mercoledì 7 ottobre 2015

Come liberarsi dalle ripetizioni famigliari negative di Joe-Ann Benoit

Indicati la testa e ad alta voce dì: “Qui c'è il computer più potente che esiste al mondo”. Milioni di dati memorizzati ai quali magari non riesci consapevolmente ad accedere. In realtà sembra che tutte queste informazioni non vengano memorizzate all'interno del nostro cervello. Secondo diversi studiosi infatti il cervello è relativamente piccolo per memorizzare questa enorme quantità di dati. Si può pensare che la funzione del cervello sia paragonabile a quella della testina di un registratore, o al raggio laser di un lettore cd, il cervello è dunque un lettore, e tutte le informazioni, i dati, le memorie sono registrate da qualche parte là fuori. Immagina un'enorme biblioteca nella quale puoi andare a prendere tutti i ricordi che vi hai posto. Ma non solo, potenzialmente potresti accedere anche ai ricordi di altre persone, vive o morte che siano. Potenzialmente perché la cosa si fa più difficile. È già arduo andare a spulciare i tuoi ricordi personali figuriamoci quelli di altri vissuti magari in altre epoche. Ma tutto questo che per te risulta impossibile è possibilissimo per la tua mente inconscia. Ricordi l'inconscio collettivo di Jung? La nostra mente inconscia ha un potenziale incredibile, riesce a processare dati parecchi milioni di volte più velocemente della nostra mente conscia. Riesce altresì ad andare a leggere i dati dell'inconscio collettivo. Hai mai sentito dire che se tu diventi consapevole di una certa cosa tutta l'umanità diverrà consapevole di quella cosa, potenzialmente parlando? E se ti dai da fare ad evolvere aiuti tutto il mondo ad evolvere? Bene, e perché funziona questo? Se hai letto più sopra avrai certo capito il perché. Il nostro inconscio si potrebbe suddividere per maggior comprensione (ah, questa mania della mente conscia di suddividere, catalogare, ordinare...) ad un inconscio personale, un inconscio famigliare e uno collettivo. Parliamo di mente inconscia ma gli esoteristi chiamerebbero questa in maniera diversa, come chiamerebbero diversamente la mente superconscia. Ma basta mettersi d'accordo sui vocaboli. Si potrebbe paragonare la mente inconscia con lo spirito, o soffio vitale. Non ci insegnano che la mente inconscia è quella mente che presiede alle funzioni vitali non consapevoli? Respirazione, battito cardiaco, movimenti involontari, digestione, ecc., fa tutto lei (o lui). Non è la funzione del soffio vitale che ci è stato instillato dentro di noi? In alcune culture è chiamato “Bambino interiore” poiché oltre ad avere la vitalità e l'energia di un bimbo ha anche la sua innocenza. Se gli insegni una cosa poi se la porta dietro tutta la vita, a meno che non gli insegni l'esatto opposto. Ecco che qui sorgono tutti i nostri problemi. Nel nostro inconscio collettivo di razza umana ad un certo punto è stata memorizzata l'informazione che la vita media dell'uomo sia quella che è adesso. Ma chi mi dice che non posso andare a modificare quella memoria? Certo è più semplice modificare una convinzione a livello personale o tuttalpiù famigliare, un po' più difficile a livello collettivo, ma non impossibile. La psicogenealogia, come forse avrai intuito, si occupa di andare a studiare e cercare di risolvere tutti quegli eventi e manifestazioni negative che derivano dal nostro inconscio famigliare. Non cerchiamo la causa del problema solamente in noi stessi ma anche nella nostra linea genetica, nella nostra famiglia, almeno fino alla quarta generazione (cioè i nostri bisnonni). Se esistono dei problemi irrisolti, delle memorie, delle convinzioni limitanti il nostro inconscio le va a leggere e le mette in pratica. Hai mai sentito parlare di un evento traumatico che si ripete in una famiglia generazione dopo generazione, quasi come una sorta di maledizione? Credo di sì. Oppure una data malattia che colpisce molti membri della stessa famiglia? (Non centra nulla l'ereditarietà genetica come ancora adesso la medicina continua a sostenere, vecchia credenza accertata falsa dagli studi della nuova biologia, vedi per es. Bruce Lipton). Ma non tutti i soggetti di una stessa famiglia tendono a realizzare queste memorie, vi sono infatti delle leggi da tener conto. Sei nato primogenito, secondogenito oppure terzogenito? Bisogna guardare anche ai fratelli dei propri genitori, gli zii; ugualmente per i fratelli dei nonni, i prozii; idem per i fratelli dei bisnonni. Si studiano eventi accorsi a queste persone. Si tiene in considerazione anche un eventuale avo nato morto oppure un aborto spontaneo o voluto. Questo dove si può fare poiché queste cose si tenevano segrete. E parlando di segreti si cerca di capire se nella famiglia vi sono stati dei grossi segreti (aborti appunto, adulteri, traumi gravi, incidenti, ecc.). Il segreto infatti tende a rimanifestarsi nei discendenti finché non è più un segreto e l'energia dell'evento viene liberata. Ecco il libro. Chiaro e illustrativo che spiega questa affascinante disciplina che è la psicogenealogia. Si possono chiarire i nostri problemi analizzando il nostro albero genealogico e capire perché magari ci succedono determinate cose a cui non sappiamo dare risposta. Si parla tra l'altro di ripetizioni e significati, del genogramma, di segreti, di parole forti, degli influssi della psicogenealogia su determinati ambiti della nostra vita come per esempio le nostre scelte affettive, il nostro lavoro, la nostra salute. Un capitolo finale illustra varie tecniche per liberarsi del passato. Un libro molto interessante che ci fa capire l'importanza che hanno i nostri antenati sulla nostra vita, l'importanza di onorarli per tutto quello che ci hanno lasciato (e continuano a lasciarci), e l'importanza di perdonarli e perdonarci per quelle memorie che attingiamo loro che ci donano quegli eventi, che anche se visti negativamente, ci servono alla nostra evoluzione. E ci ricorda anche che loro sono ancora vivi.
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giovedì 13 agosto 2015

Rigenera le tue cellule di Lumira

Qual'è lo scopo dell'esistenza? Una domanda la cui risposta molti di noi non se la sono ancora data. Una domanda che troviamo spesso nelle elucubrazioni mentali dei filosofi di tutti i tempi. Eppure la risposta è semplice e possiamo anche dire che la risposta è un anche un paradosso. Questa semplice risposta la troviamo nella cultura indiana, ma non solo, anche nell'esoterismo occidentale vi è la stessa risposta, e ripeto, è semplice. Molti non la comprendono poiché probabilmente sono ancora in uno stadio infantile (animicamente parlando) e non sono ancora maturi per capire e comprendere il vero scopo dell'esistenza. Molti altri però ne capiscono l'importanza, ma la meta risulta loro assai difficile. Per alcuni invece sono riposti tutti gli sforzi e tutto il pensiero quotidiano per giungere a questo scopo, senza trascurare le incombenze di tipo più terreno. Per altri vi è questo allontanamento dal mondo materiale e terreno, e questo è un errore purtroppo. Ma arriviamo alla risposta alla nostra domanda, lo scopo dell'esistenza è giungere al risveglio, a quella che viene chiamata in oriente “illuminazione”. Secondo molti insegnamenti orientali e non, una volta raggiunto questo non c'è più bisogno di reincarnazioni continue, la ruota della vita finisce, non c'è più bisogno di tornare sul piano fisico e vivere nella dimensione della materia. Naturalmente giungere a questa meta comporta lavoro, disciplina e soprattutto tempo. Ecco che molte tradizioni pongono l'attenzione anche sulla salute fisica e sul prolungamento della vita. L'Ayurveda per esempio, la cosiddetta scienza della vita indiana, ha come obiettivo proprio questo, prevenire malattie e disturbi, curare gli stessi se fossero già presenti e prolungare la vita, proprio per consentire all'individuo di avere tempo e salute per giungere al risveglio. Ma vi è un altro scopo nella vita che sembra un paradosso dopo che abbiamo visto il precedente. Lo scopo della vita è anche il morire. Ma come? Bene, la nostra parte animica, il nostro vero Sè esperisce sul piano materiale e terreno l'unica cosa che non può fare in altri piani di esistenza, cioè morire. L'anima immortale deve in qualche maniera fare l'esperienza della morte, ecco perché è stato creato il “teatrino” del mondo (dei mondi). Ma allora cosa dobbiamo fare? Fare di tutto per prolungare la nostra vita e giungere magari all'immortalità fisica oppure, ad un certo punto della nostra breve vita, morire? Entrambe le strade sono giuste. Se scegliamo la prima dobbiamo ad un certo punto “convincere” la nostra parte animica che non c'è più bisogno di morire e sfruttare questa nostra lunga vita per giungere al risveglio, nel secondo caso percorriamo la strada della maggior parte degli individui, morire e ricominciare in una successiva esistenza finché un giorno... Ma vediamo questo libro. In effetti qui si parla di ringiovanimento ma non solo, metodi e tecniche (soprattutto meditazioni) per prolungare la nostra vita. Gli insegnamenti hanno un'impronta sciamanica per cui poco o nulla di scientifico, ma a noi della scienza che ci importa? È fatta questa per persone prive di creatività e di fede. Se dobbiamo confermare alla nostra mente razionale quello che già esiste nell'universo non ne veniamo più fuori. All'inizio certo questo è indispensabile per frantumare i sunti e gli insegnamenti che ci sono stati proposti in famiglia, a scuola, ecc., poi certe verità “scientifiche” lasciamole pure agli scienziati (scientisti). Se hai ancora bisogno di verità scientifiche allora continua a coltivarle ma devi essere consapevole che queste sono molto ma molto limitate. Il libro è pieno di esercizi sotto forma di meditazioni da fare magari dopo averle lette e memorizzate oppure registrarle e riascoltare la propria voce guida. Dopo tre parti introduttive il libro è suddiviso in tre capitoli: il ringiovanimento, il rinnovamento di tutti i corpi e la riparazione degli organi. L'impatto, come ho scritto sopra, è di tipo sciamanico per cui si fa largo uso di interiorizzazioni e meditazioni, ma non solo, troviamo anche parecchi consigli per rimedi di tutti i tipi, rimedi il più possibile naturali e fai-da-te. Anche consigli su tecniche ed esercizi che provengono dalle discipline più disparate, dai 5 tibetani, al qi gong ad esercizi di respirazione. Un'interessantissima appendice e una bibliografia terminano il libro. Un CD di meditazioni guidate accompagna il volume, CD molto utile ed interessante. Sono presenti qui 6 tracce di meditazioni guidate, vediamole: 1) Collegamento con il nuovo campo del futuro (in effetti dobbiamo staccarci dall'inconscio collettivo che ci destina all'invecchiamento e alla morte); 2) La nascita (riprogrammiamo un'entrata in questa vita che sia felice ed accettata totalmente da noi stessi); 3) Il viaggio nella cellula corporea (per entrare all'interno delle nostre cellule ed osservarne lo stato); 4) Lavoro con la foto e l'energia dei 4 elementi (le energie dei punti cardinali ringiovaniscono in maniera naturale); 5) Viaggio nel tuo dente sano (diversi sciamani si fanno ricrescere i denti perduti); 6) Riavvolgere il tempo (per modificare la propria età biologica). A chi è interessato al ringiovanimento, sciamanesimo e immortalità fisica il libro è da consigliare senza dubbio, io l'ho trovato molto bello.
N.B.: sono in uscita della stessa autrice un altro libro con Cd e un Video, vai su: Lumira.
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martedì 30 giugno 2015

