mercoledì 13 aprile 2016

Avrah Ka Dabra di Dario Canil

Il più grande inganno, la più grande burla dell'essere umano è che ci hanno tenuto nascosto chi siamo in realtà. Religioni e istituzioni di tutti i tipi, da quelle scientifiche a quelle umanistiche ci hanno fatto credere che siamo un miserabile granello insignificante nell'universo. Si può giungere a questa conclusione anche da un ragionamento logico: un giorno moriamo e tutto va avanti anche senza di noi, quindi chi siamo noi? Che potere abbiamo? Siamo alla mercé di poteri che non possiamo controllare, ci ammaliamo, subiamo incidenti, veniamo puniti fisicamente, psicologicamente, finanziariamente. Questa è la logica conclusione che una mente pensante si dà. Poi, dato che tutto questo non torna come dovrebbe, molti aggiungono la variabile divina, è il volere di Dio, si sente dire. Come se questo Dio avesse piacere nel far vivere una vita di merda a persone che conducono tale vita. Lasciatemelo scrivere, tutto questo è illogico, non sta in piedi. La verità la troviamo per esempio in oriente. Quando sono stato in Thailandia ho imparato a salutare come loro, mani giunte e inchino. Si sta onorando la parte divina della persona che hai davanti. Meraviglioso, no? A catechismo mi dicevano che Dio è presente nei nostri cuori, ma guai a dire che siamo noi stessi Dio. Ti ricordo che Gesù è stato messo a morte per aver affermato ciò. La conclusione? Beh, per molti di voi penso che non sia più una novità oramai, per qualcuno può sembrare una cosa inverosimile, non lo so, la conclusione è che siamo esseri divini, cioè siamo Dio. Siamo frammenti di Dio, ecco qua. E la vita schifosa che molti conducono? Dato che abbiamo il potere creativo di Dio questa vita se la sono creata apposta. Non ci credi veramente lo so. L'avrai letto molte volte ormai, ma non ne sei convinto nel profondo. Dato che la vita che fai non ti piace proprio del tutto perché avresti dovuto averla creata per te? È una domanda lecita lo so. La risposta si può riassumere in poche parole: tu stai dormendo. Non sei sveglio veramente, stai dormendo. Sonno verticale viene anche chiamato. La mente che usi quotidianamente ha un potere infimo rispetto alle vere potenzialità che hai, e poi non è finita. Secondo Castaneda, (ma mi ricordo che anche Charles Fort aveva supposto ciò), e anche secondo gli studi di Corrado Malanga, la mente che usiamo molto spesso non è nostra ma è un'installazione estranea. Sfidante, Predatore, Parassita, questa entità viene chiamata in vari modi, e non è che ci si è installata dentro di noi e ci succhia vitalità ed energia, no, oltre a fare ciò ha fatto anche di meglio, ci ha dato la sua mente che usiamo come se fosse nostra. Tu pensi di essere tu ma non lo sei. Scioccante? Pensaci bene, pensa a tutti quei pensieri meschini intrisi di odio e rancore che ogni tanto ti passano per la mente, anche nei confronti dei tuoi cari. Non è una teoria proprio bislacca. Ecco la sfida, a te che leggi. Se rifiuti completamente questa teoria lo sfidante dentro di te è forte, (ovvio che non voglia che tu lo scopra), se accetti in parte questa teoria, o comunque credi che possa esistere qualche possibilità che ciò sia vero, questo sfidante è in parte indebolito perché il vero Sé lo sa che è vero. Tu, il vero Tu lo sai. Il risveglio è anche sconfiggere lo sfidante, ritornare ad essere quelli che siamo in realtà, esseri divini. Bel libro questo che attinge a opere di Castaneda e Malanga, già citati, ma non solo, anche Ho'oponopono, Salvatore Brizzi, Antonio Blay, Vadim Zeland, Eckart Tolle... Il concetto di fondo è che il nostro pensiero, ma ancor più le nostre parole modellano la realtà che ci circonda. Se ci ripetiamo continuamente che la vita è dura, per esempio, tale lo diventerà. Attenzione a ciò che dici dunque. Attenzione alle maledizioni che lanci, a parole o a pensieri, dato che Tutto è Uno la maledizione te la fai a te stesso. In magia, per esempio, questa legge è chiamata “Colpo di Ritorno”. Dario conosce molto bene Castaneda, ricordo che una buona manciata di anni fa visitavo spesso il suo sito dedicato appunto a questo grande autore ed erede di un lignaggio tolteco (www.carloscastaneda.it). Il libro è diviso in due parti, nella prima viene descritto il Sonno, il fatto che stiamo dormendo e viviamo sotto ipnosi, nella seconda parte, il Risveglio, si parla di “momento presente”, “Io Sono” e il potere di creare la realtà che ci circonda con il pensiero e con le parole. Il tutto è accompagnato da una serie di esercizi quotidiani da fare anche mentre si sta facendo altro, per portare il nostro essere, giorno dopo giorno, a risvegliarsi sempre di più, dato che ogni piccolo sforzo aumenta un valore critico che non sarà mai più dimenticato. Una buona lettura che può benissimo far parte di quella parte di biblioteca riservata al costruirsi il corpo dell'Anima.
