giovedì 31 luglio 2014

Il puzzle della vita di J. Rohn

Un motivatore, un formatore, un coach è quella persona alla quale ci si affida per un determinato tempo e questa persona ha la particolarità di aiutarci a cambiare in meglio la nostra visione della realtà. Questo cambiamento di percezione della realtà esterna rispecchia la nostra interiorità che si modifica mano a mano che attuiamo determinate tecniche, facciamo nostre certe verità e credenze, miglioriamo la nostra autostima, che non è altro che un'accettazione totale di noi stessi e amore di sé, in pratica diventiamo persone di successo. Successo non significa certo mettersi in mostra e diventare famosi, significa fare quello che realmente si vuole fare, significa anche essere felici, soddisfatti e appagati della vita che si sta conducendo. Per arrivare a questo il segreto è in definitiva quello di allineare lo scopo conscio e consapevole con le credenze inconscie e naturalmente con il benestare della nostra parte spirituale. Tutto questo è stato capito dai più grandi formatori sia passati che presenti, basta leggere i libri che ci hanno lasciato, tutti parlano dell'importanza spirituale di noi stessi. Magari usano approcci e metodi diversi, certo, ma una certa dose di spiritualità la ritroviamo sempre. Il successo, la ricchezza, il benessere, anche il lusso sono spesso qualità mal viste da chi non le possiede, molto probabilmente vi è una certa dose di invidia. Però tutte queste qualità appartengono spesso a persone che sono allineate con una missione spirituale di altruismo. Il succo è questo, chi si dedica agli altri in qualsiasi ambito o settore vedrà riconosciuti i propri sforzi con un ritorno di ricchezza e successo. Per esempio pochi sanno che Madre Teresa ha lasciato un patrimonio personale di diversi milioni di dollari. Questo viene taciuto perché secondo il pensare comune tutta questa ricchezza è incompatibile con una vita spirituale, ce lo insegna anche la chiesa deviata. Madre Teresa sapeva certamente che la ricchezza amplifica le qualità di chi la possiede. Anche Osho lo sapeva. Chi ha letto i suoi libri avrà certo percepito la grande spiritualità di questo grande maestro contemporaneo. Però molti lo hanno condannato e criticato perché usava portare orologi costosi e aveva una collezione di un centinaio di Rolls Royce. Cosa significa questo? La credenza culturale che associa la spiritualità con la povertà è una delle cose più deleterie che ci siano al mondo, che ha provocato e che provoca tuttora sofferenza e dolore a milioni di persone.
Ma vediamo un po' questo libro. Jim Rohn è considerato un padre motivazionale di alcuni autori famosi che sono venuti successivamente. Figure come A. Robbins, M. V. Hansen, J. Canfield e B. Tracy riconoscono a questo autore il merito di aver influenzato in meglio la loro vita e la loro carriera. Questo libro può essere definito un libro di self help, uno di quei libri che motivano e danno una spinta a cambiare e a metterci in azione. Una lettura che dona entusiasmo ed energia. Infatti fa proprio parte dell'insegnamento dello stesso Rohn, cioè uno dei consigli che dà egli stesso è proprio quello di leggere libri sulla formazione, questo per ampliare la nostra filosofia personale che non è altro che quello che sappiamo e che impariamo. La filosofia personale è la prima delle cinque tessere che vengono descritte come le tessere fondamentali per il successo nella nostra vita, successo materiale, mentale ed emozionale. La seconda tessera è l'atteggiamento, cioè come ci sentiamo rispetto a quello che sappiamo, e qui entrano in gioco le emozioni. La terza tessera descritta da Rohn è l'azione. Se le prime due tessere sono importanti la terza è fondamentale. Senza azione non ci sono risultati. La quarta tessera riguarda i risultati. Saper analizzare i risultati attuali ci indica la via per continuare in quella determinata direzione oppure aggiustare il tiro oppure ancora cambiare percorso. La quinta tessera è lo stile di vita che non è altro che l'insieme di filosofia, atteggiamento, azione e risultati. È anche un riflesso di chi e cosa siamo.