Cambia il tuo cervello di Rick Hanson

Cambia il tuo cervello, cambia te stesso! Non puoi impedire il cambiamento. Già diverse volte ho affrontato l'argomento cambiamento. O si cambia o si cambia, ovvero, il cambiamento è inevitabile. L'universo è un continuo divenire, nulla è statico, regna l'impermanenza, perché dovremmo non far parte di questa legge? Se non cambi verrai cambiato. Una volta appurato ciò, una volta che ci siamo resi conto che siamo destinati a cambiare, ad evolvere, ci restano due sole possibilità: 1) lasciare che il cambiamento avvenga spontaneo; 2) cavalcare l'onda del cambiamento. La prima possibilità è una scelta di comodità, non facciamo nulla, il cambiamento avviene ma non facciamo niente per accoglierlo, il risultato è la sofferenza. Prima o poi dobbiamo fare i conti con l'universo che ci presenta appunto il conto. Nel secondo caso partecipiamo al divenire, pur nelle nostre possibilità, con i nostri tempi (l'universo è clemente, non ci chiede l'impossibile), continuiamo a cambiare, ad evolverci, le convinzioni di ieri non è detto che siano quelle di oggi. Ora, dopo magari un periodo di oscurità (è la prova per saggiare la nostra pazienza e costanza), raggiungiamo la serenità, acquisiamo la conoscenza, la pace e l'amore sono in noi e la sofferenza non ci tocca più, o quasi. In effetti siamo qui per questo, qual'è il vero scopo dell'esistenza sennò? Molti potranno rispondere che questo è il raggiungimento della felicità, non è sbagliato in quanto la felicità (da distinguersi dall'appagamento) è direttamente proporzionale al nostro stato di serenità e gioia, a loro volta direttamente proporzionali al nostro livello di coscienza spirituale. E quest'ultimo l'abbiamo ottenuto con il cambiamento attuato in noi con lavoro e disciplina, introspezione e scelte oculate. Siamo qui per lavorare su noi stessi, per cambiare in meglio, solo così il nostro destino è in mano nostra. Puoi valutare il tuo livello di consapevolezza osservando la tua vita, quello che ti succede. Come stai di salute? I tuoi rapporti interpersonali come sono? Subisci incidenti? Litighi spesso con chichessia? Ogni sfera della vita che non funziona bene è indice di una sfera interiore da cambiare e mettere a posto. Semplice. Non chiederti come fare a far questo, oramai con un pizzico di impegno puoi trovare risposte ovunque (anche in questo blog ho descritto parecchie strade da intraprendere). Il vero problema è la tua pigrizia, vincere, come dice qualcuno, il tuo bradipo interiore. Questo è il vero problema. Ora stai snocciolando delle scuse? Non hai tempo? Hai troppi impegni? Non ce la fai? Non fa per te? Va bene, il problema alla fine non è mio, è tuo. A me che importa? Alla fine siamo tutti destinati alla felicità e se a te servono parecchi anni o parecchie esistenze questo non ha importanza. Intanto soffri un pochettino che ti rintempri, oppure... Rimboccati le maniche, Subito! Fai qualsiasi cosa, ma falla. Ora veniamo a descrivere questo libro. Personalmente l'ho trovato un po' scontato in quanto non mi ha lasciato nulla di nuovo. Posso però sinceramente scrivere che può essere una buona lettura per molti in quanto offre tutta una serie di consigli e suggerimenti per cambiare atteggiamenti e modi di pensiero che ostacolano il nostro desiderio di vivere una vita serena e felice. Il fatto che non l'ho apprezzato molto è solamente una questione soggettiva, la verità è che quello che ho trovato qui sono tutte cose che conosco già da tempo, ma se lo avessi letto diversi anni fa l'avrei trovato veramente interessante. Procediamo con la descrizione: Il libro, che può benissimo essere definita una guida alla saggezza, è diviso in cinque parti intitolate: 1) Sii buono con te stesso; 2) Goditi la vita; 3) Costruisci la tua forza; 4) Partecipa al mondo; 5) Sii in pace. Ogni parte è suddivisa in vari capitoli che descrivono un argomento e suggeriscono vari modi e consigli per farlo nostro e metterlo in pratica. Possiamo per esempio trovare nella prima parte argomenti come la compassione verso se stessi, rallentare e rilassarsi; nella seconda parte troviamo l'importanza della gratitudine e del sorriso; nella terza parte leggiamo sulla pazienza, l'intuito, la volontà; nella quarta parte si tratta dei sogni, della generosità, della curiosità; ma forse la parte più bella e più utile, in questi nostri tempi ove regna l'egoismo, è la quinta dove troviamo argomenti come il lasciare andare, non reagire, non prendere nulla in modo personale, non lanciare frecce e soprattutto saper amare. In totale sono 52 argomenti sui quali meditare e scegliere quelli su cui vuoi lavorare e che sono i tuoi punti deboli. Un libro che ti permette di cominciare a lavorare su te stesso ed iniziare quindi a cambiare prima che il cambiamento ti sorprenda, e Gesù disse: “Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l'ora”.
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lunedì 25 maggio 2015

