di Sé. Ma che cos'è la Quarta Via e cosa significa Ricordo di Sé? L'autore di questo libro è stato allievo di Ouspensky, che a sua volta è stato il più famoso allievo di Gurdjieff. Gurdjieff stesso ha coniato il termine Quarta Via intendendo una via di risveglio che non necessita l'allontanamento dal mondo quotidiano e reale che invece le altre tre vie richiedono, cioè la via del fachiro, del monaco e dello yogi. Ecco che la Quarta Via è un percorso che tutti possono intraprendere e mettere in pratica se non altro per avere come risultato una acquisizione sempre più importante di consapevolezza.
Dai tempi di Gurdjieff di acqua sotto i ponti ne è passata e infatti sono in molti a dire che l'insegnamento letterale di questo geniale maestro non sia più molto valido al giorno d'oggi. Infatti dopo di lui Ouspensky, il suo maggior allievo, ha contribuito a mettere in chiaro molte cose ed ha lasciato un bel po' di libri da studiare e leggere. Burton, allievo a sua volta di Ouspensky, si concentra su una parte importantissima di tutto l'insegnamento basato sulla Quarta Via, ovvero la tecnica del Ricordo di Sé. In che cosa consiste tale tecnica? E' una cosa talmente semplice che da tanto semplice che è non è per nulla facile, anzi è molto difficile da applicare. Consiste nel ricordarsi di sé stessi sempre ed ovunque. Molti diranno: “ma io mi ricordo sempre di me”, e questo è l'inganno. A noi sembra che nella nostra vita quotidiana, qualsiasi cosa facciamo, ci ricordiamo di noi stessi ma in realtà questo non è vero. Nel momento che ti chiedo di ricordarti di te stesso lo fai, e ti ricordi di te, e acquisisci coscienza di esistere, sei qui e ora, ma dopo qualche secondo non ti ricordi più di te stesso e ritorni a “dormire”, la tua mente prende possesso della tua consapevolezza e comincia a turbinare come è abituata a fare, pensando a tutto e di più, dalle incombenze ai progetti che abbiamo, per finire (purtroppo) a pensare alle più insulse stupidaggini farcite di pensieri negativi su sé stessi e gli altri. Quei pochi secondi di consapevolezza non hanno avuto un grande impatto su di te, per cui non puoi ricordartene come un'esperienza bellissima da ripetere, devi per forza prolungare quello stato per rendertene veramente conto. Questo è il grande inganno della nostra mente. Nel momento che il ricordo di sé diventa un'abitudine fatta di iniziali sforzi, ad un certo punto, dopo settimane, mesi, anni o vite intere, dipende dall'individuo, si entra nello stato di “Risveglio”, si percepisce la realtà come in effetti è, e non come viene filtrata dalla nostra mente. Questo lavoro però è difficile e necessita di molta disciplina.
Nel libro vengono usati molti termini che per un lettore nuovo alla Quarta Via risultano abbastanza singolari. Un glossario a fine libro però chiarisce molto bene i concetti delle parole e dei termini “pittoreschi” usati come per esempio “influenza C”, “Re di cuori” ecc., lascio all'eventuale lettore la sorpresa di scoprirli. Non è necessario quindi essere un conoscitore di questa disciplina per poter leggere il libro che però risulta non molto semplice in alcune parti. La particolarità è che anche qui troviamo una tecnica che ci fa acquisire consapevolezza imparando a dividere la nostra attenzione in due parti, una parte focalizzata sul ricordare noi stessi e l'altra parte focalizzata su qualsiasi cosa stiamo compiendo nella vita di tutti i giorni. Viene infatti anche chiamata “Attenzione divisa”.
Il succo rimane sempre quello di far tacere in qualche maniera il continuo dialogo interno della propria mente, questo è il segreto in tutte le scuole e discipline per divenire, per così dire, consapevoli del mondo reale travalicando l'illusione del mondo virtuale, matrix, maya o come vogliamo chiamare l'illusione che percepiamo.
Nei vari capitoli troviamo delle spiegazioni sui vari aspetti della vita quotidiana, dal dolore all'importanza della scuola al progresso di chi intraprende il percorso del ricordo di sé. Un libro fondamentale per chi desidera intraprendere la Quarta Via, assieme ad altre opere di Gurdjieff, Ouspensky (da leggere possibilmente prima) e autori minori quali De Ropp, Peters, Bennet. Libro non per tutti.
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martedì 18 marzo 2014