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lunedì 21 marzo 2016

RQI - Il segreto dell'auto-star-bene di Marco Fincati

Una malattia da che cosa origina? Qual'è la causa di un malessere, un disturbo, un disagio? Beh, la medicina ufficiale ha dato già delle risposte. Nei decenni scorsi alle malattie infettive si dava la colpa ad agenti esterni, batteri e virus. Alle malattie funzionali, croniche, il problema era del disequilibrio chimico all'interno delle cellule. Molte malattie degenerative sono causate da problemi al Dna, come se quest'ultimo avesse dei problemi, (esempio: mio nonno è morto di tumore, mio papà l'ha avuto quindi anch'io lo avrò, è inevitabile). Poi succede che la cura viene focalizzata da un punto di vista genetico e sono decenni che si raccolgono fondi per la ricerca sul cancro, risultato? quasi nullo. Ultimamente molte malattie sono imputabili ad un'origine mentale, le cosiddette malattie psicosomatiche (ma quali sono?). Altre sono dovute allo stress (ma guarda che scoperta!). La medicina moderna è una grande invenzione. Se subisco un incidente, se ho un trauma, se sono colpito da qualche malattia infettiva (soprattutto di origine batterica), se mi prendo una qualche malattia acuta, ebbene i pronto soccorsi e gli ospedali sono degli ottimi posti dove recarsi. Ma se ho qualche disturbo cronico, malattia anche questa cronica o degenerativa, beh, secondo me meglio andare dallo sciamano. Questo è il mio punto di vista ovviamente. Al giorno d'oggi siamo arrivati ad una svolta davvero epocale. Siamo arrivati al punto in cui ci viene chiesto dalla vita, dall'universo di prenderci la responsabilità della nostra salute fisica, mentale, emotiva, finanziaria, lavorativa, ecc. Se si rimanda il destino prima o poi busserà alla nostra porta e il conto sarà salato. Ma torniamo alla domanda iniziale. Una malattia da dove origina? Lasciamo stare le risposte che si è data la medicina ufficiale e cerchiamone altre. Ha un'origine fisica? Certo che sì. Soprattutto dal cibo che mangiamo. Lo diceva anche Ippocrate con la famosa frase “Fa che il cibo sia la tua medicina...”. Ci sono altre cause fisiche? Sì. Se il nostro organismo è intossicato meglio pulirlo con tecniche di disintossicazione (vedi i mini-ebook), e cercare di non immettere molte altre tossine con cibo, bevande e fumo inappropriati. Una malattia ha una qualche origine mentale? Ovviamente sì. Cosa pensiamo tutto il tempo? Pensieri positivi o meno? Ma non è finita, che cosa pensa la mia mente inconscia? Ricordo che se questa vuole ottenere un qualche risultato e usa la via della propria malattia per ottenerlo, la malattia stessa è inevitabile. La malattia ha una qualche origine energetica? Anche qui la risposta è sì. La mia energia vitale è alta o bassa? L'energia circola bene nel mio corpo o non è in equilibrio o bloccata? E ancora, una malattia ha origine dal bagaglio di informazioni, o meglio dire di consapevolezza della nostra anima? Ancora la risposta è sì. Abbiamo malattie che