giovedì 28 agosto 2014

Il Tao della fisica di F. Capra

Ho scritto in altri articoli cosa penso dell'uomo completo e vorrei anche qui riprendere l'argomento. L'uomo che usa ed ha sviluppato entrambi gli emisferi cerebrali viene definito completo e paragonabile al genio. La genialità è proprio questa, saper usare l'emisfero sinistro con la sua razionalità e logicità assieme all'emisfero destro con il suo intuito e creatività. Tutti, e sottolineo tutti i geni della storia, coloro che hanno saputo dare al mondo nuove conoscenze con le loro teorie e scoperte hanno utilizzato il cervello nella sua completezza. Senza razionalità le loro idee sarebbero rimaste tali ed inespresse, e senza la creatività non vi sarebbe stato quell'intuito, quella folgorazione che avrebbe fatto nascere l'idea stessa. Purtroppo però incappiamo molto spesso a dover fare i conti con uomini incompleti. Da un lato abbiamo scienziati e studiosi che, o per formazione o per limitatezza genotipica, espongono il loro sapere utilizzando solo la logica, la razionalità, la matematica. Un esempio lampante nei nostri tempi viene dato dalla medicina allopatica che molto spesso fallisce nella diagnosi e nella cura della malattia dell'uomo. Oppure abbiamo l'intervento di «esperti» che sul teleschermo sostengono le loro teorie fredde e calcolate non considerando che l'uomo non è una macchina ma un essere che ha del miracoloso e non può essere spiegato con la sola razionalità. Dall'altro lato troviamo delle persone che fanno della creatività un fondamento di vita trascurando magari altri aspetti dell'esistenza. Questi individui vivono nel loro mondo fra le nuvole, a volte diventano dei visionari e cascano magari in problemi esistenziali, abuso di surrogati di felicità e quando vogliono aiutare gli altri vendono spesso soluzioni senza fondamento. Scegli la via di mezzo, lo diceva anche Buddha, scegli cioè di sviluppare entrambe le conoscenze, scegli di coltivare razionalità e creatività, logicità e intuito. Lo studio della fisica ha fatto passi da gigante in questo ultimo secolo. Se a partire da Newton con un approccio deterministico della realtà (ma Newton era un genio, pochi sanno infatti che nel «tempo libero» si occupava di alchimia), una visione causalistica, un universo governato dalla legge di azione-reazione, siamo arrivati prima alla teoria della relatività e poi alla fisica quantistica e a quella di Bohm, significa che questa scienza ha precorso i tempi e ha trovato l'uomo impreparato. Impreparato a sostenere, dopo qualche secolo di «lumi» la nuova conoscenza, che di fatto si riallaccia alle antiche filosofie esoteriche e non. I fisici moderni hanno dovuto fare i conti con una realtà nuova. Nell'universo microscopico le particelle sembrano obbedire a leggi mai viste, per esempio a volte si comportavano come particelle, altre volte come onde. I fisici non erano in grado di prevedere un evento ma potevano solo calcolarne la probabilità. O ancora, le particelle non hanno caratteristiche proprie ma «assorbono» le caratteristiche di altre particelle con cui vengono a contatto. E così via, gli esempi sono molti. In questo libro Capra, studioso di fisica delle particelle, spiega l'interrelazione che esiste fra la nuova fisica e le teorie taoiste e orientali in particolare. Viene spiegato che la materia è costituita da energia e da vuoto. E il vuoto non ha solo la caratteristica definita dal suo stesso nome ma è molto di più, il vuoto è vivo e permeato di coscienza. Il vuoto dove, senza causa apparente, emergono e poi vengono riassorbite delle particelle, non è il nulla. Nell'induismo questo vuoto può essere paragonato a Brahman, un campo di coscienza da cui emergono tutte le cose. Nel taoismo questa caratteristica è incentrata sull'idea di Tao, la natura priva di forma del creato, dalla quale però scaturiscono tutte le cose. Capra spiega anche che nella fisica quantistica le particelle assumono caratteristiche differenti in base a come decidiamo di osservarle. Noi non siamo semplici osservatori ma partecipiamo attivamente nell'osservato. Nelle filosofie orientali si sostiene altresì che la distinzione fra oggetto e soggetto è artificiale, tutto è una cosa sola. E qui arriviamo anche alla famosa legge dello specchio o ermetica, il mondo cambia letteralmente quando noi cambiamo la nostra percezione del mondo stesso. Come in alto così in basso. Se riusciamo a fare nostro questo credo (sostenuto per secoli da antiche filosofie orientali e non, e confermato ora dalla fisica quantistica), a diventarne consapevoli, non potremmo più arrecare danno al prossimo o ad altri esseri viventi, alla natura o al pianeta perché sarebbe come arrecare danno a noi stessi. Tutto è Uno, ricordi? La lettura di questo libro ci fa percepire che l'universo è molto più enigmatico e misterioso di quanto possiamo pensare, e come Shakespeare fa dire ad Amleto: «Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante se ne sognano nella tua filosofia».