La magia nera vol. 1 di R. Cavendish

Tranquilli, non spaventatevi dal titolo di questo libro. Non c'è nulla di nero qui... Il titolo anche nell'edizione anglosassone (The Black Arts) non risponde al contenuto del libro stesso, forse una scelta editoriale per vendere di più, e giustamente l'editore italiano ha mantenuto la traduzione letterale (come dovrebbe essere per tutti i libri tradotti da altre lingue, secondo me). Il libro descrive semplicemente tutte le maggiori arti che si possono raccogliere sotto il genere “Magia”, si parla infatti di numerologia, cabala e nomi di potenza, alchimia, pietra ed elisir, (altri argomenti vengono trattati nel secondo volume come l'astrologia, la magia rituale e il satanismo).
Non mi stancherò mai di dire (o scrivere) che il percorso magico, lo studio della magia, non è altro che una via che si intraprende per la propria evoluzione, il proprio risveglio. Una studio serio quindi, non parlo per esempio di magia popolare, anche se nel suo “piccolo” serve anch'essa per una presa di coscienza, se non altro in chi, assistendo a determinati eventi inspiegabili, può uscire piano piano da quell'educazione scientista e materialista che la società attuale ci impone. Parlo di uno studio magico serio, intrapreso con coscienza e rispetto, magari sotto la guida di un maestro.
E' vero anche che il percorso magico si può intraprendere in due modi diversi. Chi è già ad uno stadio evolutivo avanzato non può che seguire la via della cosiddetta magia bianca, intesa nel praticare uno studio per se stessi, per la propria evoluzione spirituale, cercando di fare del bene nei confronti dell'umanità tutta e nei confronti del prossimo, stando attenti a non eccedere onde evitare di cadere nella superbia o nell'egoismo; chi non è “sveglio” in effetti non sa quale sia il bene per il suo prossimo, è quindi opportuno, secondo me, astenersi, essere non interventista, lasciare che ogni essere prenda coscienza da solo. Solamente un risvegliato può intervenire perché sa di che cosa ha bisogno realmente il suo prossimo. Parlando di me stesso posso dire che quello che faccio (scrivere per esempio questi articoli) non è interventismo, in effetti non faccio altro che lasciare delle tracce, chi ha bisogno e chi è pronto per recepire questo sapere lo troverà, chi non è pronto oppure non ne ha bisogno perché magari è già oltre, non lo troverà, oppure se lo trova e lo legge non gli servirà a nulla.
Coloro che non sono evoluti e si avvicinano allo studio della magia è molto facile che cadano nel baratro e intraprendano la via oscura, divenendo quindi maghi neri o stregoni. Il loro scopo diventa quello di acquisire sempre più potere per se stessi per dominare sulla materia e sugli altri esseri, usando spesso la magia sessuale che è la forma di magia più potente (e più pericolosa) che ci sia nell'universo.
L'autore del libro non è un praticante di magia, si percepisce da come scrive, è uno studioso, un saggista. Bravo ma pur sempre limitato, in quanto non conosce l'argomento da un'esperienza personale. Il pregio però di questo libro è quello di descrivere e spiegare in maniera chiara e ben fatta questo dibattuto argomento. Leggendolo ci si fa un'idea dei vari percorsi che si può intraprendere studiando la magia, termine un po' troppo generico. Infatti di cosa parlo quando dico magia? Devo specificare. Intendo magia rituale, magia talismanica, magia popolare, arti divinatorie, cabala o altro? Gli argomenti sono molteplici e questi due volumi di Cavendish chiariscono un po' le cose.
Un primo capitolo è dedicato ad una spiegazione generale della magia, si parla di ermetismo, di analogie e corrispondenze e un capitolo è storico dove vengono descritte le “avventure” di alcuni moderni maghi.
Il secondo capitolo parla di numerologia. A chi piace un po' la matematica questa parte risulterà molto interessante, si fanno calcoli sul numero che deriva dal proprio nome, dalla propria data di nascita, e ogni numero richiama a vari significati. Il concetto è che se siamo nati in quel determinato giorno non è per caso, e se i nostri genitori ci hanno chiamato con quel nome non è neanche qui per caso.
Nel terzo capitolo si parla di magia di origine ebraica, albero della vita e corrispondenze con i tarocchi, gematria e nomi di potenza (vi lascio leggere il libro per scoprire di cosa si tratta...).
Il quarto capitolo è dedicato all'alchimia, un escursus su cosa si intende per pietra filosofale e elisir di lunga vita (ovvero cosa si intende dal punto di vista terreno). 
Per chi vuole capire che cos'è la magia questi due volumi sono un bel saggio, scritti da un autore competente e preparato, da consigliare a coloro che vogliono saperne di più sui vari aspetti di questo argomento vastissimo e affascinante.
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giovedì 13 marzo 2014

