lunedì 24 febbraio 2014

La scienza del diventare ricchi di W. D. Wattles


Una vera sorpresa questo libro di Wattles, attuale e con idee veramente interessanti. Pensate, è stato scritto nel 1910 ma lo stile e il contenuto sono adatti anche ai giorni nostri.
L'autore pone l'accento sull'atteggiamento sbagliato che generalmente molti di noi hanno nei confronti della ricchezza. Il fare soldi generalmente è associato nella mente comune ad una questione di competitività, cercare di arrivare primi, avere una certa idea per primi sennò un altro la può sfruttare a mio svantaggio, accaparrarsi per primi un posto di lavoro, una fonte di reddito, un beneficio sono tutti atteggiamenti sbagliati che possono far allontanare da noi la ricchezza semplicemente perché la nostra mente è focalizzata sulla penuria e sull'assenza (quando sono competitivo una parte di me ha paura del fallimento e della “mancanza” e questo pensiero attrae queste qualità).
Nel libro viene descritto il primo grande comandamento da adottare per acquisire ricchezza, ovvero il fatto che nel mondo c'è benessere per tutti e l'universo ci dà sempre in più di quello che realmente abbiamo bisogno, basta chiederlo e naturalmente abbandonare la competitività ma anzi aiutare gli altri a acquisire gli stessi benefici di ricchezza che vogliamo siano per noi, passare quindi dalla mente competitiva alla mente creatrice. Una seconda regola da adottare è di ringraziare sempre per tutto quello che abbiamo. Avere un atteggiamento di gratitudine è fondamentale per poter sbloccare le energie che ci portano ricchezza. Un'altra regola è quella di avere degli obiettivi chiari e darsi da fare per mettere in moto queste energie, agire sulle persone e sulle cose. Senza questo lavoro nel mondo della materia tutto rimane solo nel mondo delle idee.
Interessante è come viene anche illustrato l'atteggiamento nei confronti della povertà, per esempio l'autore dice che il miglior modo per aiutare le persone povere è diventare ricchi e far vedere alle persone povere che la ricchezza è alla loro portata, basta che cambino atteggiamento. Astenersi quindi dal voler fare del bene agli altri semplicemente perché non sappiamo quale sia il loro bene.
Un altro concetto interessante spiegato dall'autore è che la ricchezza serve all'evoluzione di se stessi ovvero delle tre parti che ci compongono: Vivere nella pienezza del corpo con del buon cibo, abiti comodi, un caldo rifugio e libertà dalla fatica eccessiva; vivere nella pienezza della mente con svaghi intellettuali, cultura, viaggi, godere dell'arte e delle cose belle; vivere nella pienezza dell'anima donando e ricevendo amore. Senza essere ricchi tutto questo diventa difficile e ostacola il nostro percorso evolutivo. La povertà quindi è un ostacolo e conseguenza di un atteggiamento sbagliato nei confronti della vita.
L'autore e questo libro in particolare ha influenzato la ben più moderna legge di attrazione che mantiene gli stessi principi anche se esposti forse in maniera più moderna.
Un libro da leggere e da mettere in pratica.
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