Il grande libro di Ho'oponopono di Bodin & Graciet

Oggi vorrei analizzare due aspetti che riguardano Ho'oponopono. Il primo è l'assunzione della responsabilità. Concetto fondamentale per garantire l'efficacia sul mondo virtuale di questa metodologia. Ma alla fine che cosa significa l'assunzione totale della propria responsabilità? La domanda che sorge ovvia è: sono forse responsabile del cancro diagnosticato ad un mio caro? O sono responsabile dell'incidente mortale occorso ad un mio vicino di casa? E ancora, sono responsabile se scoppiasse una guerra e il nostro paese ne fosse inghiottito? Si può benissimo capire l'assumersi la responsabilità per cose o fatti in cui potrei bene o male avere il controllo, fatti che riguardano la mia salute (se fumo e mi ammalo è ovvio che sono responsabile), o il mio lavoro (se vengo licenziato dovrei almeno verificare quanto mi sono comportato onestamente o meno nei riguardi del mio datore di stipendio). Ma fatti che ad una prima occhiata potrebbero esulare dal mio potere o dalla mia influenza come quelli accennati più sopra a titolo d'esempio? Bene, per Ho'oponopono sono responsabile di tutto, al cento per cento. Questo è duro da digerire, e qui sta la maggior difficoltà per molte persone dall'avere dei risultati ottimali applicando questa tecnica. Beh, dovrei dire che molte più persone, allo stato larvale (coscientemente parlando), hanno difficoltà ad assumersi le ben più ovvie e palesi responsabilità: malati di cancro continuano a dare la colpa ai medici, all'inquinamento, alla scienza che deve ancora trovare un rimedio efficace per questa malattia, quando continuano a mangiare come maiali e magari anche a fumare come ciminiere; poveri operai che continuano a dar la colpa al governo, alle banche e ai ricconi per la loro miserevole situazione quando continuano a sperperare risorse, che siano queste in denaro, in beni o in tempo (quanto ne perdono di questo appiccicati a rimbambirsi davanti uno schermo luminoso invece di usarlo per trovare delle soluzioni ai loro problemi?); è inutile continuare. L'assunzione della responsabilità è una meta di potere che magari si raggiunge anche gradualmente. È un'acquisizione di potere perché quando si ammette a se stessi consapevolmente, ed anche interiormente, che siamo responsabili per tutto, e ripeto tutto, diventiamo intoccabili. Siamo ora noi i veri artefici della nostra vita e la dipingiamo, come un pittore la tela, come vogliamo. Abbiamo potere perché non lo deleghiamo più all'esterno, perdendolo in questo modo, ma rimane nostro. E più questa responsabilità è ampia più acquisiamo potere, diventiamo dei maghi, facciamo delle magie se vogliamo usare questo linguaggio, (a tal proposito voglio aggiungere che diverse volte sono riuscito a far smettere di piovere, semplicemente per non bagnarmi, per non parlare di molte altre cose più semplici, se non è magia questa...). Bene, riassumendo diciamo che se non siamo responsabili cediamo il nostro potere a chi è responsabile per noi, chiunque sia: medico, prete, consulente finanziario, datore di stipendio, ecc. Se invece siamo responsabili questo potere è nostro, ed è tanto più quanto è ampia la nostra responsabilità. Aggiungo comunque che una mente razionale abbia bisogno di dati tangibili per far accettare a se stessi molta parte di responsabilità (che non sembra esserlo), e questi dati oramai esistono, per chi non li conoscesse rimanga a leggermi... Il secondo aspetto riguarda le aspettative. Vogliamo che si realizzi qualcosa, preghiamo, facciamo ho'oponopono, oppure anche altre tecniche, e poi attendiamo con ansia, ma nulla avviene. Rimaniamo delusi e ci scoraggiamo. Ebbene la colpa è dell'aspettativa, cioè di quello stato che ci fa attendere con trepidazione, desiderio, ansia, che si verifichi quella data cosa. Il segreto per scavalcare questo ostacolo è quello di fare in modo che quella situazione che vogliamo sia come già avvenuta, sia già parte della nostra vita, ringraziare per questo e non pensarci più. In parole povere bisogna fare in modo che la mente razionale non si frapponga fra noi e la cosa o situazione voluta che è già nostra, il fatto che non la percepiamo è solo una sfumatura che riguarda il tempo, sta a qualche passo lì nel nostro futuro, ma fa già parte della nostra vita. Possiamo anche dipingerla così: il nostro sé superiore, che ha il potere di attuare modifiche di qualsiasi natura nel nostro mondo virtuale, può farlo solamente se glielo lasciamo fare. Se interviene la nostra mente il sé superiore gentilmente si ritrae, cosicché non avviene nessuna modifica. Libero arbitrio, ricordi? Gesù, da grande sciamano e mago che era diceva: Se aveste fede quanto un granello di senape potete dire a quella montagna di spostarsi e quella si sposterà, (per ora mi sto esercitando con dei sassolini...). Il libro: è diviso in tre parti, ognuna scritta da uno dei tre autori. Non è nulla di eccezionale, a parte qualche pagina illuminante contenuta in special modo nella prima parte. La seconda parte contiene delle spiegazioni più razionali, un approfondimento adatto anche per chi ha una mente più “dura”. Aggiungo però che questa mia constatazione è dovuta al fatto che non sono nuovo all'argomento, per un neofita questo libro può risultare molto bello e illuminante, ed ha il pregio di avere tre visioni e di conseguenza tre spiegazioni differenti, ognuna con i relativi lati positivi.
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martedì 14 aprile 2015

La mistica del denaro di Jack Lawson

Eccomi qui dopo un'altra pausa forzata (speriamo che sia l'ultima di questo periodo...). In questi ultimi giorni mi sono messo a meditare su un messaggio che anche questo libro tratta, ovvero l'esistenza di due tipi di ricchezza, quella interiore e quella esteriore. Quando si chiacchiera o si discute di ricchezza viene naturalmente in mente la ricchezza esteriore, chiamiamola pure ricchezza materiale, e quasi mai si pensa alla prima, quella interiore, definiamola pure una ricchezza mentale o più sottilmente spirituale. Quest'ultima è molto più preziosa ed indispensabile della ricchezza esteriore, che senza quella che abbiamo dentro di noi può durare ben poco o può solamente arrecarci danno. Facciamo un bel giochino. Ipotizziamo le quattro situazioni principali, (poi descriviamo un pochino cosa si intende principalmente con ricchezza interiore ed esteriore). Una persona può mancare di entrambe queste ricchezze, oppure può avere la ricchezza esteriore ma non avere quella interiore, oppure può non avere nessuna ricchezza esteriore ma essere molto ricco interiormente, o nell'ultimo caso, può godere di entrambe queste ricchezze. Non a caso le ho scritte in quest'ordine, partendo da una situazione, diciamo così, più miserabile, fino ad arrivare alla situazione migliore. Essere poveri esteriormente e interiormente è la situazione più brutta, l'uomo in questo caso è abbruttito, simile alla bestia, la miseria interiore si riflette sulla realtà esterna rendendo la vita dell'uomo un calvario quotidiano. Si instaura in questa situazione un circolo vizioso da cui è molto difficile uscire, ma non impossibile. Solo un cambiamento interno, dei pensieri e del sentire interiore di un individuo in questa situazione può salvare l'individuo stesso. Toccando veramente il fondo si può ottenere la spinta per risalire o aimeh, affogare del tutto. Il cambiamento deve essere interiore perché uno esteriore può solamente posticipare la resa dei conti finale ma non risolve la situazione. Vediamo il secondo caso. Questa è la tipica situazione in cui vengono comunemente dipinte le persone ricche dal ceto medio o povero. Una ricchezza esteriore associata ad un atteggiamento interiore povero. Ecco che il ricco, come il famoso personaggio del racconto di Dickens, è avaro, ha paura di perdere le sue ricchezze, è disonesto, non ama se non una cosa sola: il suo denaro. Questa situazione non può durare a lungo, o se perdura per tutta la vita non è il modello di una vita bella, serena e felice. Il denaro è diventato padrone della mente di questa persona e così il ceto medio e povero ha coniato la celebre frase: “Il denaro non da la felicità”. Qui mi vengono in mente due frasi di due celebri attori, che la sapevano lunga ovviamente, la prima è di Groucho Marx: “I soldi non danno la felicità, ma le cose che rendono felici costano un sacco di soldi”, la seconda frase è di Woody Allen: “I soldi non danno la felicità, figuriamoci la miseria”. Queste frasi, che hanno anche un leggero tocco umoristico, la dicono tutta sul concetto di denaro e felicità, a chi ha orecchie da intendere intenda. Il terzo caso è quello di un uomo che magari non ha nulla a livello materiale ma possiede tutto interiormente. È ricco sia mentalmente sia spiritualmente, la ricchezza esterna arriva in automatico, possederla o meno diventa solo una scelta di vita. Celebre la frase di Gesù: “Cercate prima il Regno, il resto vi sarà dato in aggiunta”. Una persona in questa situazione non si preoccupa, se ha bisogno di soldi sa che al momento giusto arriveranno come per magia. L'ultimo caso appartiene a quell'uomo che vive la ricchezza esteriore possedendo anche quella interiore. Il terzo e quarto caso sono la perfezione e sono differenti solamente per quel che riguarda la scelta di vita: uno sceglie di non preoccuparsi dei beni terreni, l'altro sceglie di possedere anche quelli avendo capito che la credenza di origine religiosa che vuole l'uomo spirituale povero materialmente è una pura sciocchezza (la religione è un'invenzione umana e non divina, per cui è fallace, punto e basta). Tutto questo deriva da una falsa interpretazione di Gesù quando dice che è più facile per un cammello passare dalla cruna di un ago che per un ricco entrare nel Regno. Beh, se crediamo a ciò allora Gesù si è contraddetto poiché anche prima ho citato la frase “Cercate prima il Regno, il resto vi sarà dato in aggiunta”. Ovviamente Gesù non era così sciocco da contraddirsi, quando parlava del cammello e del ricco si riferiva al ricco in spirito, contrapposto al povero in spirito (quello delle Beatitudini per capirsi). Il povero in spirito è un atteggiamento interiore che si può associare benissimo al concetto di Vuoto interiore di stampo Taoista, (celebre il racconto Zen del Maestro che versa il Tè che trabocca allo scienziato...). Bene, non spendo parole per descrivere la ricchezza esteriore, tutti sanno che cos'è. Descrivo brevemente quella interiore. Ho descritto questa come una ricchezza che comprende sia la mente sia lo spirito. Possiamo associarla ad una forma di Conoscenza (ho scritto Conoscenza con la C maiuscola come faceva Don Juan nel descriverla a Castaneda per distinguere la “conoscenza” tipicamente scientifica e causalistica dalla “Conoscenza” sciamanica, magica e spirituale), un sapere interiore che ci rende ricchi, padroni e responsabili della nostra vita, consapevoli di far parte del Tutto, che l'unica vera arma che ci consente di vincere è l'Amore e non l'odio. Ok, ecco il libro. Un libretto molto scorrevole e veloce da leggere, semplice ma che trasmette la grande Conoscenza interiore dell'autore. Saper cogliere tutte le sfumature e i messaggi che vuole trasmettere non è sempre facile, (se lo avessi letto anni fa avrei capito meno della metà). Contiene comunque dei principi fondamentali sulla ricchezza, per esempio il principio del saper donare con il cuore, il principio della necessità di risolvere alcune credenze negative sul denaro, e non solo, risolvere i conflitti con il nostro passato e con i nostri genitori, per esempio. Il principio del saper amare incondizionatamente (una vera calamita per la ricchezza e per la prosperità). Il libro contiene anche alcune idee personali che comunque non ne impoveriscono il contenuto globale. Un libro per chi vuole un approccio alla ricchezza che sia di stampo più spirituale che materiale, un libro che consiglio vivamente!
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domenica 15 marzo 2015