originano da vite precedenti e dai nostri antenati (per quest'ultima causa dobbiamo anche guardare all'inconscio familiare o collettivo). Cosa fare dunque? Se troviamo la causa principale e ci lavoriamo sopra allora riusciremo a guarire dalla malattia, attenzione: guarire e non curarci, la cura è una cosa la guarigione è un'altra, ecco perché il medico viene chiamato medico curante e non medico guaritore. Se guarisse veramente le persone rimarrebbe senza lavoro. Questo libro parla di un approccio molto interessante anche se non completamente completo dal mio punto di vista. La cura e la successiva guarigione è da ricercarsi principalmente in un lavoro di tipo energetico e fisico. Ma vediamolo un po' nel dettaglio. Nel capitolo 1 “Le vere cause che ci impediscono di star bene” viene analizzata la situazione della medicina allopatica e una spiegazione semplice e chiara di nozioni sull'energia quantistica. Nel capitolo 2 “Come funziona la nostra mente” viene descritto il funzionamento della stessa, l'uso che facciamo della mente conscia e il programma che “gira” in automatico nel nostro cervello generato dalla mente inconscia. Nel capitolo 3 “Il metodo RQI®” viene descritto il metodo stesso. Nel capitolo 4 “Le 3 soluzioni e i 5 elementi” vengono descritte le soluzioni da mettere in atto per guarire, cioè materia, energia, inconscio e consapevolezza e saper analizzare l'equilibrio dei 5 elementi secondo la tradizione energetica cinese. Nel capitolo 5 “Soluzione RQI1 materia” viene descritta questa prima soluzione dove si prende in esame l'acqua informazionale e l'alimentazione vibrazionale. Nel capitolo 6 “Soluzione RQI2 energia” si parla di biotecnologie olistiche. Nel capitolo 7 “Soluzione RQI3 spirito” si parla di inconscio e consapevolezza. L'ultimo capitolo, l'8 “Il percorso RQI®” si parla dei corsi da intraprendere per utilizzare questo metodo. Ad una prima lettura il libro presenta una delusione per chi cerca delle risposte in quanto è in parte una sorta di manifesto pubblicitario per i corsi. Non vengono descritte alcune tecniche che servono per metterlo in atto. La cosa positiva è che queste tecniche si possono trovare in altri libri e fonti. Un altro difetto è la parte riguardante la soluzione RQI2, quella sull'energia. Qui si utilizzano apparati tecnologici che generano biofrequenze come cerotti, disk, card, ecc. Non discuto l'efficacia di questi ma discuto il fatto che bisogna acquistarli e dipendere da essi. Io sono un fautore di tecniche fai-da-te in toto per cui propendo per metodologie energetiche da mettere in atto da soli senza dispositivi o quant'altro. Ma è una mia idea. Il grande pregio di questo libro è la ricchezza di contenuti teorici su varie discipline, dall'acqua informazionale all'energia quantistica ai cibi vibrazionali, e soprattutto la visione del metodo nel suo insieme, un approccio da prendere in considerazione, e magari ampliare, per capire come veramente guarire e tornare sani dopo il manifestarsi di qualsiasi malattia.
