giovedì 21 agosto 2014

L'effetto Isaia di G. Braden

Io chiederei alla gente di trovare la pace in se stessa, affinchè la loro pace possa rispecchiarsi nel mondo”. Abate tibetano.
Quello che vediamo nel mondo non è un problema. Non ci sono guerre là fuori, né stupri, né omicidi, né violenza contro i bambini. Nulla di nulla. Il mondo è perfetto, è una creazione divina. Come avrebbe potuto l'Universo, l'Assoluto, il Tao, come preferisci definirlo, creare un mondo imperfetto? Sarebbe un controsenso, una contraddizione in termini. Tutti i maestri lo hanno detto, e continuano a dirlo. Il mondo è perfetto così com'è. C'è stato un tempo in cui non capivo questa affermazione, certo mi fidavo, se la dicevano tutti i maestri di tutti i tempi allora c'era da fidarsi. Ma come si poteva comprendere questo quando l'immagine del mondo è quella che è? Poi ho capito. In una giornata fresca e luminosa che rispecchiava la gioia di tutte le creature ebbi una specie di illuminazione. Capii che era vero, il mondo è perfetto, la creazione, o come mi piace di più chiamarla la manifestazione, è perfetta! Mi sembra sia stato Nietzsche ad affermare: “Dio non può sbagliare”. Ed in effetti è vero. Ma penso che lo capisci solamente quando ti assumi la responsabilità di tutto, di tutta la tua vita, ma non solo, anche delle altre vite ed esistenze con le quali vieni in contatto. Solo allora puoi capire che il mondo è perfetto. È solo lo specchio di te stesso, e tu sei perfetto, sei solo in fase evolutiva e questo comporta qualche correzione di rotta. Non c'è nulla là fuori che non sia già dentro di te. Allora ti chiedo, invece di voler modificare e migliorare il mondo, migliora te stesso. È la chiave per vedere un mondo sempre più perfetto e in pace. Se c'è una guerra non alzare l'indice accusatore contro una delle parti, ma chiediti: “Quale guerra sta accadendo dentro di me?”. Se credi di essere derubato dal governo o dal sistema monetario, anche qui chiediti: “Chi sto imbrogliando, o a chi sto rubando qualcosa (qualsiasi cosa)?”. Penso che ogni creatura vivente nell'universo, ogni coscienza, che abbia un corpo fisico oppure no, viva in un proprio universo che modella continuamente. Universi paralleli? Certo, l'universo non è uno spazio fisico ma un modello olografico puntiforme creato dalla coscienza (vedi la fisica di Bohm). Un'altra verità che dicono i maestri è che noi siamo uniti, siamo tutti uno. Tutto torna allora. La creazione è un immenso gioco nel quale Dio fa l'esperienza di tutte le cose possibili, la Coscienza Assoluta che diviene Conoscenza Assoluta. Ed il tempo? Anche in questo caso il tempo è solo una percezione del divenire, in realtà non esiste. Ecco come si spiegano le visioni dei profeti di tutti i tempi. La facoltà di una parte di loro (Anima?) di vedere nel futuro. Ma attenzione, il futuro è dipendente dal presente, se modifico il presente anche il futuro sarà modificato. Il profeta vede quel futuro in base alle prerogative e alle condizioni del suo tempo. Molte tradizioni profetiche, anche attuali, prevedevano un grande cambiamento nel 2012. Cambiamento anche fisico con cataclismi, terremoti, addirittura lo spostamento dell'asse terrestre. Cosa è accaduto invece? Finora non si è verificato. Qualcosa è stato cambiato. L'intervento consapevole o meno delle coscienze ha modificato (in meglio) le previsioni. È successo qualcosa. Allora le profezie sono sciocchezze? Niente affatto. Sono previsioni che nel momento in cui vengono dette, le condizioni per quel futuro ci sono tutte, ma poi la coscienza ha il potere di cambiare, anche con l'esortazione delle previsioni stesse. Questo libro parla di profezia e di preghiera. L'autore indaga presso culture indigene e presso il sapere degli esseni, con lo studio sui rotoli del Mar Morto e altri documenti, sul potere della preghiera. Scopre che vi è un certo modo di pregare che è andato perduto nel mondo occidentale. Il lettore attento scoprirà l'analogia di questo metodo con la legge di attrazione. Viene spiegata la differenza che esiste fra emozione e sentimento, l'importanza dell'immaginazione, il tutto avvolto nelle nuove conoscenze date all'uomo dalla fisica quantistica, ovvero l'esistenza di infiniti universi futuri di possibilità ove noi scegliamo e diamo potere ad uno solo di esistere e ci immergiamo in quello con la nostra coscienza. La preghiera qui descritta chiarisce il fatto che noi siamo divini e scegliamo, consciamente o meno, la realtà che poi ci troviamo a vivere. La preghiera perduta chiarisce il fatto che ciò che chiediamo esiste già da qualche parte e dobbiamo solamente ringraziare per una realtà che di per se c'è già. Questa preghiera non fa altro che farci spostare in quella realtà dove quello che abbiamo chiesto è realizzato, e il fattore predominante di questa preghiera è il ringraziamento. Ringraziare per una realtà che di fatto esiste già. L'autore cita più volte gli esseni e i loro insegnamenti. Un testo che vale la pena leggere è il Vangelo esseno della pace di E. B. Szekely. La preghiera perduta ci insegna che ha effetto solo se i nostri pensieri, emozioni e sentimenti sono allineati fra loro. Una tecnologia, questa preghiera, da adottare per portare pace dentro noi stessi e di conseguenza nel mondo intero. Libro da leggere.
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