Pnl Segreta di Giacomo Bruno

Quando hai uno scontro con una persona, di qualsiasi tipo, tendi a lasciarti guidare dalle emozioni o ad ottenere il miglior risultato possibile? Questa persona potrebbe essere il tuo datore di lavoro, un tuo famigliare, uno sconosciuto, un impiegato in un ufficio pubblico, ecc. Tutti abbiamo a che fare con situazioni simili. Come le affronti quando non ti trovi d'accordo con quella persona? Se non hai il controllo delle tue emozioni è facile che ti lasci condurre da queste e ti ritrovi a litigare, offendere e ovviamente in questo modo non porti a casa nessun risultato. Anzi, probabilmente avrai peggiorato la situazione avendo sollevato un muro che difficilmente riuscirai poi ad abbattere. Un altro metodo è usare la strategia, essere diplomatici, magari subire anche qualche offesa ma rimanere impassibili e naturalmente avere come obiettivo il raggiungimento di un risultato: ottenere quello che ti avevi prefisso, risolvere una controversia, avere dei vantaggi. Molto meglio la seconda strada non trovi? Che alla fine poi ti ritrovi a rimuginare sul fatto di essere stato definito idiota o stupido è un atteggiamento tipicamente egoico che non porta nessun vantaggio. Lo so che è arduo rimanere impassibili davanti ad una persona che magari ti offende pesantemente ma se magari conosci determinate tecniche questi avvenimenti possono anche essere evitati. Non solo, porti a casa sicuramente dei risultati e forse ti ritrovi ad avere un nuovo amico. Questa che ho descritto è solo una situazione, che mi è venuta in mente, che puoi ritrovarti ad affrontare in maniera efficace attraverso lo studio della Pnl. Alla fine, gira e rigira, tutte le discipline ci insegnano le stesse cose, usando tecniche diverse e descrivendo anche risultati diversi, ma il succo rimane lo stesso. Per esempio l'alchimia pone l'accento su risultati più spirituali mentre per la pnl i risultati sono più tangibili o materiali (uso questo termine in senso positivo). Mi viene ora in mente che un gran bel manuale dove sono racchiuse molte tecniche è il nuovo testamento, peccato che sia sempre stato interpretato abbastanza male, (forse un giorno ne scriverò un commentario, vedremo). La pnl in definitiva è una disciplina, un insieme di tecniche atte a portarti all'eccellenza. I due “inventori”, definiamoli così, Richard Bandler e John Grinder non hanno in effetti inventato nulla, hanno solo raccolto e definito tutta una serie di accorgimenti, di metodi che ci permettono di eccellere, di portare a casa dei risultati, di perseguire degli obiettivi. Un'altra particolarità della pnl è che è una disciplina prettamente pratica, poca teoria e largo spazio ad esercizi, tecniche e sperimentazioni. Ecco forse svelato il segreto della sua efficacia. Questo che presento qui è un ebook veramente interessante, scritto da un autore capace e un “divoratore di libri”, (Giacomo racconta infatti che all'età di 13 anni si iscrisse al corso di lettura veloce, tecnica che ha sempre messo in pratica e col tempo migliorata). Giacomo Bruno è anche un noto editore della più grande e famosa casa editrice italiana specializzata in ebook. L'autore spiega anche il percorso formativo, suddiviso in tre livelli, che una persona può intraprendere se desidera studiare la pnl: pratictioner, master e trainer (quest'ultimo livello si raggiunge solamente facendo il corso con Bandler stesso). Naturalmente Giacomo Bruno è anche trainer di pnl, livello che consente di poter così insegnare ad altre persone la pnl, nei corsi pratictioner e master. In questo ebook, Pnl segreta, vengono descritti, dopo un primo breve capitolo dedicato a che cos'è la pnl, i pilastri della pnl stessa, ovvero la comunicazione, la motivazione e l'autostima. Nel capitolo dedicato alla comunicazione si impara per esempio a differenziare i tre tipi di comunicazione che noi adottiamo inconsapevolmente, la comunicazione verbale, non verbale e paraverbale, qui descritti molto dettagliatamente. Nel capitolo dedicato alla motivazione si parla invece di obiettivi e varie tecniche per raggiungerli (con le cinque caratteristiche di un obiettivo ben formulato). Infine nel capitolo dedicato all'autostima viene spiegato che quest'ultima è influenzata dalle nostre convinzioni o credenze. Qui troviamo un interessante esercizio insegnato in origine da Anthony Robbins per eliminare le nostre credenze limitanti. Ovviamente avere una buona autostima di sé è un requisito base sia per raggiungere i nostri obiettivi e sia per avere una efficace comunicazione. Ecco che, tirando le somme, è opportuno lavorare sulle nostre credenze limitanti. L'ebook continua presentando nei successivi capitoli il modellamento, sia quello conscio sia quello inconscio. Il modellamento non è altro che la tecnica del “copiare” i geni, chi eccelle in qualcosa. Copiarne il comportamento, la comunicazione, l'atteggiamento, ecc, ci aiuta a raggiungere gli stessi obiettivi del genio in questione. Modellare quindi, sia a livello consapevole sia a livello inconscio. In questa parte dell'ebook vengono descritti i livelli logici di Robert Dilts (altro geniale autore di libri sulla pnl). Capire e studiare i livelli logici non solo potrà aiutarci a modellare in maniera ottima ma ci aiuterà anche ad essere allineati al 100% consentendoci così di raggiungere i nostri obiettivi. Il modellamento inconscio con i relativi esercizi presenta degli aspetti particolari e non meno interessanti rispetto al modellamento conscio rappresentato dallo studio dei livelli logici di Dilts. Un ultimo capitolo dedicato alle strategie avanzate chiude l'ebook. Qui troviamo descritto il ricalco e l'uso che se ne può fare con svariati esempi dimostrativi. Un ottimo ebook quindi per avere una panoramica su quello che può insegnarci lo studio di un'affascinante disciplina che, dopo quasi quarant'anni dalla nascita, rimane una tecnica fra le più efficaci per aiutarci a migliorare e farci eccellere in ogni settore della nostra vita.
Scarica l'ebook su Autostima.net, o su:
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sabato 7 marzo 2015

Invito alla lettura (e non solo)