La lettura è piacevole, ricca di spunti ed insegnamenti. Il messaggio del libro è in definitiva uno soltanto, Rohn sprona il lettore a fare qualcosa di veramente importante nella propria vita, lo invita a mettere a frutto il talento o i talenti che gli sono stati dati e come nella famosa parabola riconsegnarli al padrone dopo averli fatti fruttare. A quel servo che non ha saputo fare ciò, il padrone toglie quel talento perché “a chi ha sarà dato e a chi non ha sarà tolto anche quel poco che ha”. Il libro termina con una frase evangelica destinata a quelli che hanno saputo mettere a frutto la propria vita: “...ben fatto, servo buono e fedele!”. Se non è spiritualità questa...
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giovedì 24 luglio 2014

The key - La chiave di J. Vitale

Il film “The Secret”, oppure ancora il film “Ma che bip sappiamo veramente?” lasciano in chi li guarda una sensazione positiva, direi di entusiasmo. Ci si chiede: “allora tutto è possibile...”, e “posso realmente realizzare tutti i miei desideri?”. Per chi non avesse visto i film: “The Secret” parla della legge di attrazione, cioè quel metodo con il quale chiedendo all'universo ciò che vogliamo e visualizzarci già come se fossimo in possesso o stessimo vivendo quella situazione che abbiamo chiesto, questa si realizza. Il film “Ma che bip sappiamo veramente?” descrive la fisica quantistica in relazione alla nostra mente, ovvero come la nostra mente influenzi la realtà che ci circonda. Apro una parentesi dicendo che i film spesso sono molto utili a quelle persone che non amano tanto leggere, spesso sono istruttivi e si possono riguardare percependo nuovi messaggi. Ma torniamo a noi. Il messaggio dunque che ci lasciano è positivo, entusiastico, di speranza, ma poi? Poi tutto torna come prima, con le stesse difficoltà e gli stessi problemi. Non cambia nulla o quasi. Perché? Il motivo, che non viene menzionato nei film o non viene approfondito, è che abbiamo delle credenze. Abbiamo imparato a guardare il mondo in un certo modo, abbiamo accumulato nel corso della nostra storia personale delle verità che spesso non sono ottimizzanti ma sono limitanti. Il guaio è che non ce ne rendiamo conto. Una grossa percentuale di queste credenze è memorizzata nell'inconscio, la parte della nostra mente ad accesso negato. Come un hacker che va ad intrufolarsi nella memoria di un computer protetto, noi dobbiamo utilizzare dei metodi per andare ad intrufolarci nell'inconscio e portare alla luce, cioè rendere conscie, queste credenze. Il solo fatto di portarle alla luce e renderci conto consapevolmente che sono credenze inutili e limitanti le fa scomparire. Aggiungo comunque che molti autori e formatori fanno la strada opposta. Dato che è difficile cancellare le credenze limitanti fanno in modo di immettere nella mente le credenze ottimizzanti contrarie. Per esempio se un giovane non riesce ad avere una storia sentimentale perché crede dentro di sé di essere immeritevole, brutto, ecc., poi segue dei corsi di autostima, legge dei libri, studia su come diventare un seduttore, ad un certo punto può ritrovarsi con tre fidanzate diverse (poi una dovrà sceglierla). Non è cambiato nulla in questo giovane a livello fisico, ha la stessa faccia, è bello o brutto come prima, è però cambiata la sua mente, ora ha fiducia di se e questa fiducia la trasmette all'esterno, non ha più la credenza di sentirsi immeritevole perché è stata soppiantata dalla credenza dell'autostima. La mente crea la realtà esterna. Se pensiamo cose negative creiamo una realtà negativa, se pensiamo a cose positive creiamo una realtà positiva, il succo è tutto qui. E questo libro di che cosa parla? Descrive nientedimeno dei metodi per cancellare le credenze negative installate nel nostro inconscio. Mi piace molto questo autore anche perché la sua storia è singolare. È stato un senzatetto senza un soldo, gli è morta la moglie e l'ha pianta per un anno intero ogni giorno e per questo dolore il suo corpo ha sviluppato un focolaio di cancro ai polmoni. Utilizzando i metodi che descrive nei suoi libri è riuscito in pochi anni a