mercoledì 13 aprile 2016

Avrah Ka Dabra di Dario Canil

Il più grande inganno, la più grande burla dell'essere umano è che ci hanno tenuto nascosto chi siamo in realtà. Religioni e istituzioni di tutti i tipi, da quelle scientifiche a quelle umanistiche ci hanno fatto credere che siamo un miserabile granello insignificante nell'universo. Si può giungere a questa conclusione anche da un ragionamento logico: un giorno moriamo e tutto va avanti anche senza di noi, quindi chi siamo noi? Che potere abbiamo? Siamo alla mercé di poteri che non possiamo controllare, ci ammaliamo, subiamo incidenti, veniamo puniti fisicamente, psicologicamente, finanziariamente. Questa è la logica conclusione che una mente pensante si dà. Poi, dato che tutto questo non torna come dovrebbe, molti aggiungono la variabile divina, è il volere di Dio, si sente dire. Come se questo Dio avesse piacere nel far vivere una vita di merda a persone che conducono tale vita. Lasciatemelo scrivere, tutto questo è illogico, non sta in piedi. La verità la troviamo per esempio in oriente. Quando sono stato in Thailandia ho imparato a salutare come loro, mani giunte e inchino. Si sta onorando la parte divina della persona che hai davanti. Meraviglioso, no? A catechismo mi dicevano che Dio è presente nei nostri cuori, ma guai a dire che siamo noi stessi Dio. Ti ricordo che Gesù è stato messo a morte per aver affermato ciò. La conclusione? Beh, per molti di voi penso che non sia più una novità oramai, per qualcuno può sembrare una cosa inverosimile, non lo so, la conclusione è che siamo esseri divini, cioè siamo Dio. Siamo frammenti di Dio, ecco qua. E la vita schifosa che molti conducono? Dato che abbiamo il potere creativo di Dio questa vita se la sono creata apposta. Non ci credi veramente lo so. L'avrai letto molte volte ormai, ma non ne sei convinto nel profondo. Dato che la vita che fai non ti piace proprio del tutto perché avresti dovuto averla creata per te? È una domanda lecita lo so. La risposta si può riassumere in poche parole: tu stai dormendo. Non sei sveglio veramente, stai dormendo. Sonno verticale viene anche chiamato. La mente che usi quotidianamente ha un potere infimo rispetto alle vere potenzialità che hai, e poi non è finita. Secondo Castaneda, (ma mi ricordo che anche Charles Fort aveva supposto ciò), e anche secondo gli studi di Corrado Malanga, la mente che usiamo molto spesso non è nostra ma è un'installazione estranea. Sfidante, Predatore, Parassita, questa entità viene chiamata in vari modi, e non è che ci si è installata dentro di noi e ci succhia vitalità ed energia, no, oltre a fare ciò ha fatto anche di meglio, ci ha dato la sua mente che usiamo come se fosse nostra. Tu pensi di essere tu ma non lo sei. Scioccante? Pensaci bene, pensa a tutti quei pensieri meschini intrisi di odio e rancore che ogni tanto ti passano per la mente, anche nei confronti dei tuoi cari. Non è una teoria proprio bislacca. Ecco la sfida, a te che leggi. Se rifiuti completamente questa teoria lo sfidante dentro di te è forte, (ovvio che non voglia che tu lo scopra), se accetti in parte questa teoria, o comunque credi che possa esistere qualche possibilità che ciò sia vero, questo sfidante è in parte indebolito perché il vero Sé lo sa che è vero. Tu, il vero Tu lo sai. Il risveglio è anche sconfiggere lo sfidante, ritornare ad essere quelli che siamo in realtà, esseri divini. Bel libro questo che attinge a opere di Castaneda e Malanga, già citati, ma non solo, anche Ho'oponopono, Salvatore Brizzi, Antonio Blay, Vadim Zeland, Eckart Tolle... Il concetto di fondo è che il nostro pensiero, ma ancor più le nostre parole modellano la realtà che ci circonda. Se ci ripetiamo continuamente che la vita è dura, per esempio, tale lo diventerà. Attenzione a ciò che dici dunque. Attenzione alle maledizioni che lanci, a parole o a pensieri, dato che Tutto è Uno la maledizione te la fai a te stesso. In magia, per esempio, questa legge è chiamata “Colpo di Ritorno”. Dario conosce molto bene Castaneda, ricordo che una buona manciata di anni fa visitavo spesso il suo sito dedicato appunto a questo grande autore ed erede di un lignaggio tolteco (www.carloscastaneda.it). Il libro è diviso in due parti, nella prima viene descritto il Sonno, il fatto che stiamo dormendo e viviamo sotto ipnosi, nella seconda parte, il Risveglio, si parla di “momento presente”, “Io Sono” e il potere di creare la realtà che ci circonda con il pensiero e con le parole. Il tutto è accompagnato da una serie di esercizi quotidiani da fare anche mentre si sta facendo altro, per portare il nostro essere, giorno dopo giorno, a risvegliarsi sempre di più, dato che ogni piccolo sforzo aumenta un valore critico che non sarà mai più dimenticato. Una buona lettura che può benissimo far parte di quella parte di biblioteca riservata al costruirsi il corpo dell'Anima.
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