lunedì 25 maggio 2015

Il grande libro di Ho'oponopono di Bodin & Graciet

Oggi vorrei analizzare due aspetti che riguardano Ho'oponopono. Il primo è l'assunzione della responsabilità. Concetto fondamentale per garantire l'efficacia sul mondo virtuale di questa metodologia. Ma alla fine che cosa significa l'assunzione totale della propria responsabilità? La domanda che sorge ovvia è: sono forse responsabile del cancro diagnosticato ad un mio caro? O sono responsabile dell'incidente mortale occorso ad un mio vicino di casa? E ancora, sono responsabile se scoppiasse una guerra e il nostro paese ne fosse inghiottito? Si può benissimo capire l'assumersi la responsabilità per cose o fatti in cui potrei bene o male avere il controllo, fatti che riguardano la mia salute (se fumo e mi ammalo è ovvio che sono responsabile), o il mio lavoro (se vengo licenziato dovrei almeno verificare quanto mi sono comportato onestamente o meno nei riguardi del mio datore di stipendio). Ma fatti che ad una prima occhiata potrebbero esulare dal mio potere o dalla mia influenza come quelli accennati più sopra a titolo d'esempio? Bene, per Ho'oponopono sono responsabile di tutto, al cento per cento. Questo è duro da digerire, e qui sta la maggior difficoltà per molte persone dall'avere dei risultati ottimali applicando questa tecnica. Beh, dovrei dire che molte più persone, allo stato larvale (coscientemente parlando), hanno difficoltà ad assumersi le ben più ovvie e palesi responsabilità: malati di cancro continuano a dare la colpa ai medici, all'inquinamento, alla scienza che deve ancora trovare un rimedio efficace per questa malattia, quando continuano a mangiare come maiali e magari anche a fumare come ciminiere; poveri operai che continuano a dar la colpa al governo, alle banche e ai ricconi per la loro miserevole situazione quando continuano a sperperare risorse, che siano queste in denaro, in beni o in tempo (quanto ne perdono di questo appiccicati a rimbambirsi davanti uno schermo luminoso invece di usarlo per trovare delle soluzioni ai loro problemi?); è inutile continuare. L'assunzione della responsabilità è una meta di potere che magari si raggiunge anche gradualmente. È un'acquisizione di potere perché quando si ammette a se stessi consapevolmente, ed anche interiormente, che siamo responsabili per tutto, e ripeto tutto, diventiamo intoccabili. Siamo ora noi i veri artefici della nostra vita e la dipingiamo, come un pittore la tela, come vogliamo. Abbiamo potere perché non lo deleghiamo più all'esterno, perdendolo in questo modo, ma rimane nostro. E più questa responsabilità è ampia più acquisiamo potere, diventiamo dei maghi, facciamo delle magie se vogliamo usare questo linguaggio, (a tal proposito voglio aggiungere che diverse volte sono riuscito a far smettere di piovere, semplicemente per non bagnarmi, per non parlare di molte altre cose più semplici, se non è magia questa...). Bene, riassumendo diciamo che se non siamo responsabili cediamo il nostro potere a chi è responsabile per noi, chiunque sia: medico, prete, consulente finanziario, datore di stipendio, ecc. Se invece siamo responsabili questo potere è nostro, ed è tanto più quanto è ampia la nostra responsabilità. Aggiungo comunque che una mente razionale abbia bisogno di dati tangibili per far accettare a se stessi molta parte di responsabilità (che non sembra esserlo), e questi dati oramai esistono, per chi non li conoscesse rimanga a leggermi... Il secondo aspetto riguarda le aspettative. Vogliamo che si realizzi qualcosa, preghiamo, facciamo ho'oponopono, oppure anche altre tecniche, e poi attendiamo con ansia, ma nulla avviene. Rimaniamo delusi e ci scoraggiamo. Ebbene la colpa è dell'aspettativa, cioè di quello stato che ci fa attendere con trepidazione, desiderio, ansia, che si verifichi quella data cosa. Il segreto per scavalcare questo ostacolo è quello di fare in modo che quella situazione che vogliamo sia come già avvenuta, sia già parte della nostra vita, ringraziare per questo e non pensarci più. In parole povere bisogna fare in modo che la mente razionale non si frapponga fra noi e la cosa o situazione voluta che è già nostra, il fatto che non la percepiamo è solo una sfumatura che riguarda il tempo, sta a qualche passo lì nel nostro futuro, ma fa già parte della nostra vita. Possiamo anche dipingerla così: il nostro sé superiore, che ha il potere di attuare modifiche di qualsiasi natura nel nostro mondo virtuale, può farlo solamente se glielo lasciamo fare. Se interviene la nostra mente il sé superiore gentilmente si ritrae, cosicché non avviene nessuna modifica. Libero arbitrio, ricordi? Gesù, da grande sciamano e mago che era diceva: Se aveste fede quanto un granello di senape potete dire a quella montagna di spostarsi e quella si sposterà, (per ora mi sto esercitando con dei sassolini...). Il libro: è diviso in tre parti, ognuna scritta da uno dei tre autori. Non è nulla di eccezionale, a parte qualche pagina illuminante contenuta in special modo nella prima parte. La seconda parte contiene delle spiegazioni più razionali, un approfondimento adatto anche per chi ha una mente più “dura”. Aggiungo però che questa mia constatazione è dovuta al fatto che non sono nuovo all'argomento, per un neofita questo libro può risultare molto bello e illuminante, ed ha il pregio di avere tre visioni e di conseguenza tre spiegazioni differenti, ognuna con i relativi lati positivi.
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