diventare milionario, a guarire da una possibile malattia grave e tramite seminari, conferenze, libri aiuta le persone a realizzare i propri desideri. Una prima parte del libro descrive la legge di attrazione, come funziona e le cose da mettere in pratica perché funzioni. Una seconda parte è dedicata appunto a dieci metodi per pulirsi dalle credenze limitanti. Questa parte è il cuore del libro, anche perché l'autore sottolinea che se abbiamo queste credenze limitanti non riusciamo ad attrarre quello che vogliamo consciamente, questo perché il nostro inconscio saboterà i nostri propositi. I metodi sono presi dall'Ho'oponopono, dall'Eft e altre tecniche che andrebbero comunque approfondite su altri libri più specifici. Una terza parte è dedicata all'approfondimento degli argomenti trattati, approfondimenti estratti da un teleseminario con domande e risposte e un capitolo finale, anche questo interessante, sulla descrizione di piccole tecniche per eliminare tutte le emozioni negative che quotidianamente proviamo. Joe Vitale in definitiva rimane un portavoce su quella che è la ricchezza totale dell'essere umano, sia quella materiale che quella spirituale. Chi legge i suoi libri non può certo dire di aver a che fare con una persona che pensa solo ai soldi, anzi ad un certo punto afferma che i soldi non sono il suo obiettivo ma sono la conseguenza di quello che intraprende e il risultato dell'amore che mette nel fare determinate cose. Sono propenso a pensare che chi ha problemi di soldi abbia anche problemi mentali e/o spirituali, (nota bene che non è detto che solo un povero abbia problemi di soldi, ma anche una persona ricca può averli, eccome). Gesù infatti dice “Cerca prima il Regno, poi tutto il resto ti sarà dato in abbondanza”. Chi ha orecchie per intendere intenda!
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giovedì 17 luglio 2014

Magia di J. De Blanchefort

Vorrei oggi parlare un po' di magia. La magia è uno di quegli argomenti che spesso risulta difficile affrontare con le persone, la difficoltà è dovuta al fatto che vi sono delle resistenze e delle limitazioni mentali. Altro argomento abbastanza difficoltoso su cui parlare liberamente è il sesso. Non dico che non se ne parla, anzi, ma se ne parla sempre male o con risvolti spesso negativi, consci o inconsci che siano. Se poi parliamo di magia sessuale... Guai! Personalmente ho cercato in passato (e lo sono tuttora) di essere aperto a tutte le strade possibili, senza avere costrizioni culturali o sociali. Per esempio anni fa ho scoperto che il sesso è una utilissima strada per l'evoluzione spirituale e non solo, anche se dicono a volte pericolosa (anche se a me finora non è successo nulla di male). Pure la magia è una strada utile e a volte conviene percorrerla. È una strada che può fare la differenza per noi occidentali che non siamo molto avvezzi alle culture orientali. Dipende solo da quello che piace e da quello a cui siamo attratti. La magia ha dei nemici. Il fatto che venga considerata una sciocchezza e una superstizione dalla massa di scettici, materialisti, emicerebrali, una sciocchezza adatta solo a chi si fa menare per il naso pagando parcelle a maghi e maghe che promettono chissà quali successi nella vita. Un altro nemico della magia è che viene associata a qualcosa di negativo, diabolico e proibito. Il merito di questo per la maggior parte spetta alla chiesa che nei secoli ha voluto arrogarsi il dominio del potere nascosto dell'uomo; un tempo ti mettevano arrosto se ti occupavi di magia, pensate che proibizione inconscia è rimasta a livello sociale e culturale. Non dico che non ci siano cialtroni che si occupano di magia, che si fanno pagare per farti fare qualche scongiuro o qualche ritualino da fare in casa. Secondo il mio parere la magia va studiata, praticata e capita personalmente per avere un riscontro importante su di sé. Delegare altri non può che essere un palliativo. D'accordo, l'aiuto di veri maestri può aiutare. Chi si fa leggere i tarocchi o interpretare la carta natale può scoprire consapevolmente aspetti della propria personalità, e di fatto lavorarci