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giovedì 21 gennaio 2016

Il linguaggio segreto del corpo di Anna Guglielmi

Mi sono divertito a leggere questo libro che parla di comunicazione. Comunicazione non verbale per essere precisi. Di che si tratta? Escludendo la comunicazione che avviene tramite le nostre corde vocali, cioè il linguaggio propriamente detto (linguaggio verbale) e il linguaggio paraverbale (tono, timbro, volume, ritmo, velocità), tutto ciò che rimane è la comunicazione non verbale. Parliamo di un linguaggio molto vasto, dalla mimica facciale, alla postura, dai gesti agli sguardi, ecc. Comunemente si pensa che solo il lunguaggio verbale sia importante o comunque sufficiente per un'efficace comunicazione, in realtà è quello che incide in misura minore, solamente per il 7% della comunicazione totale. Come avrai percepito la comunicazione non verbale la fa da padrone con un'incidenza del 55% del totale. Questo cosa significa? Vuol dire che se tu affermi una cosa ma con il tuo linguaggio non verbale dici l'esatto opposto non verrai creduto. Non importa se il tuo interlocutore non è un esperto di comunicazione non verbale, a livello inconscio percepirà l'incongruenza, (le menti inconsce comunicano fra loro molto efficacemente a nostra insaputa), magari dirà fra sé: “Beh, mi ha detto così e così, ma non sono molto convinto...”. Forse si fiderà ma sarà la prima e l'ultima volta che lo farà (si spera). La cosa molto bella e giusta è che il linguaggio non verbale non è controllabile, o almeno si riesce a controllarlo in parte e in maniera molto difficoltosa, questo perché per l'appunto è un linguaggio inconscio, inconsapevole. Non possiamo così mentire con questo tipo di linguaggio, un gesto, un piede in una certa direzione, un'inclinazione posturale non si controllano molto facilmente e forse ci rendiamo conto di questi troppo tardi, una volta che sono già avvenuti. Una cosa che si può fare è apprendere le regole basilari di questo tipo di linguaggio, non per servirsene in maniera scorretta nei confronti di altri ma per smascherare eventuali bugie o quantomeno per capire meglio una comunicazione povera e ambigua. Rendere una comunicazione più ricca di contenuti, sia leggendo meglio quella degli altri sia esprimendo meglio la nostra con l'uso consapevole di gesti, movimenti, ma anche la maniera di vestire (vestemica) o la gestione degli spazi sociali (prossemica) o ancora dei contatti fisici (aptica). È un mondo affascinante che ci fa capire la realtà della nostra complessità di esseri umani, di quanto poco siamo consapevoli di noi stessi e del nostro mondo. Certo, molto linguaggio non verbale lo sappiamo già leggere, non serve studiare un libro per questo. Capiamo un'espressione arrabbiata o soddisfatta, un gesto di stizza o di ringraziamento, ma molti altri atteggiamenti non li conosciamo. Possiamo diventare consapevoli di alcuni atteggiamenti che magari usiamo a nostro discapito e cercare di cambiarli. Tanto per fare un esempio non è molto carino atteggiarsi con nuove conoscenze mettendosi le mani sui fianchi e magari allargare le gambe, questa postura trasmette una certa dose di arroganza che allontana gli interlocutori e non funziona molto bene se vogliamo ottenere l'opposto. Come ho detto prima, diverse posture e gesti sono controllabili consapevolmente e dato che il sistema mente-corpo è un tutt'uno, modificando l'uno, piano piano riusciamo a modificare l'altro, (se ci atteggiamo come nell'esempio precedente è molto probabile che abbiamo una certa dose di arroganza anche a livello mentale, l'atteggiarsi diversamente modificherà piano piano questo difetto, sempre che lo si voglia fare). Ma vediamo meglio questo libro. Dopo una breve ma interessante introduzione un primo capitolo è dedicato alla prossemica, cioè gli spazi sociali. Il secondo capitolo parla di tipologie e temperamenti secondo varie discipline e studi. Nel terzo, quarto e quinto troviamo descritte le posture, e rispettivamente come si sta in piedi, come si cammina e come si sta seduti. Il sesto capitolo è dedicato a come si dorme, mentre nel settimo, ottavo e nono troviamo descritta la gestualità delle braccia, delle mani e il significato delle mani al viso. Il decimo ci svela il significato del giocare con gli occhiali, l'undicesimo il significato di come si fuma, mentre il dodicesimo parla di come si comunica con la testa (sguardo, espressione, bocca, voce, ecc.). Un capitolo finale descrive vari esempi. Tutto il libro è corredato da disegni molto ben fatti ed efficaci. Mi sembra sia stato Cesare Pavese a dire che “Il problema della vita è questo: come comunicare bene con gli altri”. Se lo facciamo infatti potremmo renderci conto di poter risolvere una gran quantità di problemi molto facilmente, senza ricorrere ad altri metodi più complessi e spesso inattuabili.