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giovedì 21 agosto 2014

L'effetto Isaia di G. Braden

Io chiederei alla gente di trovare la pace in se stessa, affinchè la loro pace possa rispecchiarsi nel mondo”. Abate tibetano.
Quello che vediamo nel mondo non è un problema. Non ci sono guerre là fuori, né stupri, né omicidi, né violenza contro i bambini. Nulla di nulla. Il mondo è perfetto, è una creazione divina. Come avrebbe potuto l'Universo, l'Assoluto, il Tao, come preferisci definirlo, creare un mondo imperfetto? Sarebbe un controsenso, una contraddizione in termini. Tutti i maestri lo hanno detto, e continuano a dirlo. Il mondo è perfetto così com'è. C'è stato un tempo in cui non capivo questa affermazione, certo mi fidavo, se la dicevano tutti i maestri di tutti i tempi allora c'era da fidarsi. Ma come si poteva comprendere questo quando l'immagine del mondo è quella che è? Poi ho capito. In una giornata fresca e luminosa che rispecchiava la gioia di tutte le creature ebbi una specie di illuminazione. Capii che era vero, il mondo è perfetto, la creazione, o come mi piace di più chiamarla la manifestazione, è perfetta! Mi sembra sia stato Nietzsche ad affermare: “Dio non può sbagliare”. Ed in effetti è vero. Ma penso che lo capisci solamente quando ti assumi la responsabilità di tutto, di tutta la tua vita, ma non solo, anche delle altre vite ed esistenze con le quali vieni in contatto. Solo allora puoi capire che il mondo è perfetto. È solo lo specchio di te stesso, e tu sei perfetto, sei solo in fase evolutiva e questo comporta qualche correzione di rotta. Non c'è nulla là fuori che non sia già dentro di te. Allora ti chiedo, invece di voler modificare e migliorare il mondo, migliora te stesso. È la chiave per vedere un mondo sempre più perfetto e in pace. Se c'è una guerra non alzare l'indice accusatore contro una delle parti, ma chiediti: “Quale guerra sta accadendo dentro di me?”. Se credi di essere derubato dal governo o dal sistema monetario, anche qui chiediti: “Chi sto imbrogliando, o a chi sto rubando qualcosa (qualsiasi cosa)?”. Penso che ogni creatura vivente nell'universo, ogni coscienza, che abbia un corpo fisico oppure no, viva in un proprio universo che modella continuamente. Universi paralleli? Certo, l'universo non è uno spazio fisico ma un modello olografico puntiforme creato dalla coscienza (vedi la fisica di Bohm). Un'altra verità che dicono i maestri è che noi siamo uniti, siamo tutti uno. Tutto torna allora. La creazione è un immenso gioco nel quale Dio fa l'esperienza di tutte le cose possibili, la Coscienza Assoluta che diviene Conoscenza Assoluta. Ed il tempo? Anche in questo caso il tempo è solo una percezione del divenire, in realtà non esiste. Ecco come si spiegano le visioni dei profeti di tutti i tempi. La facoltà di una parte di loro (Anima?) di vedere nel futuro. Ma attenzione, il futuro è dipendente dal presente, se modifico il presente anche il futuro sarà modificato. Il profeta vede quel futuro in base alle prerogative e alle condizioni del suo tempo. Molte tradizioni profetiche, anche attuali, prevedevano un grande cambiamento nel 2012. Cambiamento anche fisico con cataclismi, terremoti, addirittura lo spostamento dell'asse terrestre. Cosa è accaduto invece? Finora non si è verificato. Qualcosa è stato cambiato. L'intervento consapevole o meno delle coscienze ha modificato (in meglio) le previsioni. È successo qualcosa. Allora le profezie sono sciocchezze? Niente affatto. Sono previsioni che nel momento in cui vengono dette, le condizioni per quel futuro ci sono tutte, ma poi la coscienza ha il potere di cambiare, anche con l'esortazione delle previsioni stesse. Questo libro parla di profezia e di preghiera. L'autore indaga presso culture indigene e presso il sapere degli esseni, con