su, che al contrario sarebbero rimasti nascosti facendo fare alla persona in questione i soliti errori. Ma il vero lavoro spetta sempre a noi stessi. È più o meno quello che penso della salute, va mantenuta e magari riguadagnata applicandosi, sforzandosi e, perché no, facendosi aiutare da un guaritore olistico che avendo molte più conoscenze può fare la differenza fra guarire o meno. Affidarci nelle mani di un medico, delegando la responsabilità della nostra salute ad altri non porterà mai alla vera guarigione perché questa è una meta solo nostra. Ma sto divagando. La magia se applicata bene funziona, eccome. La magia è quell'arte che ci consente di modificare a nostro piacimento l'universo che ci circonda. La magia non ha nessun effetto se non associata al potere di chi la fa, in questo caso il mago. La magia esisteva anche millenni fa, prima della legge di attrazione, prima della fisica quantistica, prima di capire che modificando l'inconscio si modifica il mondo esteriore, prima di tutto questo la magia esisteva e veniva praticata con risultati più o meno eccezionali e vistosi solo per la visione del mago e quasi mai per la visione delle altre coscienze. Magia mentale, divinatoria, rituale, curativa, talismanica, cerimoniale, cabalistica sono solo alcuni degli argomenti che fanno parte della magia, termine molto ampio e generico. Il libro è una panoramica e una guida al conoscere perlomeno le basi della magia tradizionale. Una parte molto importante è data alla magia cerimoniale e rituale, parti molto importanti nella magia occidentale, soprattutto di origine ebraico-egiziana. Una prima parte del libro è dedicata alla teoria magica. Una seconda parte è dedicata alla preparazione degli strumenti, del cerchio e del tempio magico e quando operare, cioè i tempi. La terza parte descrive alcuni riti della magia, una descrizione dei grimoires (trattati antichi di magia), la magia dei talismani, la magia della mente e del corpo con riferimenti alle filosofie indiane e la magia della parola e quella cerimoniale. Una quarta parte descrive i rituali di magia nera, i sortilegi e gli incantamenti, magia da conoscere e mai eseguire se si usa la magia per la propria evoluzione. Un breve capitolo è dedicato alla magia sessuale con riferimenti al famoso libro di Randolph, Magia sexualis. Il libro chiude con varie appendici dove vengono descritti i rituali del pentagramma, dell'esagramma e di protezione. Ultima considerazione: lo ripeto, la magia è una strada per la propria evoluzione interiore. La magia bianca fatta per aiutare gli altri dovrebbe essere praticata solamente se la persona a cui è diretta è consapevole e accetta il nostro aiuto e naturalmente se vuole cambiare il suo stato negativo qualunque esso sia. La magia nera fatta per scopi egoistici o di potere e la magia dell'amore (fatta per attrarre sentimentalmente una persona senza il suo volere) non vanno praticate mai, pena la nostra caduta nell'abisso.
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giovedì 10 luglio 2014

The tapping solution di N. Ortner

Il grosso guaio dell'uomo è la propria mente. Non che la mente sia una cosa in più (anche se alcuni autori lo sostengono definendo appunto la mente come un'installazione estranea), ma per il fatto che sia usata male, molto male. Purtroppo a scuola non ci insegnano a ottimizzare al massimo l'uso della nostra mente. Tra l'altro la scuola non insegna neanche tutta una serie di cose che sarebbe utile conoscere per vivere nel mondo attuale. Dall'insegnamento di basi di etica all'insegnamento di come mantenere in salute il nostro corpo, fino all'insegnamento delle basi finanziarie e di gestione del denaro e perché no anche l'insegnamento di un approccio spirituale alla vita. Tutte queste cose non vengono insegnate perché si presuppone che durante la nostra vita ci siano tutta una serie di esperti che, pagandoli, si prendano carico di questi aspetti, e noi deleghiamo altre persone per fare quello che in realtà dovremmo fare noi. Sarebbe invece opportuno assumersi la responsabilità della propria vita, allora sì che ne vedremo i frutti.