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mercoledì 7 ottobre 2015

Come liberarsi dalle ripetizioni famigliari negative di Joe-Ann Benoit

Indicati la testa e ad alta voce dì: “Qui c'è il computer più potente che esiste al mondo”. Milioni di dati memorizzati ai quali magari non riesci consapevolmente ad accedere. In realtà sembra che tutte queste informazioni non vengano memorizzate all'interno del nostro cervello. Secondo diversi studiosi infatti il cervello è relativamente piccolo per memorizzare questa enorme quantità di dati. Si può pensare che la funzione del cervello sia paragonabile a quella della testina di un registratore, o al raggio laser di un lettore cd, il cervello è dunque un lettore, e tutte le informazioni, i dati, le memorie sono registrate da qualche parte là fuori. Immagina un'enorme biblioteca nella quale puoi andare a prendere tutti i ricordi che vi hai posto. Ma non solo, potenzialmente potresti accedere anche ai ricordi di altre persone, vive o morte che siano. Potenzialmente perché la cosa si fa più difficile. È già arduo andare a spulciare i tuoi ricordi personali figuriamoci quelli di altri vissuti magari in altre epoche. Ma tutto questo che per te risulta impossibile è possibilissimo per la tua mente inconscia. Ricordi l'inconscio collettivo di Jung? La nostra mente inconscia ha un potenziale incredibile, riesce a processare dati parecchi milioni di volte più velocemente della nostra mente conscia. Riesce altresì ad andare a leggere i dati dell'inconscio collettivo. Hai mai sentito dire che se tu diventi consapevole di una certa cosa tutta l'umanità diverrà consapevole di quella cosa, potenzialmente parlando? E se ti dai da fare ad evolvere aiuti tutto il mondo ad evolvere? Bene, e perché funziona questo? Se hai letto più sopra avrai certo capito il perché. Il nostro inconscio si potrebbe suddividere per maggior comprensione (ah, questa mania della mente conscia di suddividere, catalogare, ordinare...) ad un inconscio personale, un inconscio famigliare e uno collettivo. Parliamo di mente inconscia ma gli esoteristi chiamerebbero questa in maniera diversa, come chiamerebbero diversamente la mente superconscia. Ma basta mettersi d'accordo sui vocaboli. Si potrebbe paragonare la mente inconscia con lo spirito, o soffio vitale. Non ci insegnano che la mente inconscia è quella mente che presiede alle funzioni vitali non consapevoli? Respirazione, battito cardiaco, movimenti involontari, digestione, ecc., fa tutto lei (o lui). Non è la funzione del soffio vitale che ci è stato instillato dentro di noi? In alcune culture è chiamato “Bambino interiore” poiché oltre ad avere la vitalità e l'energia di un bimbo ha anche la sua innocenza. Se gli insegni una cosa poi se la porta dietro tutta la vita, a meno che non gli insegni l'esatto opposto. Ecco che qui sorgono tutti i nostri problemi. Nel nostro inconscio collettivo di razza umana ad un certo punto è stata memorizzata l'informazione che la vita media dell'uomo sia quella che è adesso. Ma chi mi dice che non posso andare a modificare quella memoria? Certo è più semplice modificare una convinzione a livello personale o tuttalpiù famigliare, un po' più difficile a livello collettivo, ma non impossibile. La psicogenealogia, come forse avrai intuito, si occupa di andare a studiare e cercare di risolvere tutti quegli eventi e manifestazioni negative che derivano dal nostro inconscio famigliare. Non cerchiamo la causa del problema solamente in noi stessi ma anche nella nostra linea genetica, nella nostra famiglia, almeno fino alla quarta generazione (cioè i nostri bisnonni). Se esistono dei problemi irrisolti, delle memorie, delle convinzioni limitanti il nostro inconscio le va a leggere e le mette in pratica. Hai mai sentito parlare di un evento traumatico che si ripete in una famiglia generazione