lo studio sui rotoli del Mar Morto e altri documenti, sul potere della preghiera. Scopre che vi è un certo modo di pregare che è andato perduto nel mondo occidentale. Il lettore attento scoprirà l'analogia di questo metodo con la legge di attrazione. Viene spiegata la differenza che esiste fra emozione e sentimento, l'importanza dell'immaginazione, il tutto avvolto nelle nuove conoscenze date all'uomo dalla fisica quantistica, ovvero l'esistenza di infiniti universi futuri di possibilità ove noi scegliamo e diamo potere ad uno solo di esistere e ci immergiamo in quello con la nostra coscienza. La preghiera qui descritta chiarisce il fatto che noi siamo divini e scegliamo, consciamente o meno, la realtà che poi ci troviamo a vivere. La preghiera perduta chiarisce il fatto che ciò che chiediamo esiste già da qualche parte e dobbiamo solamente ringraziare per una realtà che di per se c'è già. Questa preghiera non fa altro che farci spostare in quella realtà dove quello che abbiamo chiesto è realizzato, e il fattore predominante di questa preghiera è il ringraziamento. Ringraziare per una realtà che di fatto esiste già. L'autore cita più volte gli esseni e i loro insegnamenti. Un testo che vale la pena leggere è il Vangelo esseno della pace di E. B. Szekely. La preghiera perduta ci insegna che ha effetto solo se i nostri pensieri, emozioni e sentimenti sono allineati fra loro. Una tecnologia, questa preghiera, da adottare per portare pace dentro noi stessi e di conseguenza nel mondo intero. Libro da leggere.
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venerdì 15 agosto 2014

Il Tao del sesso di S. Chang

Purtroppo nella nostra cultura occidentale di matrice giudaico-cristiana il lato sessuale di una persona media non è vissuto con naturalezza e spontaneità. Troviamo spesso delle forme di psicosi sia estreme che possono arrivare all'abuso della pornografia o alla ricerca di rapporti extraconiugali oppure ancora alla prostituzione, tanto per fare degli esempi, sia repressive dove troviamo persone che si sentono a disagio nell'affrontare l'argomento o altre che giungono al totale annullamento della propria espressione sessuale con conseguenti ripercussioni psicologiche. Anche quando si parla con persone “normali” si percepisce una non completa comprensione dell'argomento. Molti considerano il sesso come uno sfregamento fra loro di due organi, contornato magari da effusioni, carezze e baci. Pochissimi considerano il lato energetico del sesso, oppure la sacralità dell'unione di un uomo e una donna. Sacralità perché è l'atto che dona la vita, il miracolo più grande sulla terra. Dovrebbe essere considerato più sacro di un qualsiasi rito religioso, e invece no. Pornografia infarcita di perversioni varie; uomini e donne che cercano il sesso al di fuori della coppia, e questi non hanno ancora compreso che se hanno quel compagno o quella compagna è solo perché quella persona si sono meritati, nel bene o nel male; anche nella vita di coppia sovente il sesso non è vissuto molto bene, sveltine, insoddisfazioni reciproche, ecc. Molti uomini con i quali sono entrato in confidenza mi hanno rivelato che non sono soddisfatti al cento per cento della prestazione sessuale della moglie o compagna. Allora la colpa è delle donne? Niente affatto, anche loro sono spesso insoddisfatte (qualche cosa mi sono fatto raccontare anche dalle donne, è meno facile ovviamente, ma non impossibile). Allora dov'è il problema? Diciamo che si può riassumere così: l'uomo cerca la quantità, la donna la qualità. L'autore di questo libro ad un certo punto dice che Dio, nella sua creazione perfetta dell'universo, se ha sbagliato qualcosa è proprio nelle esigenze sessuali differenti fra uomo e donna. Se non si pone rimedio in qualche maniera, molte coppie sono destinate