In questo articolo vorrei parlare un po' di me. O meglio, di quello che mi piace. Se mi segui da un po' o se sei capitato ora qui per la prima volta avrai certamente capito che mi piace leggere. Ma gli argomenti che tratto in questo blog, i libri che recensisco, sono solo una parte delle mie letture, letture che alterno in base a momenti e periodi della mia vita. Non solo libri che spaziano sull'argomento “crescita personale” dunque, ma anche per esempio romanzi classici, fantascienza (un vecchio amore che non mi ha mai abbandonato), libri che trattano di misteri come archeologia proibita, alieni, cospirazionismo, storia, e recentemente anche letture che riguardano l'economia e la finanza. Insomma un po' di tutto. Le letture che richiedono un impegno minimo da parte mia, libri che posso definire di intrattenimento come i romanzi, me li godo soprattutto quando sono a riposo, mentalmente parlando. In vacanza ecco che mi piace leggere qualche bel romanzo classico o qualche piacevole avventura planetaria, mentre quando sono a casa ecco che mi dedico a letture più impegnative, libri formativi, saggi, manuali ed altro. Perché scrivo questo? Beh, credo che la lettura, o per meglio dire i libri, siano una delle più grandi ricchezze che possediamo ai giorni nostri. Possiamo trovare di tutto, anche gratuitamente se vogliamo, (pensa solo alla biblioteca della tua città, o a biblioteche virtuali dove poter scaricare gratis romanzi di pubblico dominio, la mia preferita è Liber Liber), e comunque l'acquisto di un libro ha veramente un impatto lievissimo anche sulle finanze più strette. I libri ci sono sempre stati ma mai come in questo periodo storico sono alla portata di tutti, almeno per noi occidentali. Il problema è l'impegno che ognuno deve assumersi per apprendere la conoscenza tramite i libri. Ma perché i libri sono una ricchezza? Perché un libro aumenta il tuo valore e la tua conoscenza, qualità che possono trasformarsi col tempo in ricchezza. Se hai un hobby e leggi anche due libri al mese che parlano di quell'argomento, nel giro di qualche anno diventi un vero esperto di quel settore, e magari col tempo puoi mettere a frutto il tuo sapere, e forse arrivi a farne una professione. Finalmente puoi lavorare e guadagnare per vivere facendo quello che ti piace (sempre che il tuo hobby non sia cambiato, succede!). Questo vale per i libri formativi, i saggi, i manuali, ma i romanzi a che servono? Il romanzo amplia le nostre vedute, ci fa uscire dai nostri schemi, almeno in quei momenti che siamo immersi nella lettura. Immaginiamo, anche visivamente, di partecipare a quella storia e, come forse saprai, le cose immaginate sono interpretate come vere da parte del nostro cervello. L'inconscio infatti non fa differenza fra eventi realmente vissuti ed eventi vividamente immaginati. Pensa un po', puoi assorbire molteplici esperienze solamente leggendo storie scritte da altri. Anche per la fantascienza vale questo, anzi, ho sempre pensato che sia un genere, forse “il genere”, che meglio di tutti ci aiuta ad ampliare le nostre vedute rispetto al mondo. Ci aiuta ad infrangere quei limiti tipici delle nostre convinzioni assorbite durante il nostro apprendimento famigliare, scolastico, sociale, ecc. Ti accorgi che nell'universo nulla è impossibile, e tutto è già avvenuto. Secondo certi autori se una storia è stata immaginata da una mente, questa storia esiste realmente, o è esistita, da qualche parte in questo nostro immenso universo. Se immaginiamo e viviamo intimamente una storia che leggiamo ecco che ne facciamo l'esperienza, così non necessitiamo (in teoria) di esperire nella realtà quella situazione o quell'esperienza da noi letta. Ecco perché è utile leggere anche romanzi e storie. E magari ci accorgiamo che se la storia è particolarmente commovente ci ritroviamo al punto di piangere (come quando guardiamo i film drammatici). È la nostra anima che si commuove! Avrai sentito che secondo la LOA (legge di attrazione) è fondamentale pensare sempre a cose positive, pensare al meglio, essere ottimisti e cercare di fuggire le cose spiacevoli e negative. Bisogna, secondo me, fare dei distinguo. Molti pensano che il dolore, il dramma, la sofferenza siano cose da fuggire a tutti i costi. Queste persone cercano di vivere sempre e comunque nella spensieratezza, cercando di evitare questi sentimenti come se comportassero un male assoluto. In realtà, come in tutte le cose, è opportuno essere in equilibrio. Onorare, come chiarisce l'astrologia esoterica, Saturno, dio severo e dispensatore di prove difficile e non sempre piacevoli, e Giove, dio benigno che dona prosperità, gioia e benessere. Attenzione, non sto dicendo che devi cercare di essere tenebroso, triste o addolorato, sto dicendo che se ti capitano cose spiacevoli probabilmente non hai onorato il lato oscuro di te stesso, o forse è meglio dire che non hai esperito quell'esperienza che ti sta capitando. La LOA parla in realtà di non attaccarsi a emozioni negative, che è diverso. Queste sì che sono da fuggire il più possibile (rabbia, rancore, vittimismo, lamentela, sai di che parlo...). Ma se devi commuoverti ascoltando un melodramma musicale, guardando un film drammatico o leggendo un romanzo triste ecco che stai facendo un'esperienza positiva, stai onorando la parte divina rappresentata da chi ancora soffre e vive nel dolore, e stai onorando il tuo lato oscuro che ha ancora bisogno di fare determinate esperienze. E soprattutto cerca di essere in equilibrio: divertiti, ridi, commuoviti e ogni tanto piangi...

martedì 3 marzo 2015

Trilogia dell'Io Sono di Arcangelo Miranda

Allora adesso devo insistere su un fatto. L'ho scritto ormai diverse volte su questo blog, ma ripetere non fa mai male. “Tutto è perfetto”. Eh sì, tutto è perfetto così com'è, aldilà di tutto quello che vediamo attorno a noi tutto è nella perfezione così come si trova ora. Ma questo non si capisce ragionandosi sopra, non serve a nulla pensare e scervellarsi su ciò, si deve percepire. Aldilà di quello che mi può succedere domani: mi si rompe il motorino, mi arriva una bolletta più salata del previsto, il mio vicino di casa mi guarda male, scopro delle macchie strane sulla pelle... aldilà di questo, dicevo, una parte di me sa che è tutto perfetto, anche se mi preoccupo, se mi viene l'ansia e mi innervosisco o impreco, queste sono tutte risposte meccaniche. Dentro di me so che va tutto bene. Anche se dovessi morire. È una bella meta arrivare qui, posso ammetterlo con me stesso. Mi farebbe piacere che tu lettore o lettrice arrivassi a capire (se non l'hai ancora capito) che il bene e il male in realtà non esistono, è solo una simulazione. Tutti i grandi maestri lo hanno detto, sempre. Tutto è perfetto. E d'altronde come potrebbe essere altrimenti? Se Dio, il Tao, l'Universo, il Tutto-Uno ha creato tutto ciò che esiste come poteva sbagliare di una virgola? Noi vediamo il mondo da una prospettiva limitata, ecco perché ci sembra quello che è. In realtà è molto di più. Non è che sono sempre immerso in questa consapevolezza, magari. Ma se voglio attingere alla Fonte mi basta percepire, sentire, senza ragionare. Il sapere determinate cose, il che è giusto aver recepito certe conoscenze che la società odierna non aiuta ad apprendere, può fare la differenza, questo in effetti è stato il mio percorso, ma non è detto che sia obbligatorio. Sono molte le strade, molte strade per molti che le intraprendono. Ma perché tutto dovrebbe essere perfetto? Beh, un motivo è che tutto è divino, nulla è errato o sbagliato o malefico o inutile. Questo è anche il cuore di questo libro, cioè la presa di coscienza che noi, ognuno di noi in realtà è Dio. Io Sono, o meglio Io Sono Dio è la frase che si ripete continuamente in questa trilogia dall'impatto sconcertante. Ma anche il ripetersi la semplice frase di due parole “Io Sono” può svegliare in noi una certa consapevolezza, prendere coscienza di se stessi. Un po' simile al “ricordo di sé” di matrice gurdjieffiana. Questa trilogia, devo ammetterlo, non è per tutti. Necessita di una certa preparazione, anche se posso dire che qualsiasi lettura, anche se non capita coscientemente, può, anzi è percepita interamente dalla nostra parte più saggia e divina (come se ne avesse bisogno...). Il primo libro, credo il più interessante, è attribuito al Conte di Saint Germain. Poco importa chi sia stato il vero autore, l'importante è ciò che troviamo in questa prima parte intitolata appunto “Io Sono. Vita Impersonale”. La parola è lasciata alla nostra parte divina, è essa che assume la parola in questo testo e ci istruisce, ci da indicazioni sul vivere e su chi siamo. Su come usare il nostro potere di essere divini, potere incentrato sul nostro pensiero e sulla parola, e altro ancora, come per esempio la vita di coppia e quella lavorativa. La seconda parte è stata scritta da A.M. King, un autore che ha voluto rimanere in incognito, adottando questo pseudonimo. Il testo è intitolato “Io Sono Dio. La commedia divina”. Qui troviamo descritta in maniera anche ironica (nella forma, non nel contenuto) la creazione divina, la caduta degli dei ed il ritorno a casa. L'autore da prova qui di molta arguzia e preparazione e a volte il testo non è di facile comprensione. Chiude la trilogia il brevissimo “Io Sono Colui che È” del conte di Cagliostro. Il libro è curato dal preparatissimo Arcangelo Miranda che ne commenta i testi e che lo completa con un saggio di tutto rispetto. Questo saggio ha per argomento la nuova fisica, il titolo è: Matrix, a ciascuno la sua illusione. Il testo chiude con una bellissima frase: “Siamo condannati ad essere felici; tanto vale cominciare subito!”. Il libro si chiude con un resoconto documentato sul personaggio storico che fu Saint Germain e una breve biografia del curatore. La Trilogia dell'Io Sono, un libro dal contenuto esoterico da leggere e meditare, e magari rileggere a distanza di tempo per cogliere ulteriori aspetti. N.B.: da un po' di tempo è difficile trovare la versione cartacea del libro. Ti invito quindi a scaricare l'ebook qui, oppure qui.

