Tranquilli, non spaventatevi dal titolo di questo libro. Non c'è nulla di nero qui... Il titolo anche nell'edizione anglosassone (The Black Arts) non risponde al contenuto del libro stesso, forse una scelta editoriale per vendere di più, e giustamente l'editore italiano ha mantenuto la traduzione letterale (come dovrebbe essere per tutti i libri tradotti da altre lingue, secondo me). Il libro descrive semplicemente tutte le maggiori arti che si possono raccogliere sotto il genere “Magia”, si parla infatti di numerologia, cabala e nomi di potenza, alchimia, pietra ed elisir, (altri argomenti vengono trattati nel secondo volume come l'astrologia, la magia rituale e il satanismo).
Non mi stancherò mai di dire (o scrivere) che il percorso magico, lo studio della magia, non è altro che una via che si intraprende per la propria evoluzione, il proprio risveglio. Una studio serio quindi, non parlo per esempio di magia popolare, anche se nel suo “piccolo” serve anch'essa per una presa di coscienza, se non altro in chi, assistendo a determinati eventi inspiegabili, può uscire piano piano da quell'educazione scientista e materialista che la società attuale ci impone. Parlo di uno studio magico serio, intrapreso con coscienza e rispetto, magari sotto la guida di un maestro.
E' vero anche che il percorso magico si può intraprendere in due modi diversi. Chi è già ad uno stadio evolutivo avanzato non può che seguire la via della cosiddetta magia bianca, intesa nel praticare uno studio per se stessi, per la propria evoluzione spirituale, cercando di fare del bene nei confronti dell'umanità tutta e nei confronti del prossimo, stando attenti a non eccedere onde evitare di cadere nella superbia o nell'egoismo; chi non è “sveglio” in effetti non sa quale sia il bene per il suo prossimo, è quindi opportuno, secondo me, astenersi, essere non interventista, lasciare che ogni essere prenda coscienza da solo. Solamente un risvegliato può intervenire perché sa di che cosa ha bisogno realmente il suo prossimo. Parlando di me stesso posso dire che quello che faccio (scrivere per esempio questi articoli) non è interventismo, in effetti non faccio altro che lasciare delle tracce, chi ha bisogno e chi è pronto per recepire questo sapere lo troverà, chi non è pronto oppure non ne ha bisogno perché magari è già oltre, non lo troverà, oppure se lo trova e lo legge non gli servirà a nulla.
Coloro che non sono evoluti e si avvicinano allo studio della magia è molto facile che cadano nel baratro e intraprendano la via oscura, divenendo quindi maghi neri o stregoni. Il loro scopo diventa quello di acquisire sempre più potere per se stessi per dominare sulla materia e sugli altri esseri, usando spesso la magia sessuale che è la forma di magia più potente (e più pericolosa) che ci sia nell'universo.
L'autore del libro non è un praticante di magia, si percepisce da come scrive, è uno studioso, un saggista. Bravo ma pur sempre limitato, in quanto non conosce l'argomento da un'esperienza personale. Il pregio però di questo libro è quello di descrivere e spiegare in maniera chiara e ben fatta questo dibattuto argomento. Leggendolo ci si fa un'idea dei vari percorsi che si può intraprendere studiando la magia, termine un po' troppo generico. Infatti di cosa parlo quando dico magia? Devo specificare. Intendo magia rituale, magia talismanica, magia popolare, arti divinatorie, cabala o altro? Gli argomenti sono molteplici e questi due volumi di Cavendish chiariscono un po' le cose.
Un primo capitolo è dedicato ad una spiegazione generale della magia, si parla di ermetismo, di analogie e corrispondenze e un capitolo è storico dove vengono descritte le “avventure” di alcuni moderni maghi.
Il secondo capitolo parla di numerologia. A chi piace un po' la matematica questa parte risulterà molto interessante, si fanno calcoli sul numero che deriva dal proprio nome, dalla propria data di nascita, e ogni numero richiama a vari significati. Il concetto è che se siamo nati in quel determinato giorno non è per caso, e se i nostri genitori ci hanno chiamato con quel nome non è neanche qui per caso.
Nel terzo capitolo si parla di magia di origine ebraica, albero della vita e corrispondenze con i tarocchi, gematria e nomi di potenza (vi lascio leggere il libro per scoprire di cosa si tratta...).
Il quarto capitolo è dedicato all'alchimia, un escursus su cosa si intende per pietra filosofale e elisir di lunga vita (ovvero cosa si intende dal punto di vista terreno).
Per chi vuole capire che cos'è la magia questi due volumi sono un bel saggio, scritti da un autore competente e preparato, da consigliare a coloro che vogliono saperne di più sui vari aspetti di questo argomento vastissimo e affascinante.
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