a separarsi e a continuare quello che sta già succedendo. Separazioni e divorzi sono sempre più frequenti, causati principalmente, anche se non si ammette apertamente, da incomprensioni ed insoddisfazioni sessuali. Cosa fare? Beh, i problemi si risolvono con la conoscenza, non possiamo aspettare che si risolvano da soli. Qualsiasi sia il problema ovviamente. Una risposta al problema sessuale la troviamo nelle antiche tradizioni esoteriche (cioè tenute nascoste per molto tempo), soprattutto di origine orientale. In India possiamo trovare il Tantra del sesso, in Cina abbiamo invece il Tao del sesso. Secondo me i più pragmatici sono i cinesi. Nelle tradizioni indù si tende spesso ad infarcire le tecniche con una miriade di allegorie, simbolismi e metafore spesso associate alle varie divinità. Nella tradizione taoista invece si tende alla praticità, non si perde tempo in queste cose. Certamente se una persona vuole risolvere dei problemi vuole proprio questo, una tecnica spiegata praticamente senza tanti fronzoli. Abbiamo detto che la donna vuole la qualità nel sesso, per cui ha bisogno di essere portata all'eccitazione molto lentamente e provare, secondo il taoismo, i nove livelli di orgasmo (generalmente le donne comuni arrivano solo al quarto livello). L'uomo deve, per adempiere il proprio dovere (secondo il taoismo è l'uomo che deve servire la donna, sessualmente parlando), essere in grado di gestire tutta la fase orgasmica della donna. Per fare ciò, l'uomo deve rimanere in eccitazione per lungo tempo e deve saper gestire l'eiaculazione che, secondo il taoismo, non deve avvenire, pena la perdita di energia (l'eiaculazione infatti serve solamente in un caso, quando si procrea). Questo è solo uno dei molti aspetti che riguardano il tao del sesso, l'uomo deve saper separare orgasmo ed eiaculazione, deve risparmiare energia sessuale (non eiaculando) per mantenere giovane il proprio corpo e i propri organi, deve salvaguardare due organi importantissimi e molto spesso trascurati, la prostata (con il massaggio interno ed esterno) e il retto (con la pulizia quotidiana). La donna d'altro canto deve risparmiare la propria energia controllando le proprie mestruazioni. Anche in questo caso il ciclo mestruale serve solo per un unico scopo, procreare. Se non si desidera questo si può bloccare il ciclo risparmiando molta energia ringiovanendo così corpo ed organi. Il libro spiega molto bene tutto ciò, è forse il libro più semplice sull'argomento (ve ne sono altri un pochino più complicati). In una prima parte vengono esposte le varie materie studiate dai maestri taoisti, non solo il sesso quindi. Viene spiegata la vera meta di questi, l'immortalità, e una spiegazione anatomica secondo i precetti della medicina cinese. Nella seconda parte, dopo un capitolo dedicato all'ano (sì, hai letto bene...) viene spiegata l'anatomia maschile e femminile con varie tecniche per migliorare la prestazione sessuale e raggiungere la longevità, qui l'esercizio del daino maschile e femminile è fondamentale. Nella terza parte troviamo illustrati l'orgasmo superiore, la serie di nove, le posizioni guaritrici per l'uomo e per la donna, la preghiera del mattino e della sera, l'analisi facciale riferita alla sessualità, la scelta del sesso di un eventuale figlio. Nell'ultima parte vengono esposti altri risvolti del mondo sessuale, rapportati alla saggezza taoista. Scienza, il tao del sesso, ancora poco conosciuta e ancor meno praticata che comunque richiede disciplina, soprattutto all'inizio. Senza disciplina e pratica quotidiana non si ottiene molto, e la disciplina è una qualità che manca attualmente a molte persone, purtroppo. (Il rammarico è accentuato dal fatto che ho usato la stessa parola per iniziare e terminare questo articolo, a parte questa parentesi...).