Intestino libero di B. Jensen

Libro che parla di intestino, sull'importanza di mantenerlo pulito e disintossicato per conservare benessere e salute fisica. Sono molto propenso a fare propaganda sui vari metodi di disintossicazione degli organi interni, (forse te ne sarai accorto se ti sei iscritto e hai scaricato i primi due ebooks in omaggio, il primo è un elenco descrittivo sui migliori libri sul mercato attuale per attuare tecniche depurative e disintossicanti, il secondo è la descrizione di quattro tecniche semplici per la pulizia dell'intestino).
Le tecniche e i metodi per disintossicare e pulire gli organi interni, in primis intestino, fegato e reni, sono, assieme ad una corretta alimentazione, la base fondamentale per raggiungere e mantenere una salute fisica perfetta. Naturalmente non bisogna trascurare gli aspetti mentali e spirituali, (ma qui sto entrando in altri campi che per il momento non voglio approfondire, ne scriverò in futuro). Se il nostro corpo è pulito (internamente) e disintossicato è molto difficile che ci ammaliamo di malattie gravi.
Il libro comincia nel fare una descrizione anatomica dell'intestino, del fatto che spesso e volentieri, anzi certamente, soprattutto per il cibo che ingeriamo altamente innaturale e tossico, vi è una autointossicazione intestinale. La costipazione intestinale, più frequente di quel che si può pensare, aumenta questa intossicazione (lo Yoga per esempio dice che una corretta evacuazione sia di due volte al giorno, dato che i pasti principali giornalieri sono due), un capitolo è dedicato a questo problema e a modi per risolverla. Si parla anche di squilibri del colon e della flora batterica intestinale e i metodi per ripristinarla. Infine un capitolo molto lungo descrive la tecnica del “colema” attuata dal dott. Jensen per curare migliaia di soggetti da molteplici malattie. Oltre alla tecnica del colema, Jensen prescrive ai propri pazienti un programma dietetico disintossicante e l'assunzione di vitamine e sostanze nutritive varie come per esempio l'alga clorella e l'argilla ventilata. (Una descrizione chiara e semplice per attuare in casa tua la tecnica del colema la trovi nel secondo ebook in omaggio con l'iscrizione a questo blog). La parte finale di questo capitolo è corredata da una serie di fotografie dove si possono vedere gli scarti di muco fuoriusciti dall'intestino di pazienti altamente intossicati, fotografie che hanno dell'incredibile. Infine troviamo una parte dedicata alla casistica di pazienti e al metodo di cura prescritto loro ed un glossario di termini usati nel libro conclude questo testo molto interessante.
Il libro è da leggere perché fa luce se non altro sulla nostra irresponsabilità di mantenerci puliti anche dentro, soprattutto l'intestino, dove se ristagnano scarti per lungo tempo le tossine che si formano non possono non entrare in circolo e intossicare l'intero organismo. Le tossine infatti sono la prima causa di malattie se consideriamo metodi di cura causalistici e non sintomatici. E poi se guardi le foto non puoi non avere la voglia di pulirti... E' anche un testo teorico oltre che pratico dove si spiega in maniera chiara l'anatomia e la fisiologia di questo importantissimo nostro organo che deve svolgere un lavoro quale l'eliminazione degli scarti del nostro cibo.
La parte che riguarda il programma messo a punto da Jensen (serie di colema da svolgere più volte al giorno, dieta, assunzione di determinati alimenti nutritivi) devo ammettere che nell'insieme è piuttosto impegnativa, ma cosa saresti disposto a fare se ti venisse diagnosticato un cancro o un'altra malattia degenerativa? Non faresti di tutto per darti da fare e guarire? Oppure andresti all'ospedale e rimuginando sul tuo stato miserevole e sull'eterna domanda che ti frulla in testa: “Perché proprio a me?” ti affideresti nelle mani sapienti dei medici così da non fare nulla? Ma come diceva un grande personaggio del secolo scorso: “Fai ciò che vuoi!”
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martedì 11 marzo 2014