dopo generazione, quasi come una sorta di maledizione? Credo di sì. Oppure una data malattia che colpisce molti membri della stessa famiglia? (Non centra nulla l'ereditarietà genetica come ancora adesso la medicina continua a sostenere, vecchia credenza accertata falsa dagli studi della nuova biologia, vedi per es. Bruce Lipton). Ma non tutti i soggetti di una stessa famiglia tendono a realizzare queste memorie, vi sono infatti delle leggi da tener conto. Sei nato primogenito, secondogenito oppure terzogenito? Bisogna guardare anche ai fratelli dei propri genitori, gli zii; ugualmente per i fratelli dei nonni, i prozii; idem per i fratelli dei bisnonni. Si studiano eventi accorsi a queste persone. Si tiene in considerazione anche un eventuale avo nato morto oppure un aborto spontaneo o voluto. Questo dove si può fare poiché queste cose si tenevano segrete. E parlando di segreti si cerca di capire se nella famiglia vi sono stati dei grossi segreti (aborti appunto, adulteri, traumi gravi, incidenti, ecc.). Il segreto infatti tende a rimanifestarsi nei discendenti finché non è più un segreto e l'energia dell'evento viene liberata. Ecco il libro. Chiaro e illustrativo che spiega questa affascinante disciplina che è la psicogenealogia. Si possono chiarire i nostri problemi analizzando il nostro albero genealogico e capire perché magari ci succedono determinate cose a cui non sappiamo dare risposta. Si parla tra l'altro di ripetizioni e significati, del genogramma, di segreti, di parole forti, degli influssi della psicogenealogia su determinati ambiti della nostra vita come per esempio le nostre scelte affettive, il nostro lavoro, la nostra salute. Un capitolo finale illustra varie tecniche per liberarsi del passato. Un libro molto interessante che ci fa capire l'importanza che hanno i nostri antenati sulla nostra vita, l'importanza di onorarli per tutto quello che ci hanno lasciato (e continuano a lasciarci), e l'importanza di perdonarli e perdonarci per quelle memorie che attingiamo loro che ci donano quegli eventi, che anche se visti negativamente, ci servono alla nostra evoluzione. E ci ricorda anche che loro sono ancora vivi.
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giovedì 13 agosto 2015

Rigenera le tue cellule di Lumira

Qual'è lo scopo dell'esistenza? Una domanda la cui risposta molti di noi non se la sono ancora data. Una domanda che troviamo spesso nelle elucubrazioni mentali dei filosofi di tutti i tempi. Eppure la risposta è semplice e possiamo anche dire che la risposta è un anche un paradosso. Questa semplice risposta la troviamo nella cultura indiana, ma non solo, anche nell'esoterismo occidentale vi è la stessa risposta, e ripeto, è semplice. Molti non la comprendono poiché probabilmente sono ancora in uno stadio infantile (animicamente parlando) e non sono ancora maturi per capire e comprendere il vero scopo dell'esistenza. Molti altri però ne capiscono l'importanza, ma la meta risulta loro assai difficile. Per alcuni invece sono riposti tutti gli sforzi e tutto il pensiero quotidiano per giungere a questo scopo, senza trascurare le incombenze di tipo più terreno. Per altri vi è questo allontanamento dal mondo materiale e terreno, e questo è un errore purtroppo. Ma arriviamo alla risposta alla nostra domanda, lo scopo dell'esistenza è giungere al risveglio, a quella che viene chiamata in oriente “illuminazione”. Secondo molti insegnamenti orientali e non, una volta raggiunto questo non c'è più bisogno di reincarnazioni continue, la ruota della vita finisce, non c'è più bisogno di tornare sul piano fisico e vivere nella dimensione della materia. Naturalmente giungere a questa meta comporta lavoro, disciplina e soprattutto tempo. Ecco che molte tradizioni pongono l'attenzione anche sulla salute fisica e sul prolungamento della vita. L'Ayurveda