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giovedì 7 agosto 2014

Il destino come scelta di T. Dethlefsen

Oramai sono diversi anni che la scienza è ad un punto di svolta. Si è passati da un concetto scientifico di tipo deterministico ad un nuovo paradigma. La nuova scienza si occupa e spiega concetti come la creazione della realtà da parte del proprio io interiore, l'interconnessione di tutti gli esseri viventi e non, il concetto di miracoli di qualsiasi natura siano, insomma tratta una serie di argomenti che prima erano studiati solamente dalle cosiddette scienze esoteriche. A dire il vero il sentore di un nuovo modo di intendere l'universo e la realtà da parte della scienza ha cominciato a svilupparsi diversi decenni fa. A cominciare da Einstein, poi con la fisica quantistica, poi il contributo di Heisenberg col suo principio di indeterminazione e poi col teorema di Bell, dimostrato praticamente nei primi anni ottanta del novecento da Aspect. Per finire abbiamo Bohm che con la sua fisica dipinge un universo di tipo olografico, e Pribram che propone l'idea che il cervello sia come un lettore che legge informazioni in questo gigantesco ologramma. Gigantesco per modo di dire dato che in questo universo lo spazio esiste solo virtualmente e tutto è racchiuso in un punto. Tutti questi studi e teorie dicevo sono abbastanza datati, ma si sa, l'uomo è duro di comprendonio e ci vuole tempo perché digerisca simili informazioni. Ora a livello globale assistiamo ad un cambiamento, sempre più persone si interessano a questi nuovi studi e li collegano magari alla propria vita, ad eventi accaduti, a possibili miracoli. Riescono anche a modificare la realtà che li circonda a proprio piacimento ora che sanno che questo è possibile. Vi sono insomma spiegazioni razionali e scientifiche date da eminenti studiosi e scienziati. Come se ce ne fosse stato bisogno. Guarda caso le stesse verità che stanno emergendo venivano studiate ed insegnate anche nell'antichità in diverse scuole esoteriche. Queste discipline venivano e vengono chiamate in modi diversi: Alchimia, Kabbalah, Astrologia, Sciamanesimo, Magia, ecc. L'uomo completo lo ha sempre saputo. Per uomo completo intendo quello che ha sviluppati entrambi i lettori olografici del cervello, quello che legge l'ologramma con due testine. Gli altri, quelli che io chiamo emicerebrali, hanno sempre e solo usato la testina di sinistra, hanno sempre letto il tangibile, il dimostrabile, il verificabile e purtroppo per loro hanno perso il miracolo dell'imprevedibile, del meraviglioso. Sono magari persone intelligentissime, colte, ma pur sempre limitate. A queste sfortunate persone manca quel quid in più, Malanga direbbe che sono prive di anima, probabilmente hanno un'anima a livello potenziale ma è scollegata, non hanno cominciato a cristallizzare il corpo dell'anima, quello che viene chiamato in alchimia Corpo di Gloria. Le scuole e le università certo non fanno in modo di sviluppare uomini completi ma alimentano il sapere dell'uomo incompleto. Sarebbe ora di cambiare totalmente i programmi scolastici e universitari perché stanno sfornando continuamente persone materialiste, prive della vera conoscenza e di conseguenza tendenti a vivere una vita mediocre, a volte miserabile.
Ma veniamo al libro. È un po' datato, fine anni settanta, e al tempo della sua uscita le menti dell'umanità non erano così aperte come ora, ma non per questo non merita una lettura, anzi. L'autore provoca la scienza definendola incompleta perché insiste nello studiare solamente il tangibile, (ora abbiamo visto che le cose stanno cambiando). Propone quindi un'immagine esoterica del mondo, spiegando e affrontando vari temi. Questa sorta di psicologia esoterica consente dunque di capire meglio la realtà in cui viviamo e di percepire il mondo con occhi nuovi, di trovare risposte a domande che rimarrebbero solo domande, di capire e comprendere anche il significato della malattia e della morte. Strutturato in nove capitoli, nel primo “Esoterismo: il modo non scientifico di considerare la realtà” viene descritta e data una definizione di esoterismo e spiegata la filosofia ermetica. Nel secondo “Ipnosi: una caricatura della realtà” viene descritta la storia e l'uso che si può fare della tecnica ipnotica in ambito terapeutico. Nel terzo “La polarità della realtà” troviamo che la vita è un eterno divenire e la realtà esterna è specchio di quella interiore. Nel quarto “Astrologia: una rappresentazione della realtà” viene descritta questa disciplina e l'uso che si può fare del proprio oroscopo. Nel quinto “Malattia e guarigione” troviamo il senso destinico della malattia e della morte, in più una spiegazione dell'efficacia dell'omeopatia. Nel sesto “Creazione e peccato originale” troviamo risposte sul perché della creazione e ancora sul senso della malattia. Nel settimo “La reincarnazione: ritmo di tutto ciò che vive” tratta della plausibilità e unica spiegazione razionale rispetto ad altre credenze della teoria della reincarnazione. Nell'ottavo “La terapia della reincarnazione: una via per raggiungere la completezza” troviamo una descrizione esoterica del senso della reincarnazione e dell'evoluzione delle anime. Nel nono “La vita quotidiana come rituale” c'è l'invito ad approciarsi alla vita in maniera diversa, più profonda e spirituale. Un libro ricco di informazioni per chi magari comincia a prendere contatto con l'esoterismo, chiaro, esposto bene e di facile lettura. Libro consigliato senza dubbio.
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