domenica 22 febbraio 2015

Le 10 regole del successo di Paolo A. Ruggeri

In casa di parenti, dove ho soggiornato per qualche giorno, ho trovato questo libro, e naturalmente avendo del tempo libero me lo sono letto. Se ne scrivo una recensione è perché in qualche modo questa breve lettura mi è piaciuta, molte le conferme che ho avuto e anche diverse riflessioni mi sono saltate alla mente. Innanzitutto che cos'è il successo? Beh, secondo me il successo è vivere una vita dove quotidianamente posso dire o pensare di essere soddisfatto, appagato e perché no, anche felice. Aggiungiamo pure una altro aggettivo: essere libero, cioè disporre della mia vita come meglio credo. Quindi nulla a che vedere con una definizione che riguarda solo il mondo materiale. Naturalmente il successo non deve essere una meta, se così fosse non saremmo mai persone di successo, ma deve essere un percorso, uno stile di vita, un modo perfetto per noi di rapportarci con il mondo. Il successo è anche la capacità che abbiamo di cambiare le cose che non ci soddisfano, o saper cogliere il positivo anche in quelle situazioni che ad una prima analisi ci sembrano negative. Una riflessione importante che ho avuto e che qui ora voglio sottolineare riguarda il mio approccio verso gli altri che avevo un tempo e che riesco a notare ora in parecchie (molte) persone, ovvero il fatto di incolpare gli altri, e soprattutto una grave conseguenza di questo fatto. Se qualsiasi cosa non va molti danno la colpa a qualcosa di esterno a loro, il prossimo, il governo, la religione, Dio, ecc. Se la cosa si fermasse qui non sarebbe un fatto molto grave ma, dato che noi esseri umani apprendiamo per imitazione, sotto sotto diciamo a noi stessi: “dato che sono stato oggetto della tal ingiustizia perché non dovrei adottarla anch'io a mio vantaggio?”. Ecco che molte persone si ritrovano a far la parte delle “cattive” anche se interiormente non lo sono affatto. Addottano questo sistema perché sembra loro un sistema di difesa efficace, lo fanno solo per proteggersi. In realtà, e questa è la cosa grave, non si rendono conto che stanno entrando in un circolo vizioso dal quale poi è arduo uscirne, è la legge di azione-reazione, karma, “effetto boomerang”, chiamalo come vuoi. Rispondere con la forza ad una situazione spiacevole che ci può succedere non è mai una cosa saggia. Sembra incredibile ma quella cosa che ci è capitata a questo punto continuerà a ripetersi con lievi varianti finché non saremmo in grado di accettarla e superarla. I grandi maestri lo hanno sempre insegnato. Gesù diceva di rispondere con l'amore ad un'offesa, ma non lo diceva per puro moralismo o che so io, lo diceva perché così si poteva migliorare se stessi e naturalmente si poteva vivere più sereni e felici dato che avvenimenti spiacevoli non sarebbero più stati attirati da noi stessi. Ma perché ho scritto ciò? Perché Ruggeri, l'autore del libro, pone una grande importanza al rapporto che dobbiamo adottare nei confronti degli altri. Per diventare una persona di successo è fondamentale cambiare se stessi e diventare una bella persona che agisce in maniera etica verso il mondo, la natura ed il prossimo. Il libro in questione è molto scorrevole, diviso in tre parti: le fondamenta (i primi quattro capitoli), il punto di svolta (dal quinto al settimo capitolo) e la materializzazione del successo (dall'ottavo al decimo capitolo). Ogni capitolo rappresenta e descrive ognuna delle dieci regole del titolo. Nella prima parte troviamo le regole che riguardano soprattutto la necessità di cambiare e migliorarci. Come ho scritto sopra, nulla migliorerà nella nostra vita se non siamo noi i primi a migliorare noi stessi. Cercare di cambiare il mondo esterno o gli altri è solo un dispendio di energia, una perdita di tempo e un'azione che, se vogliamo essere onesti, non abbiamo il diritto di fare per il semplice motivo che non conosciamo il bene assoluto ma siamo accecati dalla cultura, dalle credenze e dalla nostra personalità egoica. Anche i missionari cattolici cercarono di migliorare gli indigeni pagani, e questi missionari agivano in buona fede, ma che cosa hanno fatto? I primi quattro capitoli contengono regole quali la necessità di migliorare la qualità dello scambio, materiale o energetico che sia, comprendere e soddisfare le aspettative altrui e il diventare una bella persona. Sullo scambio vi è una bella citazione di Ralph Waldo Emerson tratta dal Saggio sulla compensazione: “Sarai pagato esattamente per ciò che hai fatto, non di più, non di meno. Nel lavoro e nella vita non puoi imbrogliare. Il ladro ruba a se stesso, il truffatore imbroglia se stesso”. Nella seconda parte troviamo regole quali la necessità di diventare leader e l'importanza di frequentare persone positive e di successo. Questa parte è chiamata il punto di svolta in quanto l'autore la associa ad un evento particolare del percorso verso il successo. Qui infatti l'universo sembra “regalarci” delle difficoltà per farci desistere, e solo se siamo perseveranti potremmo continuare verso il successo. Nella terza parte si parla del potere dell'immaginazione, della prospettiva temporale e del fatto che una persona di successo è circondata generalmente da altre persone di successo. Qui ho trovato un'altra bella citazione, questa è di Bernard Shaw: “Le persone che fanno progressi nel mondo sono le persone che si danno da fare per cercare le circostanze che vogliono; se non riescono a trovarle, le creano”. Una lettura interessante che, anche se di fatto abbastanza semplice, risulta molto istruttiva con dei suggerimenti e dei consigli molto azzeccati.
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lunedì 16 febbraio 2015

Il Tao dell'Amore di Jolan Chang

Eccomi di ritorno dopo una breve pausa. Oggi vorrei scrivere di un libro che tratta di amore e di sesso. Tempo fa scrissi una recensione di un altro libro che tratta lo stesso argomento: Il Tao del sesso di Stephen Chang (il cognome uguale è una coincidenza). Al suo confronto questo libro risulta più saggistico e documentativo, anche se devo ammettere molto ricco di informazioni e spunti molto interessanti, ma abbastanza povero dal punto di vista del “manuale” per imparare nuovi approcci per fare all'amore. Un altro aspetto di questo “Tao dell'amore di Jolan Chang” è il fatto che sembra scritto soprattutto per un pubblico maschile, mentre l'altro libro è rivolto ad entrambi i sessi. Siccome io sono molto pragmatico, sperimentatore, avido di nuove esperienze, devo ammettere che i libri che trattano solamente la teoria mi risultano incompleti. Mi piace sperimentare per cui mi serve un qualcosa che mi faccia imparare sul campo, per quanto questo sia possibile leggendo e studiando un libro. Ecco che questo libro, nonostante sia molto interessante, non lo consiglierei da solo ma associato ad altri dello stesso argomento, il già citato Tao del sesso (abbastanza semplice per cominciare), per proseguire poi con “I segreti della camera da letto di Chian Zettnersan”, o “Il Tao del sesso, della salute e della longevità di Daniel Reid”, o ancora il geniale Mantak Chia con “Tao Yoga dell'amore”, tutti interessanti e soprattutto descrittivi le tecniche, e dedicati ad entrambi i sessi. Ma di che cosa stiamo parlando? Il Tao dell'amore, o Tao del sesso, o ancora l'Unione di Yin e Yang è un argomento fondamentale della cultura e filosofia taoista. Gli antichi maestri e medici taoisti consideravano l'unione sessuale come una priorità basilare e fondamentale per mantenere la salute e il benessere. Unione sessuale che però doveva essere praticata con i dovuti accorgimenti. A dispetto di diverse scuole di sessuologia moderne occidentali che invitano l'uomo ad eiaculare ogni qualvolta che fa all'amore (per evitare anche quella spiacevole congestione ai testicoli che sopravviene se non lo fa), i maestri taoisti dicevano esattamente il contrario. Infatti Sun S'sû-Mo, un medico taoista del VII secolo dice: “Se riuscirete a fare all'amore cento volte senza eiaculare potrete vivere una lunga vita”. Naturalmente per far questo bisogna imparare, e diversi maestri ci dicono che con un impegno quotidiano basterebbe solo un mese per raggiungere i primi risultati (poi tutto va perfezionato ovviamente). Ma perché questo? Perché il seme è un'essenza vitale, chiamata dai maestri “Ching”, e se sprecato in maniera irresponsabile causa invecchiamento, malattia e naturalmente impotenza senile. Per la donna è tutto molto più semplice, sessualmente la donna è più forte dell'uomo, è paragonata all'elemento acqua mentre l'uomo è rappresentato dal fuoco, e l'acqua spegne il fuoco molto facilmente. I tre concetti base del Tao dell'amore sono: 1) L'uomo deve conoscere la sua frequenza di eiaculazione per non disperdere essenza vitale (per alcuni autori questo si determina moltiplicando per 0,2 la propria età, per esempio un uomo di 40 anni non deve eiaculare più di una volta ogni 8 giorni, 40x0,2=8). 2) L'uomo deve capire che eiaculazione ed orgasmo non sono la stessa cosa, si possono avere orgasmi senza eiaculare, così facendo si mantiene l'energia vitale e la potenza sessuale, diventando multiorgasmici, e l'orgasmo non eiaculatorio è molto più piacevole. 3) L'uomo deve mettere al primo posto la soddisfazione della propria compagna, e per far questo deve seguire la via del Tao e mettere in pratica i concetti precedenti. “Non medicina, né cibo, né salvezza spirituale possono prolungare la vita di un uomo se non comprende e pratica il Tao dell'amore”, questa citazione è tratta da un antico testo taoista, I segreti della camera di Giada, ed attribuita a P'êng Tsu, primo consigliere dell'imperatore Huang Ti, e ci fa capire quanto sia importante conoscere e mettere in pratica queste tecniche per la longevità, la salute e il benessere. Jolan Chang indica però altre cose importanti, la respirazione, l'esercizio fisico ed il cibo, che comunque non sono trattate nel libro. Il Tao dell'amore descrive anche altri argomenti oltre a quelli che ho accennato ed esposto. Un capitolo è dedicato alle “mille spinte amorose”, un altro capitolo accenna alle posizioni, poi un successivo è dedicato al bacio erotico, un capitolo descrive l'impotenza e alcune maniere per ovviare a questa, un altro capitolo molto coraggioso descrive il vantaggio di unioni amorose “tra maggio e settembre” ovvero fra un soggetto giovane ed uno anziano, maschio o femmina che sia. Comunque, lo ripeto ancora, un libro molto teorico e “maschile”, (mentre è opportuno sapere che anche la donna può trarre molti vantaggi imparando tecniche che riguardano il Tao femminile, qui neanche accennate). A questo punto, per dare maggior credito a quello che scrivo, vorrei accennare alla mia personale esperienza al riguardo. Come mia consuetudine non amo molto parlare di me stesso, ma farò un'eccezione. Pratico il Tao del sesso (o dell'amore) da un po' di anni e posso benissimo affermare i molti vantaggi che oramai traggo dall'aver imparato questa disciplina. Maggior energia e forza, benessere e salute (molto raramente mi ammalo, anche di un semplice raffreddore, ed anche se sto a contatto di persone ammalate di influenza per esempio), e dal punto di vista sessuale non ho parole, mi sembra di essere tornato ad avere vent'anni... Sfortunatamente queste cose sono poco conosciute, raramente praticate sia per pigrizia e sia perché, nonostante ci definiamo un popolo libero, siamo ancora succubi di tabù religiosi, sociali e culturali riguardo al sesso. Tutto quello che ci circonda che ci fa pensare al contrario (pornografia, libertà sessuale, mercificazione del sesso) è solo un surrogato malsano di questa illusione di libertà, tipico della nostra epoca di transizione.
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martedì 20 gennaio 2015