Il miracolo più grande di Osho


Nel mercato editoriale italiano sono presenti sicuramente più di un centinaio di libri di Osho. Molti editori si sono interessati nella pubblicazione di libri di questo maestro contemporaneo, e non a torto, infatti Osho ha avuto e continua ad avere un successo clamoroso nel pubblico che cerca una lettura che parla di spiritualità e crescita personale. Qualcuno forse si sarà accorto che anch'io nutro una particolare simpatia per questi libri che, se qualcuno non lo sapesse, non sono libri scritti dallo stesso Osho ma la trascrizione letterale delle conferenze e discorsi che il maestro stesso teneva ai propri discepoli. Qualcun'altro forse non si accosta a queste letture pensando che siano libri che parlano di religione, è vero piuttosto il contrario, parlano di spiritualità non di religione (sono due cose molto diverse). Ma non voglio descrivere il pensiero, la vita e la filosofia dell'autore (si può benissimo informarsi di ciò su qualche enciclopedia online presente in rete), come non mi piace soffermarmi sulla biografia di nessun autore che tratto qui, ma piuttosto descrivere il libro e consigliarlo o meno (di solito li consiglio tutti anche perché quando leggo un libro che mi dice poco o nulla non mi va neanche di scrivere dei post).
Il libro è piacevole nella lettura, scorrevole, una descrizione e interpretazione di alcuni passi dei vangeli, dalle beatitudini al passo che descrive la necessità di riconcigliarsi con il proprio fratello prima di offrire doni a Dio, fino al passo di pregare il Padre in segreto. Come spiega lo stesso Osho l'interpretazione del vangelo fatta e spiegata dalla religione è fuorviante e fatta apposta per incatenare menti e anime al potere ecclesiastico (ma non voglio qui entrare in una dissertazione cospirazionista nei confronti della chiesa che ha fatto quello che doveva fare, nel bene e nel male). Osho spiega il vero significato dei vari passi evangelici come li intendeva lo stesso Gesù, essendo egli stesso un risvegliato o illuminato come molti altri grandi maestri della storia.
Ogni capitolo è inframezzato da altri nei quali Osho risponde alle domande poste dai suoi discepoli. Questa è una forma che si trova in molti altri libri di Osho, capitoli che spiegano e commentano degli autori o dei libri sacri antichi alternati a capitoli di domande e risposte.
Il tono è tipico di Osho che a momenti è anche molto divertente ed ironico, per esempio (questa non riesco a non raccontarla) racconta che...
...un giorno Gesù dall'alto desidera tornare sulla terra a vedere com'è e porta con sé il buon Pietro. Arrivati sulla terra Gesù dice a tutti chi è egli stesso ma naturalmente nessuno gli crede. Allora decide di organizzare un evento il tal giorno in cui farà il miracolo di camminare sulle acque di un lago. La notizia fa scalpore cosicché il giorno fissato arrivano giornalisti e tv per riprendere il miracolo. Gesù e Pietro prendono una barchetta e si allontanano dalla riva, Gesù si mette sul bordo e salta in acqua e... va a fondo. Pietro si affanna per tirarlo su mentre i giornalisti se ne vanno ridendo. Dopo un po' Pietro chiede a Gesù: “ma come Maestro, cos'è successo che questa volta non ce l'hai fatta a camminare sull'acqua?”, e Gesù: “Taci, l'altra volta non avevo mica questi maledetti buchi nei piedi...”
Ecco il tono che si trova in questo libro, bello, illuminante e divertente.
Purtroppo però questa edizione è parziale rispetto all'edizione americana, infatti sono solo i primi cinque capitoli del libro “I Say Unto You” (edito in due volumi credo), che comprende molti più capitoli. Gli altri tradotti? Non lo so, se qualcuno ne sa qualcosa può farmelo sapere nei commenti? Grazie.
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domenica 9 marzo 2014