per esempio, la cosiddetta scienza della vita indiana, ha come obiettivo proprio questo, prevenire malattie e disturbi, curare gli stessi se fossero già presenti e prolungare la vita, proprio per consentire all'individuo di avere tempo e salute per giungere al risveglio. Ma vi è un altro scopo nella vita che sembra un paradosso dopo che abbiamo visto il precedente. Lo scopo della vita è anche il morire. Ma come? Bene, la nostra parte animica, il nostro vero Sè esperisce sul piano materiale e terreno l'unica cosa che non può fare in altri piani di esistenza, cioè morire. L'anima immortale deve in qualche maniera fare l'esperienza della morte, ecco perché è stato creato il “teatrino” del mondo (dei mondi). Ma allora cosa dobbiamo fare? Fare di tutto per prolungare la nostra vita e giungere magari all'immortalità fisica oppure, ad un certo punto della nostra breve vita, morire? Entrambe le strade sono giuste. Se scegliamo la prima dobbiamo ad un certo punto “convincere” la nostra parte animica che non c'è più bisogno di morire e sfruttare questa nostra lunga vita per giungere al risveglio, nel secondo caso percorriamo la strada della maggior parte degli individui, morire e ricominciare in una successiva esistenza finché un giorno... Ma vediamo questo libro. In effetti qui si parla di ringiovanimento ma non solo, metodi e tecniche (soprattutto meditazioni) per prolungare la nostra vita. Gli insegnamenti hanno un'impronta sciamanica per cui poco o nulla di scientifico, ma a noi della scienza che ci importa? È fatta questa per persone prive di creatività e di fede. Se dobbiamo confermare alla nostra mente razionale quello che già esiste nell'universo non ne veniamo più fuori. All'inizio certo questo è indispensabile per frantumare i sunti e gli insegnamenti che ci sono stati proposti in famiglia, a scuola, ecc., poi certe verità “scientifiche” lasciamole pure agli scienziati (scientisti). Se hai ancora bisogno di verità scientifiche allora continua a coltivarle ma devi essere consapevole che queste sono molto ma molto limitate. Il libro è pieno di esercizi sotto forma di meditazioni da fare magari dopo averle lette e memorizzate oppure registrarle e riascoltare la propria voce guida. Dopo tre parti introduttive il libro è suddiviso in tre capitoli: il ringiovanimento, il rinnovamento di tutti i corpi e la riparazione degli organi. L'impatto, come ho scritto sopra, è di tipo sciamanico per cui si fa largo uso di interiorizzazioni e meditazioni, ma non solo, troviamo anche parecchi consigli per rimedi di tutti i tipi, rimedi il più possibile naturali e fai-da-te. Anche consigli su tecniche ed esercizi che provengono dalle discipline più disparate, dai 5 tibetani, al qi gong ad esercizi di respirazione. Un'interessantissima appendice e una bibliografia terminano il libro. Un CD di meditazioni guidate accompagna il volume, CD molto utile ed interessante. Sono presenti qui 6 tracce di meditazioni guidate, vediamole: 1) Collegamento con il nuovo campo del futuro (in effetti dobbiamo staccarci dall'inconscio collettivo che ci destina all'invecchiamento e alla morte); 2) La nascita (riprogrammiamo un'entrata in questa vita che sia felice ed accettata totalmente da noi stessi); 3) Il viaggio nella cellula corporea (per entrare all'interno delle nostre cellule ed osservarne lo stato); 4) Lavoro con la foto e l'energia dei 4 elementi (le energie dei punti cardinali ringiovaniscono in maniera naturale); 5) Viaggio nel tuo dente sano (diversi sciamani si fanno ricrescere i denti perduti); 6) Riavvolgere il tempo (per modificare la propria età biologica). A chi è interessato al ringiovanimento, sciamanesimo e immortalità fisica il libro è da consigliare senza dubbio, io l'ho trovato molto bello.
N.B.: sono in uscita della stessa autrice un altro libro con Cd e un Video, vai su: Lumira.