Questo libro è uno di quelli che insegna una determinata tecnica e che qualsiasi persona può, senza grandi studi e investimenti di energie, mettere in pratica. L'argomento è l'Eft, cioè dall'inglese “Emotional freedom technique” che si può tradurre più o meno come “tecnica per liberare le emozioni”. Il libro ha un altro titolo: “Tapping solution”, cioè la soluzione tramite il picchiettamento. In che cosa consiste? L'Eft è una tecnica che viene raggruppata in quella nuova scuola psicologica chiamata Psicologia Energetica, della quale fanno parte anche altre tecniche come per esempio la tecnica Psych-K. L'Eft è un insieme di sapere orientale ed occidentale e nasce perché un certo dottor Callahan, in un lampo di genio, scoprì che mentre si pensa ad un certo problema o ancor meglio lo si dichiara a voce alta e contemporaneamente si picchietta con le dita su alcuni punti di agopuntura cinese, punti che sono localizzati lungo i meridiani energetici, si va direttamente ad agire sulla memoria o credenza installata nell'inconscio che genera quel determinato problema. La tecnica poi è stata perfezionata da un allievo di questo dottore, Gary Craig, che semplificò l'uso di questi punti e ne costituì una sequenza che funziona per qualsiasi ambito problematico in cui vogliamo agire. Nasce così l'Eft, anche se vari terapeuti usano attualmente sequenze a volte diverse. È una tecnica che andando ad agire sulle credenze limitanti che abbiamo nel nostro inconscio serve a risolvere praticamente ogni problema in ogni settore della nostra vita. Alcune volte, se si azzecca l'emozione e/o la credenza giusta, si riesce a risolvere una problematica che avevamo da anni in pochi minuti, questo ha del miracoloso. Altre volte si instaura quello che viene definito l'effetto “Apex”, cioè una volta finita la seduta la persona non sarà più in grado di riconoscersi in quella determinata credenza limitante che aveva prima, in pratica la persona sostiene che una certa credenza non ha mai costituito un problema. Si è praticamente dissolta dalla propria mente. Come ho scritto prima l'Eft praticamente serve per ogni campo immaginabile in cui abbiamo un problema, dalla salute alle relazioni, dai soldi al lavoro, dal dolore fisico all'eliminazione di fobie e paure. Tutto questo perché ogni problema ha la sua radice in una credenza che si è potuta radicare nell'inconscio per mezzo di un'emozione non assimilata ma rimasta in sospeso. Il guaio è che spesso, anzi quasi sempre, non sappiano collegare il sintomo problematico all'emozione o alla credenza. Questo è l'unico aspetto difficoltoso della tecnica, cioè bisogna cominciare dal sintomo e pian piano scavare più in profondità. Ogni volta che si toglie un velo si riesce a vedere quello successivo e così via. È più o meno come sbucciare una cipolla, strato per strato. Quando si pratica l'Eft direttamente sull'emozione o sulla credenza il problema si risolve in pochi minuti. Siccome il nostro inconscio è una spugna che assorbe tutto in qualsiasi momento della nostra vita, può succedere che se viviamo una forte emozione associata per esempio ad un evento o a qualcosa che ci viene detto e non siamo in grado di lasciar andare quella determinata emozione, la credenza associata a quell'evento si installa subito nel nostro inconscio. Con l'Eft saremmo in grado di cancellarla subito prima di dimenticarla e prima che ci provochi problemi futuri. Una tecnica insomma da conoscere e da provare e riprovare senza scoraggiarsi. Lo ripeto, se si agisce sul sintomo vi è un sollievo blando, bisogna agire sull'emozione e sulla credenza per guarire veramente. In questo caso la tecnica è miracolosa. Tutto questo è spiegato benissimo nel libro con un'infinità di esempi e tracce guida per provare i propri “giri di tapping”. Troviamo capitoli introduttivi dove, dopo un po' di storia sull'Eft, si passa a descrivere la tecnica stessa, poi a risolvere stati di stress, ansia e a superare le resistenze al cambiamento. Capitoli successivi sono dedicati alla salute, al dolore fisico, alla guarigione, al problema obesità, alle relazioni sentimentali e non, ai soldi e al benessere materiale, all'eliminazione di fobie e paure e altre problematiche come l'insonnia o l'abuso di alcool e droghe. Un libro consigliato che spiega una tecnica che tutti dovrebbero conoscere e praticare. Da leggere. Molto interessante anche il documentario sull'Eft.