I primi tre passi verso la Ricchezza Vera di J. Scafarelli

Oggi voglio scrivere non di un libro ma di un progetto (di fatto una serie di ebooks) creato da Josè Scafarelli. Il progetto in questione si chiama Ricchezza Vera.
Prima di tutto un chiarimento. Quando si legge o si sente la parola ricchezza si pensa subito al denaro, al fatto di essere ricchi materialmente (soldi, case, auto, aziende, ecc.), in realtà il senso di questo progetto (e non solo) è incentrato soprattutto sulla ricchezza spirituale. Cosa significa? Ricchezza spirituale significa aver trasceso tutte quelle meschinità quotidiane che ci assalgono, essere tutt'uno con l'universo, essere in uno stato di felicità perenne, essere intoccabili da qualsiasi evento esteriore, amare e perdonare, avere il cuore aperto, identificarsi con l'anima... ho scritto solo degli esempi, potrei continuare a lungo. Per ricchezza spirituale si intende quindi uno stato dell'essere spiegato e predicato dai vari profeti, maestri, guru di ogni tempo, senza però l'inquinamento religioso; però, e qui la novità, la ricchezza spirituale è direttamente proporzionale alla ricchezza materiale, i due aspetti sono due facce della stessa medaglia. Dico novità perché da sempre la spiritualità intesa da quasi tutte le religioni non va d'accordo con il fatto di essere ricchi materialmente. C'è scritto anche nel vangelo: “E' più facile che un cammello (che poi si è scoperto un errore di traduzione, in realtà è gomena la parola esatta...) passi per la cruna di un ago che un ricco entri nel regno dei cieli”; ma poi un altro passo dice tirando in ballo gigli dei campi e uccelli del cielo: “Prima cercate il Regno dei Cieli e tutto il resto poi vi sarà dato in abbondanza”. La priorità è di cercare il “Regno”, ovvero fare un lavoro spirituale su se stessi, il resto (soldi, benessere, salute, ecc.) verrà in abbondanza. Riferendomi al passo del cammello che passa nella cruna dell'ago ci scommetto che il ricco in questione era inteso da Gesù come “il ricco di spirito”, frapposto al povero in spirito (Beati i poveri in spirito...), cioè il semplice, colui che è vuoto (in senso taoista), colui che non è pieno di sé, di pregiudizi, di odio, ecc. Solo il semplice può imparare, può assorbire l'insegnamento, può evolvere.
Tornando al progetto di Ricchezza Vera il percorso che viene insegnato con gli ebooks è un percorso prima di tutto di conoscenza della realtà attuale (con i primi ebooks) poi di ricchezza sia spirituale sia materiale (si insegnano metodi per sbloccare tutto quello che di negativo abbiamo appreso riguardo al denaro per esempio).
Di fatto per ora gli ebooks sono cinque (Josè ne ha promessi altri due prossimamente), qui commento i primi tre chiamati primo, secondo e terzo passo verso la ricchezza vera. Li puoi scaricare gratis (uno per volta) iscrivendoti al sito Ricchezza Vera e riempiendo il modulo che trovi con il tuo nome ed e-mail. Il percorso è un percorso di consapevolezza, ovvero è incentrato sul motto: “solo la verità vi renderà liberi”, non sempre però la verità è piacevole.
Nel primo ebook si parla di monumenti e costruzioni che la scienza non sa spiegare (o con spiegazioni incongruenti) e che sono datati in maniera sbagliata, le piramidi egiziane, la sfinge, le costruzioni su Marte (che sono collegate ai monumenti della piana di Giza). Viene anche accennato il fatto che le autorità scientifiche, governative, ecc. hanno volutamente insabbiato la verità con una versione storica poco credibile e falsa. Breve ebook che si legge velocemente.
Nel secondo ebook, lungo il doppio del primo, si parla della ricerca di Z. Sitchin, studioso di civiltà sumera che ha tradotto antiche tavolette che parlano letteralmente di antichi dèi in carne e ossa chiamati Annunaki (esseri extraterrestri) che hanno di fatto creato l'essere umano attuale come servitore. Non voglio anticipare nulla ma vi invito a leggere questo ebook che è un riassunto della ricerca svolta da Sitchin, o addirittura leggervi i libri dello stesso Sitchin.
Nel terzo ebook si parla di come mente ed emozioni creino la materia, la paura di fatto blocca le facoltà creative dell'uomo, in questo modo l'élite che controlla il mondo fomenta la paura per tenere sotto controllo l'umanità usando principalmente religione e politica, dove alle spalle di queste stanno le società segrete.
Più avanti parlerò degli altri due ebooks, il quarto e quinto passo. Per ora mi fermo qui. Questi ebooks sono veramente un buon lavoro, scritti con l'intento di risvegliare le coscienze. Bravo Josè!

