martedì 4 novembre 2014

Il potere creativo dell'immaginazione di Neville Goddard

La nostra vita è incentrata sulle immagini. Pensiamo soltanto a quanto il senso della vista sia importante per l'uomo. Quando ero piccolo a volte si facevano dei giochini e me ne ricordo uno, che suonava più o meno così: se dovessi scegliere fra essere sordo o cieco cosa sceglieresti? Quasi tutti rispondevamo che essere sordi era da preferire. Ecco che è difficile immaginarsi una vita senza l'uso della vista che comporta a sua volta l'uso dell'immaginazione. Non riesco neanche ad immaginare cosa può immaginare (continuo con questo gioco di parole sulla parola immaginazione) una persona cieca dalla nascita, da dove può attingere le immagini che usa interiormente? Sicuramente ci saranno degli studi in merito, ma non è quello che mi prefiggo ora. Il fatto è che la nostra mente lavora essenzialmente per immagini, corredate da suoni, voci e addirittura odori e sapori. Quando pensiamo ad un evento del passato o ne creiamo uno ancora da succedere ce lo visualizziamo interiormente. Molti avranno una visualizzazione scadente, per altri sarà di qualità migliore, ma questo dipende perlopiù dall'allenamento. Se ci abituiamo a visualizzare, col tempo possiamo migliorare di molto la qualità del nostro film interiore. Questo è molto importante, come vedremo poi, perché una visualizzazione nitida e ricca di particolari è più potente di una visualizzazione di qualità scadente, in bianco e nero e con particolari sfuggenti. Oramai è assodato da quasi tutti gli studiosi della mente, noi usiamo quotidianamente solo un 5%, massimo 10% della nostra mente. Il restante, l'iceberg sommerso, è ad uso della nostra mente inconscia. Un dato sconvolgente poi è che la nostra mente inconscia riesce a processare dati un milione di volte più velocemente rispetto alla nostra mente conscia, non so se hai letto bene, ho scritto un milione di volte. E questo comporta naturalmente che sia anche molto più potente della nostra mente conscia, di quella mente che usiamo tutti i giorni in maniera consapevole. Ma una caratteristica della mente inconscia è data dal fatto che non riesce a distinguere fra la realtà e un evento immaginato vividamente. Se non ci credi prova a chiudere gli occhi e immagina di aprire il frigo e di trovare un piatto con il tuo dolce preferito. Lo prendi e te lo metti davanti sul tavolo e cominci ad usare la forchetta per mangiarlo, fai tutto con calma e visualizza più nitidamente possibile, scommetto che hai cominciato a salivare! Questa è la prova del fatto che la tua mente inconscia, che comanda anche tutti i processi fisiologici del tuo corpo, non distingue fra realtà e immaginazione. A questo punto la domanda che possiamo porci è: possiamo usare la facoltà dell'immaginazione a nostro vantaggio? Per raggiungere i nostri scopi? Certo! Se noi immaginiamo un evento, una situazione, un risultato che vogliamo ottenere, ed immaginiamo questo in maniera nitida, particolareggiata, e magari lo facciamo spesso, per diversi giorni, succede che l'inconscio crede che questo faccia parte della nostra realtà. Dato che abbiamo detto che l'inconscio è molto potente succede che a questo punto l'inconscio stesso metterà in moto tutta una serie di direttive, di spunti che, modificando l'interiore, si rifletteranno anche nel mondo esterno. Nel mondo della magia questo processo è chiamato magia mentale, ed in effetti siamo come dei maghi con il potere di modificare il mondo esterno però nel rispetto della libertà altrui che si adatterà, per un processo universale e divino quasi incomprensibile, ai nostri desideri e volontà. Questo libro parla proprio della facoltà dell'immaginazione, una facoltà creativa perché in definitiva noi siamo i creatori della nostra vita. Alcuni diranno: “Ma certo! E secondo te io sono il creatore e responsabile della vita meschina e miserabile che porto avanti? Conti da pagare, mancanza di lavoro, miseria, povertà, ecc.”. La risposta, anche se dura da digerire, è affermativa. La responsabilità è soggettiva, nel bene e nel male e soprattutto per tutto quanto, assolutamente tutto. In primo luogo molte credenze installate nell'inconscio giocano a sfavore rispetto a quello che si desidera o si vorrebbe essere, consciamente parlando. In secondo luogo situazioni del genere ci fanno quasi sempre immaginare e visualizzare altre circostanze intrise di emozioni negative, come rabbia, frustrazione, vittimismo, ecc., che attirano sempre di più la realtà che non vorremmo. È difficile spezzare questo circolo vizioso, e qui sta il coraggio del cambiamento, e raccogliere le forze per dire basta. Il sottotitolo del libro (di un'edizione più vecchia) recita: “La realtà oggettiva occorre soltanto attraverso l'immaginazione”, e sottolineo quanto vero risulta questo assunto. La nostra realtà esteriore dipende al 100% dalla nostra realtà interiore. Neville Goddard è considerato un mistico perché i suoi libri sono anche ricchi di riferimenti biblici, e questi sono messi in maniera logica per capirne il vero contenuto. Mai libro non fu mal compreso e mal interpretato come la bibbia, e soprattutto il Nuovo Testamento. Diverse citazioni anche da Blake, artista geniale del XIX secolo. Nei quindici capitoli del libro troviamo anche molte storie di gente comune che ha messo in pratica la facoltà creativa dell'immaginazione di un autore che ha influenzato in maniera determinante l'attuale Legge di Attrazione. Attenzione però, se dopo diverso tempo questa tecnica non funziona non è detto che sia inefficace, si dovrebbe lavorare sulle credenze inconsce che potrebbero essere molto ben radicate e tenaci, che se contrastano con i nostri presupposti, difficilmente li raggiungeremmo. Una piacevole lettura segreta.
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