giovedì 12 giugno 2014

Come difendersi dai metalli pesanti di L. Fortuna

Si parla molto di disintossicazioni, pulizie, cure depurative, alimentazione sana, ecc. però il problema dell'intossicazione da metalli pesanti è assai trascurato. Basta rendersi conto di quanti sono i libri che trattano questo argomento, sono pochi. Il libro di Luca Fortuna è uno di questi.
Al giorno d'oggi, grazie alla nostra fiera civiltà industriale, l'intossicazione da metalli pesanti è diventata purtroppo una conseguenza inevitabile. Non sono solo a rischio le persone che lavorano in fabbriche che trattano determinati metalli ma anche cittadini che magari hanno la sfortuna di vivere nei pressi di fabbriche, raffinerie, inceneritori, ecc., e purtroppo anche per chi vive in una grande città inquinata il rischio di intossicazione col passar del tempo può rivelarsi considerevole ed incidere in maniera rilevante sulla salute. Se a queste cause sommiamo anche l'assunzione inconsapevole di determinati metalli tossici con il consumo di alimenti industriali, prodotti da coltivazioni intensive, pesci inquinati e chi più ne ha più ne metta, allora il gioco è fatto. Morale della favola, nessuno è esente da rischio di intossicazione da metalli pesanti, e con l'avanzare dell'età queste intossicazioni si fanno sentire causando i più disparati disturbi e malattie. Ecco che diventa un altro passo obbligato quello di fare periodicamente una pulizia interna da accumuli di metalli pesanti. Apro una parentesi: nei mini-ebook che ho messo a disposizione gratuitamente per gli iscritti al blog tratto infatti delle cinque pulizie fondamentali del corpo, e fra queste vi è anche la pulizia dai metalli pesanti, (le altre sono: pulizia dell'intestino, del fegato, dei reni e dai parassiti).
I metalli pesanti come detto sopra, si accumulano un po' ovunque in tutti i tessuti del corpo, ma hanno il difetto che col normale metabolismo l'organismo non riesce ad espellerli. Servono determinate sostanze che praticamente inglobano queste particelle metalliche e così facendo l'organismo riesce ad espellerle. Queste sostanze vengono chiamate “chelanti” e possono essere di origine chimica o naturale. Le prime vengono usate in medicina per i casi di avvelenamenti acuti da metalli tossici, le seconde si possono usare per un programma di pulizia dagli stessi metalli. Il difetto di queste ultime, se vogliamo dire così, è che agiscono sul lungo termine, serve tempo e programmi ripetuti in base alla gravità e al tipo di intossicazione. Un metodo per sapere quali metalli si sono accumulati nel nostro corpo, e il grado di accumulo, è quello di eseguire un mineralogramma. Con questo esame semplice e per nulla invasivo (viene analizzata una ciocca di capelli) possiamo renderci conto della gravità del problema e anche il metallo o metalli incriminati, cosicché si può intervenire più specificatamente in quanto certe sostanze chelanti agiscono meglio su certi metalli che su altri. Tutto questo viene descritto in maniera chiara nel libro che risulta essere ben strutturato e comprensibile, a volte però con qualche ripetizione inutile.
Nei primi capitoli vengono descritti cosa sono i metalli pesanti con particolari suddivisioni, come fra metalli xenobiotici e non (i primi sono quelli che risultano tossici anche in quantità infinitesimali, come per esempio il mercurio, mentre gli altri sono indispensabili in minuscole quantità poiché servono al metabolismo ma diventano tossici in quantità elevate, come per esempio il rame). Un capitolo è dedicato agli effetti tossici dei metalli pesanti sulla salute, poi in altri capitoli vengono citate le fonti di intossicazione quali l'alimentazione, i luoghi in cui si vive, i rischi di intossicazione in casa (detersivi, pentole, vernici, ecc.). In un altro capitolo viene descritto il mineralogramma e a cosa serve, poi abbiamo il “cuore” del libro in cui vengono descritte le terapie chelanti e il programma naturale di disintossicazione. Dieci capitoli finali sono dedicati alle schede di dieci metalli pesanti con descrizioni, caratteristiche, impieghi, fonti di intossicazione e conseguenti effetti sull'organismo, consigli alimentari ed una tabella molto utile, per ogni metallo, dove vengono citati fra l'altro gli agenti protettivi e le piante utili per difenderci da quel determinato metallo. Un libro molto utile per fare chiarezza su questo argomento certamente trascurato non solo dalla medicina ufficiale ma anche da quella naturale ed olistica, anche se, per esempio, alcune ricerche hanno confermato la correlazione fra accumuli di alluminio nel cervello e malattie degenerative neuronali in tarda età. Perché dunque aspettare col rischio di diventare dementi?
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