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giovedì 3 luglio 2014

L'inconscio per amico di A. Origgi

La mente, com'è strutturata, le parti che la compongono, come “lavorano” queste parti, i metodi e le tecniche per integrare e allineare queste parti distinte della mente sono alcuni degli argomenti trattati in questo interessantissimo libro. L'uomo comune purtroppo, nel corso di tutta la sua vita, non conosce e non comprende il meccanismo mentale. La mente è quell'entità nella quale ci identifichiamo più spesso. Dico più spesso perché alcune persone magari a volte si identificano addirittura col proprio corpo, altre più evolute sono identificate con l'anima, ma questo è un altro discorso. Comunemente si crede che noi siamo la nostra mente e questa è una concezione errata, tutti i maestri di tutti i tempi lo dicono. Noi siamo ben altro, la mente è un'entità nella quale siamo identificati durante questa avventura terrena, poi quando si muore anche la mente muore e rimane l'anima che è immortale, ma finché non ne siamo consapevoli o meglio non siamo identificati con essa pensiamo di essere la nostra mente che in realtà dovrebbe essere vista come un utile strumento da utilizzare in questa incarnazione. Però lo strumento spesso si rivolta contro il padrone e fa quallo che vuole, manca la disciplina mentale, vige la confusione e l'anarchia. Questo succede perché innanzitutto l'uomo non conosce questo strumento, se lo porta dietro tutta la vita ma non sa che cosa sia, non sa come usarlo e quasi sempre si fa dominare da esso. I maestri lo hanno sempre saputo, ecco che in tutte e dico tutte le discipline spirituali e filosofiche la meditazione è uno dei fondamenti per la crescita spirituale. Con la meditazione si porta disciplina nella mente e si lascia la guida della propria vita all'anima che è il vero padrone e sa dove andare. La mente è strutturata in tre parti distinte ma interconnesse, la mente conscia, inconscia e superconscia. La mente conscia è quella che usiamo nello stato di veglia, è quella mente che ci fa ragionare e pensare. La mente inconscia è invece quella parte che sta dietro le quinte, che fa funzionare tutta la fisiologia dell'organismo, che manda e riceve messaggi nascosti (per esempio dilata i vasi sanguigni del viso quando siamo emozionati). Ha una capacità molto superiore rispetto alla mente conscia, riesce a percepire messaggi subliminali, positivi o negativi che siano, messaggi che gli altri ci comunicano ma che non percepiamo a livello conscio (vedi per esempio la comunicazione non verbale), ha anche capacità di chiaroveggenza e telepatia. La mente inconscia è l'argomento principale del libro, il protagonista è proprio il nostro inconscio che è visto come un'entità a se stante con una propria consapevolezza, ma spesso è indisciplinato e deve essere domato come un cavallo. E l'autore paragona l'inconscio proprio ad un cavallo che se diviene nostro amico e riusciamo a domarlo svolge per noi tutta una serie di attività a nostro vantaggio, ma come un cavallo se non è domato può farci vivere delle brutte situazioni. Il libro è strutturato molto bene e spiega in maniera ottima com'è strutturata la nostra mente. Nella prima parte “Tre in Uno” descrive sommariamente le tre menti che ci compongono, conscio, inconscio e superconscio. Nella seconda parte “L'io cosciente” viene spiegata la struttura della nostra mente cosciente appunto. Alla fine vengono anticipate delle tecniche per modificare la struttura dell'inconscio come per esempio l'ipnosi e la psicologia energetica. Nella terza parte “L'inconscio per amico” viene affrontato e descritto questo “cavallo” dentro di noi e viene posta la regola fondamentale che se tra volontà e credenza inconscia vi è una divergenza vince sempre la credenza inconscia. Ecco il perché di tutte le difficoltà che ha l'uomo di cambiare e seguire nuove strade ottimizzanti invece di cascare sempre negli stessi schemi e abitudini. L'inconscio ama lo status quo, non vuole cambiare perché vede il cambiamento come una minaccia, soprattutto se questo cambiamento è associato ad una sua credenza o memoria che comporta dolore. Alla fine di questa parte vengono descritte delle tecniche per “interrogare” questo nostro amico tramite le impressioni mentali o l'uso del pendolino. Nella quarta parte “Superconscio: il processo di integrazione” viene descritta questa parte di mente che si può definire anche l'anima dell'uomo, la parte immortale, colei che ha lasciato che siano le altre due menti a condurre il gioco in questa vita e se ne sta in disparte ad osservare e imparare. Raramente interviene (per esempio nei casi di sopravvivenze miracolose in incidenti o guarigioni pure miracolose). L'autore chiarisce che per integrarsi con il superconscio, identificarsi con l'anima, bisogna prima integrare le altre due menti, conscia e inconscia e anche accettare gli altri. Nella quinta parte “Le tecniche” si parla un po' di energia e come questa sia fondamentale per avere la volontà di attuare un cambiamento ottimale e vengono descritte appunto delle tecniche per intervenire sulle memorie limitanti dell'inconscio come per esempio l'Eft e la Psych-K. Viene accennata la tecnica Psych-Plus messa a punto dall'autore stesso partendo dalla Psych-K di R. Williams. Un testo da leggere per chi vuole conoscere la struttura mentale e cominciare ad apportare dei cambiamenti nella mente inconscia, cambiamenti che si riflettono a loro volta nella realtà esterna. Lettura consigliata.
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