Ho-oponopono e Eft di Josaya e B. Zanaboni

Stiamo vivendo una situazione un pochino imbarazzante. Sembra si stiano dando molto da fare per spaventarci e farci vivere nella paura, ora come non mai. Terrorismo ovunque, anche sul pianerottolo di fianco a casa nostra. I nostri nemici? I mussulmani naturalmente. Divide et impera. Ma i mussulmani sono quelli che hanno anche risparmiato donne e bambini quando si sono ripresi Gerusalemme durante le crociate, mentre noi cristiani quando l'abbiamo conquistata un secolo prima, o giù di lì, abbiamo passato a fil di spada perfino i neonati. Ma io non sono mussulmano, né filo mussulmano, ma neanche cristiano, buddhista, ebreo, ecc. Il mio ragionamento è questo: finché hai il cervello programmato non puoi vedere la verità, finché lasci che ti facciano il lavaggio del cervello sarai sempre e solo uno schiavo, non sarai libero, mai! Finché credi a tutte le frottole che ti raccontano la tua vita sarà e rimarrà una vita infelice. E garda bene, le frottole che ti raccontano sono molto grandi, anzi più grandi sono e più sono credibili. C'è una piccola parte di me che è sempre stata malcontenta che io faccia parte dell'umana progenie, questa parte non riesce ad identificarsi con azioni e scelte di diversi individui, sembra che questa mia parte protesti dicendo: è possibile vivere con questa mancanza di coscienza? Ma poi capisco anche che queste cose, azioni che vedo e percepisco sono lì per farmi da specchio a parti di me da sistemare. Tutto è perfetto così com'è, se io vedo qualche cosa di distorto o che mi infastidisce, il problema è mio. Ma è inutile che te lo dica, bisogna provare una simile verità. Un pomeriggio estivo di qualche anno fa ho avuto questa illuminazione, in quel momento ho capito che tutto è perfetto così com'è, non l'ho capito intellettualmente, con la ragione, ma l'ho capito in una maniera che non si può spiegare, bisogna farne l'esperienza. In quel momento ho compreso che il divino, l'universo, il Tao non si sbaglia, mai. Tutto è nella perfezione in questo istante. Ma per capire che tutto è perfetto, che tutto è Uno, che “Io/tu sono/sei Dio” si deve fare un percorso, sennò si rimane nell'inconsapevolezza. Ecco che il lavoro da fare non è tanto darsi da fare per modificare la realtà esterna ma quello di aumentare la nostra consapevolezza in modo da renderci conto di chi siamo veramente. E per fare questo dobbiamo pulirci da tutti i rifiuti che abbiamo accumulato, eliminare le convinzioni, le credenze, le “verità” che ci portiamo dietro. Solo così possiamo cominciare a vivere una vita felice, essere liberi e ovviamente vedere il mondo esterno per quello che è realmente: perfetto! Lavorare su se stessi diventa l'azione più importante e fondamentale che ognuno possa intraprendere. Ora come non mai abbiamo una grande risorsa, in poco tempo, con l'aiuto di una fonte di informazioni veramente incredibile (internet) e con pochissimo denaro posso conoscere ed intraprendere delle metodologie, delle tecniche che mi possono aiutare. Abbiamo una grande opportunità, perché non approfittarne? (Pensa per esempio al medioevo com'era difficile ottenere informazioni, avere opportunità di migliorare era a dir poco quasi impossibile). Le tecniche di automiglioramento, di autorealizzazione, di consapevolezza, chiamiamole come vogliamo, sono moltissime, ogni cultura di ogni epoca ha messo a punto le sue. Ora scrivo di due metodi che si possono, secondo questi autori, eseguire assieme: Eft e Ho'oponopono. Sono due tecniche che conosco molto bene, che pratico con successo da diverso tempo, posso quindi garantirne l'efficacia (se non si casca nella pretesa del “tutto e subito” e nel più grave problema dell'aspettativa). Per chi non conosce questi metodi ecco una breve spiegazione. L'eft è un sistema che associa dei picchiettamenti con le dita su alcuni punti di agopuntura cinese con la dichiarazione di determinati problemi di cui siamo consapevoli, espressi sia nella forma negativa (so di avere questo problema) sia in quella positiva (esprimo verbalmente la soluzione del problema stesso). Tutto questo andrà a “bilanciare”, a risolvere il problema in tutte le parti di noi stessi a cui è difficile avere accesso (la mente inconscia). Ho'oponopono è una tecnica hawaiana e consiste nella recita di un mantra, una frase, previa l'assunzione della responsabilità totale del nostro problema (ma anche quello che notiamo negli altri). Nel mantra sono racchiusi l'accettazione della responsabilità, la richiesta di perdono, il ringraziamento e l'amore che siamo disposti a dare. Tutto qui. Nel libro non viene spiegata la parte pratica per fare eft (sarebbe opportuno acquistare qualche altra risorsa come il libro di Ortner oppure i lavori di Fredi) ma vengono approfonditi aspetti più profondi di entrambe le tecniche e viene spiegato anche il vantaggio di eseguirle assieme (infatti vi sono una serie di schemi ed esercizi semplici ma veramente interessanti). Un gruppo di esercizi è dedicato a come insegnare eft al nostro bambino interiore (questi non sarebbe altro che la nostra mente subconscia). Si trovano poi spiegate altre due tecniche correlate, il Set (Simple Energy Techniques) e il Dynamind, una sorta di eft hawaiano. Libro che ho trovato molto bello, scritto da autori molto preparati che approfondisce ulteriormente questi argomenti e ricco di esercizi semplici, da eseguire subito per cominciare a pulirsi e di conseguenza pulire il mondo. Da leggere e soprattutto mettere in pratica.
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venerdì 9 gennaio 2015