venerdì 7 marzo 2014

Il miracolo della presenza mentale di Thich Nhat Hanh


Monaco buddhista vietnamita, l'autore di questo libro ha vissuto molto tempo in america e Francia. Negli Stati Uniti durante la guerra del Vietnam teneva molte conferenze e ha influenzato il pensiero pacifista di persone come Martin Luther King. Il libro si presenta come una lunga lettera che raccoglie racconti e aneddoti incentrati principalmente sul modo di approciarsi alla vita quotidiana di tutti i giorni, ovvero l'arte di mantenere la presenza mentale di se stessi nel qui e ora, qualsiasi cosa si stia facendo.
L'autore racconta che quando era un giovane monaco doveva lavare montagne di piatti usando acqua gelata, cenere e gusci di cocco e si accorse che l'unica maniera per essere sereni e felici anche durante questo duro lavoro era di pensare di star lavando i piatti e non pensare a nient'altro, cioè essere presenti a se stessi sempre. E' molto facile scordarsi di mantenere la presenza mentale, la mente comincia a divagare pensando al passato o al futuro e così facendo non si vive pienamente questa vita, il tempo ci sfugge ed è come se non fossimo noi a vivere.
Il maestro insegna tecniche semplici per rimanere presenti e godere così di ogni momento. Per esempio la tecnica del respiro, basta solamente essere consapevoli di respirare e la mente si placa, il respiro diventa più profondo e più calmo. Un'altra strategia è quella di osservarsi in ogni circostanza, per esempio se sto diventando triste osservarsi e dire a se stessi: “ecco sto diventando triste”, oppure se si sta camminando lungo un viale dirsi: “ora sto camminando lungo questo viale per andare a...”; è più o meno la tecnica che altre scuole chiamano il testimone o l'osservatore imparziale. Un altro modo descritto è quello di mantenere un mezzo sorriso per tutta la giornata (mantenere il mezzo sorriso non è affatto facile, ci si dimentica molto presto di farlo). L'autore invita i lettori a dedicare un giorno la settimana alla pratica della presenza mentale, fare tutto quello che si ha da fare con calma e deliberatamente, anche le azioni spiacevoli; questo giorno speso così avrà un impatto positivo su tutto il resto della settimana.
Altri insegnamenti descritti nel libro sono la meditazione sulla morte (se una persona non sa come morire non sa nemmeno come vivere), come sviluppare la compassione (anche verso persone che normalmente si disprezzano), e le tre regole fondamentali: il momento più importante è il momento presente, la persona più importante è quella con cui ti trovi in questo momento e l'azione più importante è quella di rendere felice questa persona.
Lettura piacevole, scorrevole, descrive in maniera semplice la vita e le incombenze di un monaco buddhista. Spiega quello che molte scuole indicano come parte fondamentale verso l'autorealizzazione, cioè la presenza di se stessi (pensiamo per esempio a quello che sta alla base dell'insegnamento di Eckart Tolle con il suo best sellers “Il potere di adesso” oppure al ricordo di sé della scuola di Gurdjieff). Una lettura insomma che consiglio per avere un'idea di come fare per avvicinarsi a questo metodo e di capire l'importanza di vivere nel presente ed essere consapevoli in ogni momento della nostra vita. Tra l'altro vivere il momento presente ha anche un altro risvolto, mentre noi fatichiamo a mantenere l'attenzione sull'adesso, su ogni cosa che facciamo, sul respiro, sull'osservazione, non diamo spazio alla mente di divagare, fantasticare o peggio ancora creare immaginazioni negative. Questa tecnica è l'anticamera del vuoto mentale, processo fondamentale per giungere al risveglio o illuminazione.
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mercoledì 5 marzo 2014