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martedì 30 giugno 2015

Cambia il tuo cervello di Rick Hanson

Cambia il tuo cervello, cambia te stesso! Non puoi impedire il cambiamento. Già diverse volte ho affrontato l'argomento cambiamento. O si cambia o si cambia, ovvero, il cambiamento è inevitabile. L'universo è un continuo divenire, nulla è statico, regna l'impermanenza, perché dovremmo non far parte di questa legge? Se non cambi verrai cambiato. Una volta appurato ciò, una volta che ci siamo resi conto che siamo destinati a cambiare, ad evolvere, ci restano due sole possibilità: 1) lasciare che il cambiamento avvenga spontaneo; 2) cavalcare l'onda del cambiamento. La prima possibilità è una scelta di comodità, non facciamo nulla, il cambiamento avviene ma non facciamo niente per accoglierlo, il risultato è la sofferenza. Prima o poi dobbiamo fare i conti con l'universo che ci presenta appunto il conto. Nel secondo caso partecipiamo al divenire, pur nelle nostre possibilità, con i nostri tempi (l'universo è clemente, non ci chiede l'impossibile), continuiamo a cambiare, ad evolverci, le convinzioni di ieri non è detto che siano quelle di oggi. Ora, dopo magari un periodo di oscurità (è la prova per saggiare la nostra pazienza e costanza), raggiungiamo la serenità, acquisiamo la conoscenza, la pace e l'amore sono in noi e la sofferenza non ci tocca più, o quasi. In effetti siamo qui per questo, qual'è il vero scopo dell'esistenza sennò? Molti potranno rispondere che questo è il raggiungimento della felicità, non è sbagliato in quanto la felicità (da distinguersi dall'appagamento) è direttamente proporzionale al nostro stato di serenità e gioia, a loro volta direttamente proporzionali al nostro livello di coscienza spirituale. E quest'ultimo l'abbiamo ottenuto con il cambiamento attuato in noi con lavoro e disciplina, introspezione e scelte oculate. Siamo qui per lavorare su noi stessi, per cambiare in meglio, solo così il nostro destino è in mano nostra. Puoi valutare il tuo livello di consapevolezza osservando la tua vita, quello che ti succede. Come stai di salute? I tuoi rapporti interpersonali come sono? Subisci incidenti? Litighi spesso con chichessia? Ogni sfera della vita che non funziona bene è indice di una sfera interiore da cambiare e mettere a posto. Semplice. Non chiederti come fare a far questo, oramai con un pizzico di impegno puoi trovare risposte ovunque (anche in questo blog ho descritto parecchie strade da intraprendere). Il vero problema è la tua pigrizia, vincere, come dice qualcuno, il tuo bradipo interiore. Questo è il vero problema. Ora stai snocciolando delle scuse? Non hai tempo? Hai troppi impegni? Non ce la fai? Non fa per te? Va bene, il problema alla fine non è mio, è tuo. A me che importa? Alla fine siamo tutti destinati alla felicità e se a te servono parecchi anni o parecchie esistenze questo non ha importanza. Intanto soffri un pochettino che ti rintempri, oppure... Rimboccati le maniche, Subito! Fai qualsiasi cosa, ma falla. Ora veniamo a descrivere questo libro. Personalmente l'ho trovato un po' scontato in quanto non mi ha lasciato nulla di nuovo. Posso però sinceramente scrivere che può essere una buona lettura per molti in quanto offre tutta una serie di consigli e suggerimenti per cambiare atteggiamenti e modi di pensiero che ostacolano il nostro desiderio di vivere una vita serena e felice. Il fatto che non l'ho apprezzato molto è solamente una questione soggettiva, la verità è che quello che ho trovato qui sono tutte cose che conosco già da tempo, ma se lo avessi letto diversi anni fa l'avrei trovato veramente interessante. Procediamo con la descrizione: Il libro, che può benissimo essere definita una guida alla saggezza, è diviso in cinque parti intitolate: 1) Sii buono con te stesso; 2) Goditi la vita; 3) Costruisci la tua forza; 4) Partecipa al mondo; 5) Sii in pace. Ogni parte è suddivisa in vari capitoli che descrivono un argomento e suggeriscono vari modi e consigli per farlo nostro e metterlo in pratica. Possiamo per esempio trovare nella prima parte argomenti come la compassione verso se stessi, rallentare e rilassarsi; nella seconda parte troviamo l'importanza della gratitudine e del sorriso; nella terza parte leggiamo sulla pazienza, l'intuito, la volontà; nella quarta parte si tratta dei sogni, della generosità, della curiosità; ma forse la parte più bella e più utile, in questi nostri tempi ove regna l'egoismo, è la quinta dove troviamo argomenti come il lasciare andare, non reagire, non prendere nulla in modo personale, non lanciare frecce e soprattutto saper amare. In totale sono 52 argomenti sui quali meditare e scegliere quelli su cui vuoi lavorare e che sono i tuoi punti deboli. Un libro che ti permette di cominciare a lavorare su te stesso ed iniziare quindi a cambiare prima che il cambiamento ti sorprenda, e Gesù disse: “Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l'ora”.
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