Il Botto di L. Di Paola e V. Taccione

Essere pronti al cambiamento. Il filosofo greco Eraclito diceva “Tutto scorre” ed in effetti la vita è un continuo divenire, una continua trasformazione. Sarebbe opportuno essere flessibili e pronti ad ogni eventuale cambiamento. Nulla rimane così com'è, e così come lo percepiamo oggi, domani potrebbe non essere la stessa cosa. Il lavoro, gli affetti, la sicurezza, la salute, tutto questo potrebbe cambiare, sia in meglio che in peggio ovviamente. E tu? Saresti pronto ad un eventuale cambiamento? Ma questo cambiamento è di due tipi, il più comune e diffuso è un cambiamento che ci capita, ci succede. Il destino, la vita, la s-fortuna, o come la gente ama chiamare qualche eventuale entità o energia esterna, ci scombussola l'esistenza, e come ho scritto prima questo cambiamento può essere positivo o negativo. Ma non va mai bene perché se è negativo non è piacevole, a nessuno piace soffrire, e se è positivo generalmente ci trova impreparati, così non sappiamo cogliere gli eventuali frutti. Esiste un altro tipo di cambiamento, quello voluto da noi. Dato che abbiamo detto che la vita è un continuo scorrere e cambiare dobbiamo seguire la corrente, adeguarci, cambiare a nostra volta. Siamo qui per evolverci, imparare, fare esperienza, mettere in discussione anche delle verità che ci fanno comodo ma spesso verità irreali, illusorie. Allora sì che siamo nel flusso della vita e stranamente questa diventa molto indulgente con chi segue le sue leggi. La vita diventa più serena e felice e si alleggerisce dalla sofferenza, (non dico che questa scompaia, ma diventa molto più soft). Allora riassumendo esistono due modi per cambiare (e il cambiamento abbiamo visto che è una necessità universale, non esiste la stasi), un modo che ci viene dall'esterno (ci provoca dolore e ci fa soffrire), ed uno che parte da noi stessi, un atto volitivo e una decisione seguita dall'azione (piacevole, che spesso provoca anche entusiasmo, e che ci dona felicità e serenità). Il secondo però, che credo vorrai scegliere a meno che tu non sia masochista, comporta un certo dispendio energetico. Per ricevere infatti bisogna prima dare. Questo “prezzo” energetico vedilo in tutte le forme possibili: prezzo economico, tempo, risorse fisiche, energetiche e mentali, pazienza, ecc. E questo cambiamento, credo che tu lo abbia capito, non riguarda principalmente qualità esterne, fisiche, tangibili, ma caratteristiche e qualità interiori, mentali e più sottilmente spirituali. Anche un lavoro fisico, per esempio sulla nostra salute cominciando a mangiare più sano, è un lavoro e un atto di cambiamento importante, (e qui sottolineo come un lavoro fisico influisca prima o poi anche su altri aspetti di noi, come la mente e l'anima), ma il lavoro più “spettacolare” che si può fare si dovrebbe fare sulla mente e sulla nostra spiritualità. Come fare? La risposta è semplice: torna ad imparare. Leggi, studia, ascolta, partecipa, scegliendo gli argomenti che ti appassionano di più. Trova degli insegnanti che fanno corsi, acquista dei corsi online (dovresti acquistarli e non pretendere che siano gratis per una sorta di “carità dal cielo”, anche questi insegnanti devono pur mangiare). Ricorda, devi dare per ricevere. E i soldi, o meglio la loro mancanza, non è una scusa. Di solito chi si giustifica in questo senso butta via i soldi in molte sciocchezze. Ma sono libere scelte, ricordi le due strade del cambiamento? E poi, se sei convinto di sapere già abbastanza per la tua vita, ecco mi dispiace, sei destinato a subire il cambiamento esterno. Hai presente il detto popolare: “Non si finisce mai di imparare”? Leggilo e interpretalo in maniera letterale. Ricorda: più cose sai, più impari, più diventi umile perché “sai di non sapere”, finché un giorno “la tua tazza” si svuoterà da sola, ma questa è un'altra storia. Ma veniamo a questo libro. L'argomento trattato riguarda sia l'aspetto esteriore della vita sia il ben più importante aspetto interiore. Il titolo si riferisce ad un evento che molti studiosi, soprattutto economisti “risvegliati”, si aspettano prima o poi. Il dilemma non è se questo “Botto” debba avvenire o meno ma quando avverrà, poiché questo è certo. C'è il probabile pericolo che il denaro fisico o elettronico possa diventare “carta straccia”, ecco che diventa importante investire in altri tipi di ricchezza, e non parlo solo di ricchezza materiale. Il libro è strutturato in due parti, una prima parte è dedicata a spiegarci in che situazione globale siamo messi e spiega perché il rischio di un default economico è quasi certo e prossimo ad avvenire. Un capitolo interessante è dedicato a descrivere 7 crisi globali: crisi economica, crisi energetica, crisi della salute, crisi dello stile di vita, crisi di cultura e società, crisi ecologica e crisi dei rifiuti. Un altro capitolo descrive 10 evidenze di rischio Botto, ovvero come questo, lo ripeto ancora, non sia irreale o un evento che “forse capiterà chissà fra quanti anni”. Ma la parte più interessante del libro è la seconda. Una raccolta di 50 azioni, cose da fare per cominciare a liberarci dall'essere dipendenti, quindi diventare più liberi e renderci pronti fisicamente, materialmente, psicologicamente e spiritualmente al “Botto”. 50 consigli, suggerimenti e dritte fra cui devo dire di aver trovato delle vere “perle”. Cose molto interessanti, che spaziano dall'aspetto materiale a quello spirituale, e soprattutto alla portata di tutti, basta mettersi d'impegno ed iniziare a realizzarle un po' alla volta a cominciare da quelle che ci piacciono di più. Un libro che ho trovato molto illuminante e ricco di informazioni, che naturalmente vanno approfondite. Un libro che consiglio assolutamente a chi non vuole più stare con le mani in mano ad aspettare chissà cosa, ma voglia cominciare a mettersi in gioco e fare la sua parte per rendere questo mondo migliore di quello che è già. Chiudo con un suggerimento: se acquisti la versione Ebook puoi a tua volta rivendere l'ebook stesso guadagnando il 100% del prezzo (visita anche questa risorsa per sapere i particolari: Affiliazione 100%).
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venerdì 2 gennaio 2015

PNL per principianti di Antonio Meridda

PNL ovvero Programmazione Neuro Linguistica. Per chi non conosce questa disciplina il nome stesso può disincentivare dallo studiarla, dal capire come funziona e dall'utilizzarla a nostro vantaggio. Almeno così è capitato a me per parecchio tempo (diversi anni fa). Il nome “Programmazione neuro linguistica” mi sembrava e mi dava il senso che fosse una cosa per “dottori”, per esperti. Era solo un'impressione. È vero comunque che chi cerca di studiare e mettere in pratica la tecnica leggendo i libri di Bandler e Grinder (gli ideatori della tecnica stessa) può cozzare contro lo scoglio della comprensibilità. Infatti non sempre questi testi sono semplici e chiari, di facile lettura per chi vuole conoscere questa disciplina e non ha alle spalle una preparazione adeguata. In effetti, molto probabilmente, questi libri erano indirizzati al mondo accademico di allora (risalgono agli anni '70), ad esperti che già praticavano tecniche di psicologia e comunicazione e non alla massa. Ed allora sarebbe opportuno partire da altre opere, scritte anche da altri autori, che siano dirette ad un pubblico più vasto e che non necessitano, per la loro comprensione, di preparazioni e conoscenze di un certo livello. Poi, una volta che si ha preso famigliarità, si può benissimo leggere e studiare testi più complessi, e passare, perché no, anche allo studio dei libri dei due geniali inventori di questa disciplina, studio e letture che diventano obbligatori se si vuole approfondire e studiare seriamente la PNL. Ma che cos'è la PNL? Beh, sono stati scritti oramai migliaia di libri sull'argomento, (e proprio per questo diventa difficile scegliere dei testi da dove partire). Rispondendo alla domanda, la PNL è una tecnica di automiglioramento, di crescita personale. Una disciplina per aiutarci a migliorare non la nostra vita ma come interpretiamo la vita stessa (e di conseguenza anche a migliorarla, se mi si consente questo gioco di specchi). È una tecnica che ci spinge a scegliere ciò che vogliamo e che ci aiuta ad essere responsabili di noi stessi. Nel momento in cui ci assumiamo la totale responsabilità si diventa automaticamente liberi. Una legge oramai risaputa e spero non sia una novità per te che stai leggendo. La PNL consiste nel programmare il nostro cervello (come fosse un computer) attraverso l'uso del linguaggio, ma non solo. Il linguaggio e la comunicazione sono molto importanti per questa disciplina, il comunicare con gli altri diventa un aspetto cardine per trasmettere in maniera ottimale il nostro sapere. Anche la fisiologia e le credenze sono argomenti di primo piano, da studiare ed eventualmente cambiare. Ecco che ti presento questa opera, un audiolibro, dal sito Piuchepuoi, (tempo fa ne avevo recensito un altro della stessa collana, PNL per la Prosperità, descrivendo diversi punti di efficacia e validità dell'audiolibro rispetto al libro classico). Un buon prodotto per partire e cominciare a studiare la PNL, infatti, come dice il titolo, è indirizzato ai principianti, a chi sa poco o nulla di questa affascinante materia. Un'oretta di audiocorso nel quale imparerai a conoscere la triade: la fisiologia, le credenze ed il linguaggio (già accennati prima). Poi un capitolo è dedicato all'ancoraggio e alla sua importanza. Si passa poi alla comunicazione con gli altri: il “Rapport” e alla spiegazione del sistema VAK (che significa visivo, auditivo e cinestesico), e al collegamento fra posizione degli occhi ed emisferi cerebrali. Un successivo capitolo è dedicato al rispecchiamento, ovvero l'arte di “imitare” il nostro interlocutore al fine di avere una comunicazione efficace. Poi passiamo a conoscere le sottomodalità (o submodalità) e ad usarle per cambiare le nostre credenze. Un altro esercizio che troviamo è collegato all'argomento dell'ancoraggio visto prima, qui la tecnica si chiama collasso d'àncora. Un riassunto, alcuni chiarimenti e una conclusione con raccomandazione finale chiudono questo audiocorso semplice, chiaro e veramente utile per chi vuole cominciare a conoscere la PNL e non sa come partire. L'autore è molto preparato e ti accompagna con la sua voce simpatica e chiara a scoprire, in definitiva, 8 tecniche da usare da subito per migliorare la tua situazione, alleviare o eliminare i tuoi problemi e cominciare a distinguere, mentre guardi il mondo, fra “la mappa e il territorio”. Osservazione utile non solo se la fai su di te ma anche se la noti negli altri con i quali vieni in contatto, solo così sarai preparato a capirli veramente, anche se a volte si comportano come non desidereresti si comportassero. È questo tuo nuovo atteggiamento il preludio alla compassione predicata da molti maestri. Se comprendi profondamente e consapevolmente che ognuno di noi ha la sua “mappa” come puoi incolpare e giudicare? Buon ascolto!