Il Metodo (The Tools) di P. Stutz & B. Michels


Questo libro sembra uno della serie self-help, magari di quelli che si leggono e che poi si dimenticano invece è stata una sorpresa. Una sorpresa per il fatto che finalmente anche nel mondo accademico alcuni si sono accorti che le cose non funzionano. E' più o meno come quell'oncologo che dopo una carriera di molti anni era totalmente frustrato per aver salvato solamente il 5% dei suoi pazienti. Qui Barry Michels (coautore insieme a Phil Stutz, entrambi psicoterapeuti), all'inizio del libro, scrive che ad un certo punto della sua carriera era giunto più o meno nella stessa situazione. Si è reso conto che non poteva più curare i suoi pazienti seguendo i dettami e le regole che vengono insegnati nelle università. In pratica i pazienti non guarivano, i problemi rimanevano anche se vi erano magari periodi più o meno lunghi di “benessere” le ricadute erano quasi certe. Michels a questo punto incontra un collega: Phil Stutz. Questi rivela al futuro amico che già da tempo usa delle tecniche che lui chiama strumenti (tools) mediante i quali insegna ai propri pazienti ad uscire da tutta una serie di problemi di tipo psicologico. I due assieme perfezionano così questi strumenti e col tempo ne nasce questo libro che raccoglie quattro strumenti (sì sono solo quattro le tecniche da usare) più una tecnica finale, la quinta, che serve da supporto alle prime quattro. Vediamoli un po' questi strumenti.
  • Il primo è chiamato Inversione del desiderio, insegna a superare le situazioni difficili o meglio la paura di queste situazioni.
  • Il secondo è chiamato l'Amore Attivo, insegna a calmare la rabbia, a perdonare e affrontare persone che ci creano difficoltà.
  • Il terzo è chiamato l'Autorità interiore, serve in primo luogo a superare le proprie insicurezze.
  • Il quarto è chiamato il Flusso di Gratitudine, ringraziando sempre per ogni cosa che ci capita si impara a superare pensieri negativi e assumere il controllo delle situazioni.
  • Ed infine il quinto strumento (un supporto per gli altri) è detto il Rischio, serve a fortificare la forza di volontà per intraprendere il lavoro sugli altri quattro; si basa sul vecchio detto: “Ricordati che devi morire”, se hai ben in mente che sei mortale non ti perdi in stupidaggini ma fai di tutto per realizzare qualcosa, qualsiasi cosa sia.
Comunque leggetevi il libro e approfondite questi strumenti. La lettura risulta scorrevole e facile, dedicato a tutti.
Ogni capitolo chiude con una serie di domande e risposte, molto utile a chiarire ogni aspetto di ogni singolo strumento. Vengono anche descritti i sintomi o problemi in cui è utile usare il singolo strumento.
L'aspetto che voglio mettere in risalto dalla lettura di questo libro è che due psicoterapeuti che probabilmente non avevano né studiato né letto molto di esoterismo o spiritualità, si accostano a delle tecniche che richiamano molto a questi aspetti. Da sempre insegnamenti spirituali ed esoterici dicono le medesime cose (gratitudine, amore incondizionato, ecc.), i due mettono in chiaro che: 1 – questi atteggiamenti non li metti in pratica per scopi morali o etici ma solamente perché sono un sistema per guarire te stesso, per cui devi usarli per tuo beneficio non per gli altri. 2 – gli autori fanno accostare i propri lettori, anche coloro che magari sono dei materialisti convinti, a delle tecniche spirituali da un punto di partenza scientifico e materiale. Un pregio grandissimo di questo libro è proprio questo secondo me, a molte persone che lo hanno letto si sarà aperto uno spiraglio nel loro essere, se questo era chiuso da molto tempo. 3 – Naturalmente come per tutte le tecniche, esercizi o altro, siano essi fisici, mentali, spirituali, bisogna perseverare nel metterli in pratica quotidianamente per vederne i risultati, e gli autori, essendosi accorti che la perseveranza e difficile, hanno messo a punto il quinto strumento che serve proprio per questo.
Il libro lo consiglio altamente anche per chi è avanti in tecniche esoteriche o spirituali che siano, si prende atto di punti di vista diversi ma che portano in un'unica direzione.
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